Per la disciplina c'è animatronica; Treccani, Lessico del XXI Secolo, 2012:animatronic s. m. e agg. inv. Sistema informatizzato che rappresenta un essere animato o, mediante effetti speciali, altera movimenti e fattezze di esseri animati reali; realizzato o funzionante con tale sistema. ◆ Cani e gatti sono protagonisti di un mix tra film d’azione e film di spionaggio, si esibiscono in evoluzioni mirabolanti grazie all’animatronic e a centinaia di riuscitissimi effetti speciali visivi: il film fatto per gli amici degli animali è tanto eccentrico da risultare divertente. (Lietta Tornabuoni, Stampa, 16 novembre 2001, p. 37, Spettacoli) • Questo Cristo, che sarebbe piaciuto ai mistici spagnoli, è una poltiglia che sanguina con l’animatronic (animazione elettronica), anche se la summa dell’orrore rimanda anche idealmente a Goya (e al profano Bacon), a quelli che hanno sofferto sulle stesse lacerazioni. (Maurizio Porro, Corriere della sera, 7 aprile 2004, p. 37, Spettacoli) • La fresca vedova di un allevatore di cavalli è perseguitata dal fantasma del coniuge tramite il (non) comune figlioletto: un sadico neonato in «animatronic» che già cammina e, durante l’allattamento, morde ferocemente il seno di mamma. Sembra un thriller degli anni ’70, ripescato da un angolo di videoteca; invece è il remake, semi-inconfessato, di un film di [Mario] Bava senior. (Roberto Nepoti, Repubblica, 5 maggio 2007, Milano, p. XXI).
Dall’ingl. animatronic, a sua volta composto dal s. anima(l) e dall’agg. (elec)tronic.
Già attestato nella Repubblica del 7 febbraio 1992, Affari & Finanza, p. 25.
In italiano, diversamente dalla definizione e le attestazioni dei Neologismi in cima, ho incontrato il termine animatronic per indicare perlopiù l'oggetto fisico, il pupazzo meccanico con questa funzione. Ne trovate parecchi esempi.animatrònica s. f. – L’insieme delle tecnologie elettroniche per l’animazione di pupazzi elettromeccanici, principalmente per uso cinematografico ma anche per altre forme d’intrattenimento, con il principale vantaggio che la creatura simulata possiede una presenza fisica che si muove in tempo reale davanti alla camera, soprattutto nelle situazioni in cui l’azione reale è troppo rischiosa oppure non può essere ottenuta con animali o persone. Di fatto rappresenta la prosecuzione di un’arte antica; se non si tiene conto del ricorso all’elettromeccanica prima e all’elettronica poi, si possono individuare i predecessori dell’a. nei pupazzi a orologeria del 17° e 18° sec. e addirittura in alcune creature meccaniche costruite presso gli antichi greci. L’a. si differenzia dalla robotica in quanto il suo scopo principale è sostanzialmente quello dell’emulazione piuttosto che quello della simulazione. L’autonomia di movimento degli oggetti è ottenuta grazie alla sincronizzazione e alla gestione di sistemi che fanno uso anche di controlli computerizzati a distanza.
Per questi oggetti, in Rete ci sono attestazioni di animatrone e animatronico; almeno alcuni sono frutto di traduzioni automatiche.