«Enshittification»

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Sbarbacipolla
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«Enshittification»

Intervento di Sbarbacipolla »

Si può tradurre con un banale e pulito (si fa per dire) «merdificazione», che secondo me rende benissimo e è colorita tanto quanto la parola inglese. Tra l’altro, francofoni e ispanofoni hanno creato lo stesso adattamento («(em)merdification» e «(en)mierdificación», rispettivamente)
È un neologismo usato a partire dal 2022 dal giornalista, scrittore e attivista digitale Cory Doctorow, a cui si fa risalire l’origine, anche se forse ci sono attestazioni piú vecchie. Esprime il concetto di come i prodotti e i servizî —soprattutto digitali e delle grandi corporazioni— diminuiscono di qualità col passare del tempo, una volta che le aziende hanno acquisito un numero sufficientemente ampio di utenti, il tutto nell’ottica della ricerca del massimo profitto. Volendo essere pedanti si potrebbe tradurre con «decadenza delle piattaforme», un po’ come hanno fatto anche gl’ispanofoni e i nederlandesi (tra gli altri).

Mi sembra un termine cosí facile da tradurre, eppure i giornalisti nostrani non hanno fatto neanche il minimo sforzo nel provare a proporre il banalissimo «merdificazione», lasciando il termine invariato :cry:. Ovviamente, in codesti articoli il termine è sovente affetto da «maiuscolite». Di seguito alcuni esempi.
https://www.repubblica.it/tecnologia/20 ... 422707003/ [archiviato qui]
https://www.ilpost.it/2023/08/03/enshittification/ [archiviato qui]
https://www.stroncature.com/p/il-fenome ... tification [archiviato qui]
https://www.ninja.it/enshittification-cosa-e/ [archiviato qui]
jorvam
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Re: «Enshittification»

Intervento di jorvam »

Salve! Pare non sia un termine molto diffuso ma ho trovato in giro per la Rete «merdocene», oltre che, il raro «merdificazione» come ribadito da lei stesso; Ovviamente si "teme" che l'anglicismo possa avere la meglio
brg
Interventi: 687
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Re: «Enshittification»

Intervento di brg »

Pur trovando Cory Doctorow un commentatore interessante, non sono d'accordo con quest'uso linguistico. Il termine fa impressione, ma non aiuta a comprendere: va bene per il pubblico americano, contenti loro, ma da noi quest'uso basso del linguaggio deve essere rigettato quando si parla di questioni serie e complesse. Poiché il fenomeno si produce da una serie di cause, "la prima dose è gratis", "l'abuso di posizione dominante", "la caduta tendenziale del saggio di profitto", va bene definirlo a partire dall'effetto, ma senza doverlo necessariamente connotare come fa il termine originale. Inoltre non riguarda solo le piattaforme telematiche, ma tutte le società di servizi.
Avatara utente
Carnby
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Re: «Enshittification»

Intervento di Carnby »

Io l’ho notato con le lamette Gillette: quando esce un nuovo modello le lamette sono perfette, poi i ricambi successivi mi paiono di qualità peggiore. Ma non mi è mai venuto a mente di usare un termine così «basso».
Avatara utente
12xu
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Iscritto in data: mar, 20 dic 2022 21:54

Re: «Enshittification»

Intervento di 12xu »

Essendo la lingua è fatta dai parlanti, o in tal caso dagli scrittori, il traducente con maggior probabilità di successo è certo merdificazione giacché enshittification s'è affermato come termine descrittivo del fenomeno. Eviterei immerdificazione ché il prefisso im- nulla aggiunge alla parola, a meno di togliere -ficazione e voler adottare immerdamento.
Se l'oscenità del termine non piace, si può sempre adottare un banale peggioramento [di servizio].
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