«Aiuola»
Moderatore: Cruscanti
«Aiuola»
Segnalo che Muljačić preferisce la trascrizione [ai̯ˈwɔla] invece del corretto [aˈjwɔ(ː)la] nella sua pregevole Fonologia della lingua italiana. Pensavo che si trattasse di un semplice svarione da parte di un importante studioso, che non era però parlante nativo italiano. Oggi però ho ritrovato questa trascrizione (giustamente ignorata da DOP e Canepari) anche in un articolo di Pier Luigi Salza (lui invece parlante nativo), On distributional properties of non-syllabic wowels [sic] in Italian words.
Re: «Aiuola»
Canepari in realtà la riporta, sotto aiuole:
Di sicuro esiste negli usi regionali: per esempio, è la mia pronuncia spontanea.aiuole
(aio-) ↕aˈjwɔle, aˈjɔ-, ↓aiˈwɔ-
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valerio_vanni
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Re: «Aiuola»
È abbastanza singolare la voce dei DiPI: al primo posto c'è una pronuncia aulica, poi una "accettabile" e infine una trascurata.
Manca, insomma, una pronuncia consigliabile.
Manca, insomma, una pronuncia consigliabile.
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Graffiacane
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Re: «Aiuola»
Anch'io pronuncio spontaneamente con i vocalica.G. M. ha scritto: ven, 04 lug 2025 21:35 Di sicuro esiste negli usi regionali: per esempio, è la mia pronuncia spontanea.
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Graffiacane
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Re: «Aiuola»
Forse perché aiuola è considerata (per es. dal DOP) una forma letteraria e quindi Canepari non la ritiene tipica del registro medio?valerio_vanni ha scritto: ven, 04 lug 2025 22:03 E' abbastanza singolare la voce dei DiPI: al primo posto c'è una pronuncia aulica, poi una "accettabile" e infine una trascurata.
Manca, insomma, una pronuncia consigliabile.
Ma dalle mie parti chiunque dicesse aiola sarebbe guardato con stupore…
Re: «Aiuola»
Deve aver cambiato idea: sul DiPI prima edizione c’è
Mi pare più realistica come trascrizione.aiuole aˈjwɔle, aˈjɔle
L’opposto succede qui, ma perché da me aiola è voce popolare.Graffiacane ha scritto: ven, 04 lug 2025 22:14 Ma dalle mie parti chiunque dicesse aiola sarebbe guardato con stupore…
- Millermann
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Re: «Aiuola»
L'aver etichettato aiuola come «oggi letterario» ha sorpreso anche me. Stando al corpus gugoliano, la grafia aiola non è mai stata davvero in competizione con aiuola: ha sempre rappresentato un'esigua minoranza (forse appunto perché considerata popolare, e quindi riservata all'uso orale). 
Su questo può aver influito non poco il fatto che, al plurale, aiuole è una delle piú note (anzi, direi la piú nota, essendo anche la piú breve) parola panvocalica, tanto che viene citata come esempio a partire dalle elementari. Nessuno oserebbe farle il torto di toglierle una vocale!
Su questo può aver influito non poco il fatto che, al plurale, aiuole è una delle piú note (anzi, direi la piú nota, essendo anche la piú breve) parola panvocalica, tanto che viene citata come esempio a partire dalle elementari. Nessuno oserebbe farle il torto di toglierle una vocale!
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Re: «Aiuola»
Non è esattamente cosí. E sicuramente non parlerei di «svarione».Carnby ha scritto: ven, 04 lug 2025 17:26 Segnalo che Muljačić preferisce la trascrizione [ai̯ˈwɔla] invece del corretto [aˈjwɔ(ː)la] nella sua pregevole Fonologia della lingua italiana. Pensavo che si trattasse di un semplice svarione da parte di un importante studioso, che non era però parlante nativo italiano.
Abbiamo già ricordato (col Ladefoged) che, «in principio di sillaba, una legamento (o ‹semiconsonante›, meno bene ‹semivocale›) non è nient’altro che un rapido, continuo movimento dalla vocale alta corrispondente (cioè [i, u]) alla vocale successiva (che forma, in tutto o in parte, il nucleo della sillaba)», e come sia talora difficile stabilire un confine netto tra il legamento e la vocale asillabica corrispondente.Il Muljačić, op. cit., §32, ha scritto:Vista la sempre minore frequenza di forme auliche come aiuola a cui si sostituiscono forme piú pronunziabili (aiola) le sequenze tetrafonematiche, quasi sempre bisillabe, diventano sempre piú rare. Cfr. cuoio, ossequiai [ˈ-wjai̯].
Delle due trascrizioni dell’arcaismo aiuola: [ai̯-ˈwɔː-la] e [a-ˈjwɔː-la] la prima è senza dubbio migliore.
Canepàri e DOP fanno un discorso di fonologia (fonematica) diacronica, su cui si basa la pronuncia normativa; il Muljačić esprime una preferenza di fonetica sincronica: [ai̯ˈwɔːla] è sicuramente piú facile a pronunciarsi di [aˈjwɔːla] e —in termini acustici— la pronuncia effettiva anche di chi propende per la seconda variante è con tutta probabilità una via di mezzo fra le due.
Re: «Aiuola»
Questa è la ragione, ma, ripeto, qui da me aiola è voce popolare e nessuno dice aiuola, se non per pedanteria.Millermann ha scritto: sab, 05 lug 2025 12:43 L'aver etichettato aiuola come «oggi letterario» ha sorpreso anche me. Stando al corpus gugoliano, la grafia aiola non è mai stata davvero in competizione con aiuola: ha sempre rappresentato un'esigua minoranza (forse appunto perché considerata popolare, e quindi riservata all'uso orale).
Su questo può aver influito non poco il fatto che, al plurale, aiuole è una delle piú note (anzi, direi la piú nota, essendo anche la piú breve) parola panvocalica, tanto che viene citata come esempio a partire dalle elementari. Nessuno oserebbe farle il torto di toglierle una vocale!
Continuo a non essere del tutto convinto. In Toscana abbiamo un toponimo, Quiesa, e anche in questo caso c’è la somma di legamenti /-wj-/, seppur in ordine inverso rispetto ad aiuole. Per quanto rara, la somma di legamenti è possibile in toscano o italiano di base toscana.Infarinato ha scritto: sab, 05 lug 2025 13:59 Abbiamo già ricordato (col Ladefoged) che, «in principio di sillaba, una legamento (o ‹semiconsonante›, meno bene ‹semivocale›) non è nient’altro che un rapido, continuo movimento dalla vocale alta corrispondente (cioè [i, u]) alla vocale successiva (che forma, in tutto o in parte, il nucleo della sillaba)», e come sia talora difficile stabilire un confine netto tra il legamento e la vocale asillabica corrispondente.
Canepàri e DOP fanno un discorso di fonologia (fonematica) diacronica, su cui si basa la pronuncia normativa; il Muljačić esprime una preferenza di fonetica sincronica: [ai̯ˈwɔːla] è sicuramente piú facile a pronunciarsi di [aˈjwɔːla] e —in termini acustici— la pronuncia effettiva anche di chi propende per la seconda variante è con tutta probabilità una via di mezzo fra le due.
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Re: «Aiuola»
Nessuno lo nega, ma qual è la pronuncia effettiva (in termini acustici, non meramente percettivi, se non del tutto impressionistici) di parole quali aiuola e Quiesa? Probabilmente qualcosa tipo [ai̯ˈjwɔːla], [kwi̯ˈjɛːza].Carnby ha scritto: sab, 05 lug 2025 14:01 In Toscana abbiamo un toponimo, Quiesa, e anche in questo caso c’è la somma di legamenti /-wj-/, seppur in ordine inverso rispetto ad aiuole. Per quanto rara, la somma di legamenti è possibile in toscano o italiano di base toscana.
Ecco, quindi, che, dal punto di vista della trascrizione fonetica (non di quella fonematica normativa), le cose sono assai meno banali di quel che sembrano.
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