«Tunnel»

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ilparoliere
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«Tunnel»

Intervento di ilparoliere »

Segnalo, oltre a galleria e a traforo, anche l'esistenza dell'adattamento tunnello.
Avatara utente
G.B.
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Re: «Tunnel»

Intervento di G.B. »

Gli adattamenti di questo tipo sono inconsueti e suscitano, nella migliore delle ipotesi, ilarità. Lei userebbe oggi *tunnello in una conversazione normale?
G.B.
Avatara utente
G. M.
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Re: «Tunnel»

Intervento di G. M. »

A parte l'inevitabile considerazione sociolinguistica di G.B. sulle difficoltà pratiche degli anni correnti (ma in determinati contesti, nello scritto e anche nel parlato, si può osare di più :wink:), e rimanendo all'aspetto glottotecnico più teorico, visto il lungo uso di tunnel anch'io avevo pensato a un adattamento, che però immaginavo sdrucciolo, tùnnelo (o tùnnele?), seguendo le lingue sorelle (sp. túnel, port. túnel, cat. túnel).

Di recente, tuttavia, ho pensato al verbo derivato in -are, al momento non (ancora?) molto diffuso, che mi suona più naturale con elle doppia, tunnellare (anziché tunnelare), e mi sono chiesto se per coerenza non fosse meglio qualcosa di più "toscaneggiante", del tipo tùnnello o tùnnelle. O, volendo, anche qualcosa di piano come il tunnèllo succitato, ma mi dispiaceva, in questo caso, perdere la coerenza colle altre lingue romanze.

Tornandoci sopra, mi è venuto poi il dubbio d'essere stato influenzato, nella preferenza per il verbo colla doppia, dall'inglese (non statunitense), con tunnelling, tunnelled, eccetera. :? Per cui mi sento ancora più confuso e non so bene che cosa sia preferibile. :P
Avatara utente
G.B.
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Re: «Tunnel»

Intervento di G.B. »

Fuor di sociolinguistica, il «popolo» pare dicesse una volta —qualche toscano forse ancora— tunnelle, direi con accento sdrucciolo (come sèmelle, chífelle ecc.).
G. M. ha scritto: dom, 08 mag 2022 15:31 A parte l'inevitabile considerazione sociolinguistica di G.B. sulle difficoltà pratiche degli anni correnti...
Curiosità sull'opera che ho citato: nella sua «Avvertenza Preliminare» l'Autore dichiarerà di preferire il prestito integrale tramways alla forma italianizzata tranvai, giacché quest'ultima «non è che la corruzione della parola inglese, derivata dalla difficoltà incontrata e non superata del volgo nel pronunziarla». Per un'opera rientrante nella letteratura giuridica dell'epoca sembrava quindi convenevole all'avvocato G. B. Benvenuti di usare la forma non adattata «e poi sarà libero di pronunziar male chi voglia in omaggio all'uso popolare».

Qui vediamo bene in atto quel senso d'inadeguatezza che gli adattamenti popolari comunica(va)no al parlante colto, quando si tratta(va) di scrivere in àmbito formale. Se a ciò si aggiunge la tendenza individuata dal Migliorini di apprendere «con gli occhi anziché con gli orecchi», la «situazione sociolinguistica» d'oggi non dovrebbe stupirci. :cry:
G.B.
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Carnby
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Re: «Tunnel»

Intervento di Carnby »

G.B. ha scritto: dom, 08 mag 2022 17:25 Fuor di sociolinguistica, il «popolo» pare dicesse una volta —qualche toscano forse ancora— tunnelle, direi con accento sdrucciolo (come sèmelle, chífelle ecc.).
Qui ancor oggi.
ilparoliere
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Re: «Tunnel»

Intervento di ilparoliere »

Concordo con la maggioranza degli italiani. Ci sono già galleria e traforo, non c'è bisogno di alcun adattamento. È un po' come adattare la parola inglese funnel con funnello o funnelle, dato che in italiano si è sempre detto imbuto.
ilparoliere
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Iscritto in data: sab, 13 nov 2021 15:50

Re: «Tunnel»

Intervento di ilparoliere »

Segnalo anche il traducente cunicolo. :D
valerio_vanni
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Re: «Tunnel»

Intervento di valerio_vanni »

Secondo me cunicolo rende male l'idea.
Indica un passaggio piccolo e scomodo.
Avatara utente
Infarinato
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Re: «Tunnel»

Intervento di Infarinato »

valerio_vanni ha scritto: dom, 29 giu 2025 12:39 Secondo me cunicolo rende male l'idea.
Indica un passaggio piccolo e scomodo.
Sí, dipende dall’àmbito. Se s’intende tunnel nel senso di «traforo (autostradale)», è del tutto inadeguato. Se s’intende nel senso di «tunnel spazio-temporale», cioè di «wormhole», allora va benissimo. ;)
ilparoliere
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Re: «Tunnel»

Intervento di ilparoliere »

ilparoliere ha scritto: sab, 21 dic 2024 11:59 Concordo con la maggioranza degli italiani. Ci sono già galleria e traforo, non c'è bisogno di alcun adattamento. È un po' come adattare la parola inglese funnel con funnello o funnelle, dato che in italiano si è sempre detto imbuto.
Ora ho notato che il pesce di mare noto in inglese come gunnel è italianizzato sulla Vichipedia in italiano in gunnello. Quindi per analogia, secondo me, tunnello non sarebbe mica errato come italianizzazione di tunnel, dato che con galleria si può anche intendere la galleria d'arte, la galleria commerciale, la galleria fotografica, la galleria del teatro, la galleria del cinema e simili. :wink:

Inoltre, mi rendo conto che in passato l'anglicismo tunnel era molto più diffuso nella nostra lingua, prima che per qualche ragione prevalesse galleria. :roll:
Avatara utente
G. M.
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Re: «Tunnel»

Intervento di G. M. »

ilparoliere ha scritto: dom, 29 giu 2025 15:25 Inoltre, mi rendo conto che in passato l'anglicismo tunnel era molto più diffuso nella nostra lingua, prima che per qualche ragione prevalesse galleria.
Lo dice in tono ironico o ha ricavato questo dato da qualcosa?
ilparoliere
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Re: «Tunnel»

Intervento di ilparoliere »

G. M. ha scritto: lun, 30 giu 2025 10:15 Lo dice in tono ironico o ha ricavato questo dato da qualcosa?
È soltanto il mio parere. Non lo so con certezza e non ho neppure detto ironicamente. Io sinceramente preferisco molto di più tunnello, dato che galleria è un po' troppo ambiguo quanto svizzera e limetta. :shock:

Forse fino al fascismo si usava prevalentemente l'anglicismo. Probabilmente il traducente italiano galleria si sarà diffuso nell'uso comune grazie alla circolare numero 1515 del 1981 sui nuovi segnali stradali di indicazione e informazioni, dato che prima del 1981 nella nostra lingua si usava maggiormente tunnel; l'anglicismo era infatti già previsto dalla circolare numero 9540 del 1969 sui cosiddetti segnali per i tunnels autostradali, ed era meno usato galleria all'epoca. Anche nel filme del 1958 Totò a Parigi in una scena dicevano soltanto tunnel, così come nella traduzione italiana di Argia Micchettoni del romanzo giallo dello statunitense Nicholas Meyer "Sherlock Holmes - La soluzione sette per cento" (1976) utilizzavano soltanto l'anglicismo stesso. Tutto secondo me.
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