«Supplet[t]ivo»

Spazio di discussione su questioni di lessico e semantica

Moderatore: Cruscanti

Fausto Raso
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«Supplet[t]ivo»

Intervento di Fausto Raso »

Scartabellando tra le mie cose ho ritrovato un inserto linguistico del "Giornale" di qualche anno fa curato da Paolo Granzotto. Sono rimasto "scioccato" nel leggere quanto segue:
Delinquere. L'associazione è "a" delinquere, non "per" delinquere (...)
e ancora:
Supplettivo. Mi raccomando la doppia "p"
L'associazione, invece, è proprio "per" delinquere in quanto lo scopo, il fine è quello di delinquere (si tratta, insomma, di un complemento di fine o scopo che si costruisce con la preposizione "per").
Per quanto attiene a "supplettivo", raccomanda, giustamente, la doppia "p" ma dimentica che si scrive con una sola "t" (suppletivo) derivando dal tardo latino "suppletivus".
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Federico
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Intervento di Federico »

«Associazione a delinquere» è sicuramente corretto quanto «associazione per delinquere: a può indicare anche uno scopo (o meta), come ad in latino, ed è comunissima prima di un infinito.

Quanto a supplettivo, è come inflattivo: forse c'è una generale tendenza a raddoppiare questa t quando non si conosce un verbo da cui derivare la parola?
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Concordo con Federico riguardo alla preposizione ‘a’.

Rammento d’aver letto anche, molti anni fa, *colluttorio sulle confezioni; probabilmente qualcuno lo fece notare alla persona giusta perché ora vedo sempre scritto collutorio. :)
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Federico
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Intervento di Federico »

Marco1971 ha scritto:Rammento d’aver letto anche, molti anni fa, *colluttorio sulle confezioni; probabilmente qualcuno lo fece notare alla persona giusta perché ora vedo sempre scritto collutorio. :)
Be', non è da escludere che la «persona giusta» si sia accorta da sola dell'errore, che comunque è molto diffuso; e infatti il De Mauro lo segnala già come variante (senza commenti, almeno nella versione in linea).
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Marco1971
Moderatore
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Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

E come se ne sarebbe accorta da sola? O dobbiamo supporre che le etichette da apporre sui prodotti non vengano controllate da nessuno?
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Incarcato
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Intervento di Incarcato »

E vogliamo parlare di accellerare, che ormai si sente anche nei telegiornali?
Bue
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Intervento di Bue »

Incarcato ha scritto:E vogliamo parlare di accellerare, che ormai si sente anche nei telegiornali?
Anche tra gli studenti di fisica! Anni fa il mio ex relatore, nel correggere un esame scritto in cui compariva accellerazione, stigmatizzò l'errore con un commento a penna rossa: "Scellerato!"
Bue
Interventi: 866
Iscritto in data: lun, 08 nov 2004 11:20

Intervento di Bue »

Ripensandoci, però, scellerato deriva da scelus, e dunque etimologicamente dovrebbe avere anch'esso una sola elle...
Come sempre, le regole di oggi sono gli errori di ieri.
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Federico
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Iscritto in data: mer, 19 ott 2005 16:04
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Intervento di Federico »

Marco1971 ha scritto:E come se ne sarebbe accorta da sola?
Ad esempio consultando un vocabolario: non è detto che coloro scrivono le etichette (e i loro superiori) siano tanto ignoranti da non saper fare nemmeno questo, no?
Bue ha scritto:Anni fa il mio ex relatore, nel correggere un esame scritto in cui compariva accellerazione, stigmatizzò l'errore con un commento a penna rossa: "Scellerato!"
Immagino che lo studente abbia replicato che lo si doveva valutare solo per le sue conoscenze di fisica...
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Marco1971
Moderatore
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Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Federico ha scritto:
Marco1971 ha scritto:E come se ne sarebbe accorta da sola?
Ad esempio consultando un vocabolario: non è detto che coloro scrivono le etichette (e i loro superiori) siano tanto ignoranti da non saper fare nemmeno questo, no?
E non le pare che l’avrebbero fatto prima di commercializzare l’etichetta, se sono cosí coscienziosi?
Avatara utente
Federico
Interventi: 3008
Iscritto in data: mer, 19 ott 2005 16:04
Località: Milano

Intervento di Federico »

Marco1971 ha scritto:E non le pare che l’avrebbero fatto prima di commercializzare l’etichetta, se sono cosí coscienziosi?
Dico solo che potrebbero essersene accorti per caso, o guardando le etichette della concorrenza, o ancora che il superiore – meno ignorante di colui che aveva scritto l'etichetta – potrebbe aver avuto occasione di accorgersi dell'errore solo dopo che erano state stampate tot etichette colla scritta sbagliata, ecc. ecc.
Questo solo per dire che non bisogna sempre e solo pensare al peggio. :wink:
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
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Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Si può ipotizzare all’infinito. L’importante è che l’errore sia stato corretto.
S·B·U·M·B
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Iscritto in data: mar, 22 lug 2008 21:27
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Info contatto:

Collutorio o colluttorio?

Intervento di S·B·U·M·B »

Collutorio o colluttorio? Ho detto la mia qui:
http://www.achyra.org/cruscate/viewtopic.php?t=1416
Avatara utente
Zabob
Interventi: 927
Iscritto in data: sab, 28 lug 2012 19:22

Intervento di Zabob »

Stiamo formando una piccola lista di consonanti doppie incongrue.
Riassumiamo:
– supplet[t]ivo
– collut[t]orio
– accel[l]erare


Contribuisco con av[v]allare, che differisce dagli esempi precedenti per il fatto che la confusione nasce da una paronimia.
Ecco un esempio d'autore (Fiorenzo Toso, Lingue d'Europa, III.10.1):
In base alla costituzione del 1994 (...) lo Stato riconosce al tempo stesso (art. 13) «il diritto alla conservazione, allo sviluppo e all'utilizzo della lingua russa e delle altre lingue sul territorio del Paese», avvallando di fatto un ruolo privilegiato per tale idioma.
Per quanto riguarda il collut[t]orio, un gustoso aneddoto anche qui.
Oggi com'oggi non si sente dire dieci parole, cinque delle quali non sieno o d'oltremonte o nuove, dando un calcio alle proprie e native. (Fanfani-Arlìa, 1877)
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Ferdinand Bardamu
Moderatore
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Iscritto in data: mer, 21 ott 2009 14:25
Località: Legnago (Verona)

Intervento di Ferdinand Bardamu »

Aggiungerei anche inflat[t]ivo e deflat[t]ivo.
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