G. M. ha scritto: gio, 04 set 2025 17:57
Tornando in tema, ecco forse un caso trisillabo:
Esaù. Ma bisognerebbe conoscere la trafila etimologica.
Esaú viene dall’ebraico attraverso il greco Ἡσαῦ,
Hēsaû, che in greco era un bisillabo ossitono ed era, come comune per i nomi biblici, indeclinabile. Verrebbe da pensare che il nome abbia mantenuto la propria pronuncia ossitona anche nell’occidente latino. Segnalo però che, a differenza di spagnolo, catalano e portoghese, in inglese si pronuncia /ˈiːsɔː/, che è la normale pronuncia «ecclessiastica» inglese di
Esau/Hesau, accentato sulla prima sillaba come vorebbero le regole che governano ordinariamente l’accento latino. In
quest’edizione poliglotta della Vulgata, dove pure il testo latino è profusamente accentato, non ci sono segni che indicano una pronuncia altro che piano su
Esau. È ovviamente perfettamente plausibile che, in tempi e luoghi diversi, il latino
Esau/Hesau sia stato pronunciato in entrambi i modi.
Insomma, anche qui parebbe che l’accento tronco non sia frutto di adattamento, ma sia stato arrivato in italiano insieme colla parola stessa, ma le mie competenze in fatto di lingue classiche non mi permettono di dire altro; quindi mi fermo e mi rimetto a chi è piú preparato di me.
Fuori tema
G. M. ha scritto: gio, 04 set 2025 17:57
Giusto per completezza, in realtà un'attestazione
Gugolo la trova, ma sembra riferirsi a un altro toponimo.
Mi c’ero imbattuto anch’io cercando il termine su Google Libri, credo si tratti di
Candelú, tre paragrafi sotto si menziona Salettuol, frazione adiacente dello stesso comune.
Fuori tema
G. M. ha scritto:PS. Un benvenuto anche da parte mia, @Navi… bello il suo avatara!

Grazie mille.