Faccio notare che a differenza di Frodo e Han Solo, a meno di non essere sostenitori della "nuova cronologia", Socrate e Pericle sono persone reali. Il parallelo corretto sarebbe tra Frodo e Ulisse, tra l'Odissea ed "Il signore degli anelli", tra il "lore" della Terra di Mezzo e la mitologia degli dei Atena e Posidone e tutto il resto.domna charola ha scritto: sab, 01 feb 2025 0:35 Più che "mitologia" direi anch'io "tradizione". Il Signore degli Anelli - o anche Guerre stellari, per tirarsi fuori dalle narrazioni al passato - possono avere per noi che le leggiamo un complesso mitologico che fa da sfondo, ma nel quale anche l'azione in corso diventa "mitologia". Intendo dire, il tutto per noi ha l'alone di un racconto "mitico".
Ma per i personaggi che agiscono, tutta la storia passata della Terra di Mezzo è semplicemente "Storia", cioè il contesto in cui loro si muovono e che determina le loro azioni; oppure "tradizione", enfatizzando l'aspetto di trasmissione orale, perché dal nostro punto di vista anche "storia" ha una definizione precisa.
Non so se riesco a rendere l'idea, provo con un parallelismo con un mondo che conosciamo meglio: quella che definiamo "mitologia greca" era "mitologia" anche per Socrate, Pericle e Lisandro - prendo volutamente rappresentanti di ambiti diversi, un pensatore, un capo politico, un capo militare - cioè non credevano veramente che Dioniso fosse nato da Semele e che Giove corresse dietro a tutte le ninfe che passavano, mentre erano pressoché certi dell'esistenza di Troia che, bene o male, si è rivelata più di un mito… magari storicamente non era come se la raccontavano loro, però la tradizione diceva che la città aveva subito una certa sorte, plausibile in termini archeologici.
Nel caso specifico di Omero e di Tolkien abbiamo pure due autori che hanno ripreso una tradizione preesistente e l'hanno adattata alle loro esigenze narrative. Poi gli universi omerici e tolcheniani sono stati ripresi ed ampliati da altri autori.
Il "lore" è un pezzo dell'universo immaginario: è lo sfondo narrativo.domna charola ha scritto: sab, 01 feb 2025 0:35 In genere per questi mondi inventati da un autore, con una perfetta coerenza interna, una Storia propria e un'ubicazione che esula dalla geografia reale - o dall'astronomia - si parla anche di "universo immaginario", proprio perché è un intero universo parallelo che viene ricreato, comprese flore e faune impensabili nella nostra realtà ma che acquisiscono credibilità all'interno del mondo in cui sono state inserite, e secondo le leggi fisiche che gli sono state attribuite dall'autore.