In ispagnolo la forma predominante al singolare è ampiamente chupacabras (la sola forma nel Dizionario accademico), mentre chupacabra è molto minoritario. In italiano i rapporti sono invertiti. Dato che il termine è piuttosto trasparente e in italiano si tenderebbe a mettere al plurale il secondo elemento (il succhiacapre più naturale che il succhiacapra), non credo che si tratti d'un ipercorrettismo, ma piuttosto d'un'influenza dell'inglese (cfr. marihuana ~ marijuana), dove vediamo la stessa cosa e dove, sì, la rimozione dell's potrebbe essere un ipercorrettismo, essendo il termine molto meno trasparente per un anglofono.
In italiano esiste un uccello dal nome simile, il succiacapre o caprimulgo, che però —secondo la leggenda— non succhierebbe il sangue bensì il latte.
In Rete, ma talvolta anche nei giornali, si trova qualche attestazione di:
- i semicalchi-semiadattamenti ciupacapre, ciupacapra;
- l'adattamento ciupacabra, ma sembra perlopiù in contesto rumeno;
- gl'ibridi chupacapra e chupacapre;
- i calchi succhiacapre, succhiacapra, ciucciacapre, ciucciacapra (che in qualche caso però indicano l'uccello), anche disuniverbati (succhia capra, succhia capre) o con trattino (succhia-capre, succhia-capra).