Palazzo fortificato a Saragozza, costruito dai sovrani mussulmani nell'XI secolo; patrimonio dell'umanità per l'UNESCO, è oggi la sede del parlamento regionale dell'Aragona.
Il nome sarebbe un adattamento dall'arabo (cfr. Ja‘far ~ Giafar nel DOP).
In italiano nel corpo librario gugoliano trovo attestazioni di Aliaferia, adattamento grafico popolarizzato soprattutto dal Trovatore di Verdi (nel quale varie scene sono ivi ambientate). Le uniche varianti che trovo sono Aliafaria e Alcaferia, quasi unicismi.
«Aljafería»
Moderatore: Cruscanti
Re: «Aljafería»
E Algiaferia non esiste? Immagino che quella j stesse per /ʒ/ nello spagnolo di qualche secolo fa.
Re: «Aljafería»
Stavo per dire di no ma… sì, c'è, ma al momento è effettivamente un unicismo: un'unica attestazione nel 1935. Strano, mi sembrava d'averla cercata ieri sera.
È sempre bene ricontrollare…
Andrei comunque con la forma Aliaferia in quanto molto più diffusa, e non particolarmente anomala. Come sappiamo, fra le lingue romanze (e non solo) c'è una certa continuità fra /j/ ~ /ʒ/ ~ /ʤ/ ~ ⟨j⟩. Pensiamo a it.interiezione, sp.interjección, fr.interjection, port.interjeição, ingl.interjection, ted.Interjektion, eccetera.

Andrei comunque con la forma Aliaferia in quanto molto più diffusa, e non particolarmente anomala. Come sappiamo, fra le lingue romanze (e non solo) c'è una certa continuità fra /j/ ~ /ʒ/ ~ /ʤ/ ~ ⟨j⟩. Pensiamo a it.interiezione, sp.interjección, fr.interjection, port.interjeição, ingl.interjection, ted.Interjektion, eccetera.
Re: «Aljafería»
Il caso di interiezione però non è pertinente in quanto parola composta da inter- (a meno che non si scomponga Aljafería in al-Jaʿfar, ma solitamente i composti arabi non sono sentiti come tali). Più utile un confronto tra itgiaguaro, es en frjaguar, deJaguar. Quindi a /d͜ʒ/ italiano corrisponde /x/ spagnolo, /d͜ʒ/ inglese, /ʒ/ francese e /ʝ/ tedesco.
Re: «Aljafería»
Ho parlato solo, vagamente, d'«una certa continuità»
, non d'una corrispondenza precisa; naturalmente in altri casi possiamo avere esiti diversi, e quello da lei indicato è più comune (ma comunque soggetto a eccezioni, variazioni, insomma non è unico/granitico; a seconda di quando e come si sono diffuse le varie parole). La composizione non mi sembra inficiare l'esempio: è tale solo a livello etimologico (non abbiamo *iezione, né in ispagnolo *jección, ecc.), e in altri casi simili invece abbiamo avuto /ʤ/: oggetto (obj-), aggettivo (adj-), eccetera. Così anche, viceversa, progettare in italiano ma proyectar e non *projectar in ispagnolo, eccetera.
PS. Qualche altro caso di i in italiano e j in ispagnolo: it.Beniamino ~ sp.Benjamín, it.Iefte ~ sp.Jefté, it.iota (nome antico della ⟨j⟩) ~ sp.jota.

PS. Qualche altro caso di i in italiano e j in ispagnolo: it.Beniamino ~ sp.Benjamín, it.Iefte ~ sp.Jefté, it.iota (nome antico della ⟨j⟩) ~ sp.jota.
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