«Zamenhof»

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G. M.
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«Zamenhof»

Intervento di G. M. »

Cognome del noto inventore dell'esperanto. Treccani:
Zamenhof, Lazarus Ludwig
Oculista (Białystok 1859 - Varsavia 1917), ideatore della lingua ausiliaria esperanto. Pubblicò i suoi primi saggi (1887) con lo pseudonimo di dott. Esperanto, e si dette poi alla propaganda della nuova lingua, con opere divenute classiche: Fundamenta Krestomatio (1903) e Fundamenta de Esperanto (1905), nonché con molte traduzioni (Amleto, l'Antico Testamento, ecc.). I suoi discorsi, articoli e lettere furono pubblicati postumi (Originala Verkaro "Opere originali", 1929).
(Sarebbe Fundamento de Esperanto, non -a).

Più volte, l'Infarinato ci ha giustamente messi in guardia da un troppo facile entusiasmo per la traduzione dei cognomi di personaggi recenti. In questo caso mi sento di fare un'eccezione: il personaggio non è recentissimo e nel suo àmbito mi sembra aver acquisito un valore storico sufficiente perché un'italianizzazione non appaia troppo fuori luogo. Potrei aver motivo di citarlo in qualche testo che mi piacerebbe dare alle stampe, prima o poi; e un'italianizzazione piena non mi sarebbe sgradita...

Come italianizzare? Banalmente, e omaggiando la sua lingua artificiale, adatterei l'esperantizzazione (non comunissima ma regolare) Zamenhofo, in Zamenofo /*ʣamenɔ̍fo/.

Piacevolmente, i due prenomi s'incontrano non di rado in forma italiana anche in testi più o meno recenti, Lazzaro Ludovico o Ludovico Lazzaro. Entrambi gli ordini si trovano usati, in italiano e altre lingue, e forse non c'è un ordine storicamente preferibile; quale usare? Ieri ho avuto un'epifania: Làzzaro Ludovìco Zamenòfo è un endecasillabo canonico*! Mentre Ludovìco Làzzaro Zamenòfo no. Dunque la scelta è chiara... :mrgreen:

[*Mi pare. :mrgreen:]
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Carnby
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Re: «Zamenhof»

Intervento di Carnby »

Ma Zamenovo no? E poi, toscanamente, direi Luigi Lazzero...
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G. M.
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Re: «Zamenhof»

Intervento di G. M. »

Carnby ha scritto: dom, 10 nov 2024 23:14 Ma Zamenovo no?
In generale, mi pare che in questi casi si segua più la grafia che la pronuncia... e qui, internazionalmente ma anche solo italianamente, non so nemmeno quanto sia usata la -v; il DiPI ha «*ˈʣamenof, ↑ˈz-; ↑-hof».
Carnby ha scritto: dom, 10 nov 2024 23:14 E poi, toscanamente, direi Luigi Lazzero...
Temo sia un po' troppo... :lol:
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Carnby
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Re: «Zamenhof»

Intervento di Carnby »

G. M. ha scritto: dom, 10 nov 2024 23:37 In generale, mi pare che in questi casi si segua più la grafia che la pronuncia... e qui, internazionalmente ma anche solo italianamente, non so nemmeno quanto sia usata la -v
Mi riferivo al fatto che i nomi slavi in -f, quando sono seguiti da vocale, prendono solitamente -v-.
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