Vi riporto un articolo dal Corriere (omettendo i grassetti nel testo) perché tutta la questione (articolo del giornalista compreso) è così perfettamente esemplificativa del nostro attuale delirio linguistico, e insieme così surreale, che sembra una parodia costruita a tavolino. Il delirio onnipervasivo è spiacevole, ma almeno fa ridere.

Siamo veramente un paese sottosopra (il «mondo al contrario», direbbe il noto generale).Verucchio, il Comune toglie la luminaria natalizia «XMas»: «Può richiamare il fascismo». L'opposizione: «Cinepattone»
di Davide Soattin
Polemica nel Comune romagnolo amministrato dal centrosinistra: dopo le polemiche è stato deciso di smontare la scritta che anche in altre città quest'anno sta facendo discutere per l'ipotetico richiamo alla Decima Mas
Polemica natalizia a Villa Verucchio (frazione di Verucchio), in provincia di Rimini, dove il Comune ha deciso di rimuovere e sostituire le luminarie natalizie inizialmente installate con la scritta in forma abbreviata «Xmas», preferendola a quella estesa e più tradizionale «Christmas».
Le luci erano apparse nella rotonda della frazione tra le vie Di Mezzo e Casale e l’amministrazione comunale, dopo aver appreso di alcune polemiche soprattutto sui social network, ha deciso di farle smontare e sostituirle a tempo di record.
Secondo qualcuno, infatti, la scritta richiamerebbe alla X Mas, corpo militare indipendente fascista della Repubblica Sociale Italiana, attivo da settembre 1943 ad aprile 1945, specializzato in assalti e incursioni, specialmente contro partigiani. Una decisione, quella del Comune romagnolo, presa al fine di «evitare polemiche e fraintendimenti» è la motivazione che ha fornito ai quotidiani locali la prima cittadina Lara Gobbi, eletta col centrosinistra, specificando che in Italia sono molteplici i significati che potrebbe assumere la scritta X Mas, motivo per cui è stata subito chiesta e decisa la sostituzione dell’addobbo natalizio con un altro.
La scelta - come ben ipotizzabile - ha diviso l’opinione pubblica. Piero Canarini, capogruppo della lista di opposizione «Verucchio che vorremmo» ha definito il caso al pari di un «cinepattone nel segno dei comici Massimo Boldi e Christian De Sica ambientato a Verucchio anziché nei soliti paradisi tropicali. Ricondurre una scritta di Natale a un messaggio politico ce ne vuole.».
«A mio parare - ha concluso - la politica dovrebbe restare fuori da queste questioni e lasciare il Natale, che è una festa di condivisione e serenità per tutti. Cerchiamo di concentrarci su ciò che unisce la nostra comunità anziché su ciò che la condivide. I problemi veri sono altri».
Le polemiche anche in altre città italiane
Quello di Villa Verucchio non è comunque il primo caso in Italia in cui la scritta «Xmas» ha suscitato numerose polemiche e discussioni. Lo scorso novembre era accaduto a Castiglion Fiorentino, in provincia di Arezzo, mentre a inizio dicembre la polemica aveva toccato Mulazzano, un paese di circa seimila anime in provincia di Lodi.
