Scrittori italiani «semplici»

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Moderatore: Cruscanti

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Claes
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Scrittori italiani «semplici»

Intervento di Claes »

Buonasera a tutti,

Spero che voi lasciate uno straniero infilarsi tra voi per porvi una domanda. Può darsi che non sia entro lo scopo del forum, ma questo posto mi sembra un ottimo per farlo. Allora, provo: Sono uno studente della vostra lingua e per impararla leggo. Faccio anche altre cose (ascolto podcast etc.), ma è sopratutto il leggere che mi spinge avanti. Per i testi difficili uso una piattaforma digitale che si chiama Lingq che funziona benissimo (cliccando una parola viene fuori un traduzione (adesso la uso per lo Svevo).

Comunque, anche i libri veri mi piacciono, i fisici; e leggendone vorrei evitare di sfogliare un dizionario troppo spesso, o preferibilmente mai. Non smetto di chiamarmi uno studente finché sappia leggere tutto senza sforzo, da Boccaccio a Gadda, ma purtroppo non ci sono arrivato oggi e frattempo ho bisogno di altri testi. Oggi uso saggi in questo ruolo, ma mi piacerebbe trovare anche degli scrittori di romanzi che sarò in grado di capire. Cerco dunque dei scrittori italiano che hanno uno stile chiaro, non tanto elaborante.

Oltre l’italiano imparo anche il francese e lì ho Patric Modiano e Houellebecq per colmare questa nicchia. Il loro modo di scrivere rende la lettura rilassante, senza che siano banali o si rivolgano ai bambini. Potrei nominare scrittori svedesi (la mia lingua madre) con gli stessi tratti e ci devono esistere anche scrittori italiani con uno stilo simile. Spero che non sembri troppo snob, ma cerco scrittori di un certo “livello”. Romanzi da quattro soldi non mi interessano.

Potreste aiutarmi con un paio di nomi?
Avatara utente
12xu
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Iscritto in data: mar, 20 dic 2022 21:54

Re: Scrittori italiani «semplici»

Intervento di 12xu »

La facilità di lettura di un libro dipende certo dalla sua conoscenza. Un autore con una scrittura acclamata come limpida è Primo Levi, ma reputo che la sua lettura potrebbe risultarle comunque ostica: meno di Boccaccio e Gadda, ma non delle più scorrevoli per chi ha una portata lessicale limitata. Stesso discorso per Natalia Ginzburg, ad esempio. Libri di un certo livello hanno quasi sempre un lessico non banale, specie in italiano.
Da appassionato di miti, io le consiglio Le nozze di Cadmo e Armonia di Calasso e i Dialoghi con Leucò di Pavese. Ma il mio consiglio è limitato dal non essere un grande lettore (specie di letteratura italiana) e dall'essere madrelingua.

Inoltre, potrebbe ponderare la lettura di opere straniere tradotte in italiano, o anche di opere latine. All'apprendimento della lingua, ha così tanta importanza la lingua madre dell'autore? Gli autori americani del Novecento sono ad esempio in genere più concreti e asciutti, e così le loro traduzioni.
brg
Interventi: 702
Iscritto in data: mer, 12 gen 2022 20:53

Re: Scrittori italiani «semplici»

Intervento di brg »

Buonasera a lei.

Penso che un buon punto di partenza per lo studio dell'italiano siano gli scrittori del novecento. Da questi si può poi passare a leggere quelli dei secoli via via precedenti. Un po' di conoscenza del latino non guasta, se si vuole approfondire la conoscenza della lingua italiana.

Comunque, tornando alla domanda posta, mi sento di suggerire alcuni autori della prima metà del novecento o poco dopo, noti per la loro prosa asciutta: in particolare Mario Rigoni Stern ed Emilio Lussu. Altri autori del periodo, che potrebbero non risultare troppo difficili sono Carlo Cassola, Primo Levi e, pure, Dino Buzzati. Fra questi il mio preferito è Buzzati.
Gli scrittori italiani novecenteschi più noti e famosi, come Italo Calvino, Umberto Eco, Luigi Pirandello, non si distinguono per semplicità.

Se gradisce una piccola lista, sulla base di questi autori da me menzionati: "Il sergente nella neve" di Rigoni Stern, "Marcia su Roma e dintorni" e "Un anno sull'altipiano" di Lussu, "La tregua" e "Se questo è un uomo" di Levi, "Il deserto dei Tartari" e "La boutique del mistero" di Buzzati. Aggiungo anche "Tempo di uccidere" di Ennio Flaiano. Il problema di questi romanzi è che sono un po' monotoni come tematiche: tutti o quasi di guerra.
Claes
Interventi: 3
Iscritto in data: ven, 06 giu 2025 21:27

Re: Scrittori italiani «semplici»

Intervento di Claes »

Grazie tanto a tutti e due! Ormai ho di che tenermi occupato per anni! Farò un grande acquisto stasera. Certi tra loro conoscevo di nome prima, come Levi, Pavese e Ginzburg*, ma non sapevo il loro stile; altri sono nuovi e uno l’ho già letto: “Il deserto dei tartari”. Mi è piaciuto tanto (anche il film di Zurlini è molto bello). “Se questo è un uomo” si trova già nella mia libreria (mai aperto ancora) e mi fa piacere di leggere che si può riguardarlo come “adatto agli stranieri”, almeno se ci si riguarda come oltre il stadio principiante. L’ho comprato dopo aver finito, e tanto amato, “Gesù si è fermato a Eboli” di Carlo Levi, mescolando i due. Tutto mi sembrava però un po’ strano, “hmm, dapprima il duce lo manda in esilio a Lucania e poi si ritrova in lager. Non era mica un tizio fortunato quello!”.
12xu ha scritto: sab, 07 giu 2025 15:31Inoltre, potrebbe ponderare la lettura di opere straniere tradotte in italiano, o anche di opere latine. All'apprendimento della lingua, ha così tanta importanza la lingua madre dell'autore? Gli autori americani del Novecento sono ad esempio in genere più concreti e asciutti, e così le loro traduzioni.
Riguardando la cosa soltanto da un punto di vista didattico, sì certo, si può farlo così. Non imparo la lingua di necessità comunque, ma per il mio proprio piacere e per essere in grado di sentire altre voci. Preferisco allora scrittori italiani.
brg ha scritto: sab, 07 giu 2025 22:36Gli scrittori italiani novecenteschi più noti e famosi, come Italo Calvino, Umberto Eco, Luigi Pirandello, non si distinguono per semplicità.
Ecco la ragione della mia domanda. Non è che non mi piacciono i grandi stilisti, tutto il contrario, e so come cavarmela incontrandoli (lentamente e con l’aiuto di strumenti digitali), ma qualche volta si ha bisogno di cose più leggere. Recentemente ho tentato “Le menzogne della notte” di Gesualdo Bufalino e dopo soltanto un paio di pagine ho dovuto ammettere la mia sconfitta. Era come una grande onda di parole sconosciute che mi è venuta addosso.

__________
Ho trovato un campione online di “è stato così” e il livello della prosa mi sembra perfetto per una lettura più rilassata.
Avatara utente
12xu
Interventi: 229
Iscritto in data: mar, 20 dic 2022 21:54

Re: Scrittori italiani «semplici»

Intervento di 12xu »

Claes ha scritto: dom, 08 giu 2025 10:58 Ho trovato un campione online di ”è stato così” e il livello della prosa mi sembra perfetto per una lettura più rilassata.
Ottimo, allora non credo le sarà difficile trovare autori leggibili.
Il signor @brg le ha dato ottimi consigli, ma preciso che quanto detto è vero per Calvino della maturità e della vecchiaia. Il giovane Calvino ha una scrittura semplice: Il sentiero dei nidi di ragno ha una prosa molto schietta e lineare.
Visto che legge con facilità Natalia Ginzburg, ai consigli aggiungo Fruttero & Lucentini e Montale prosatore della Farfalla di Dinard.
Claes
Interventi: 3
Iscritto in data: ven, 06 giu 2025 21:27

Re: Scrittori italiani «semplici»

Intervento di Claes »

Grazie 12xu, leggendo di Farfalla di Dinard non ho saputo resistere di comprare anche quello.
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