V'è da dire che
scanner, in italiano, è usato per riferirsi a una serie di apparecchiature piuttosto diverse tra loro, fra le quali emerge, nell'immaginario, proprio quella che, forse, ormai non ha piú la stessa importanza di un po' di tempo fa.
Ad esempio, ricordo che il mio acquisto di uno
scanner piano per uso personale risale al 2000, e aveva ancora la
porta parallela, ragion per cui è poi diventato incompatibile con i nuovi portatili: ciò nonostante, non ho mai sentito il bisogno di comprarne un altro.

Va tenuto conto anche di questo quando si pensa a un traducente, e di quale potrebbe essere l'apparecchio cui doversi riferire con quel nome.
Il
GDLI, per esempio, registra numerosi termini derivati dal forestierismo; riporto qui il testo delle singole voci (
qui trovate la maggior parte dei rimandi, se interessati), scusandomi per la mancanza di formattazione:
Scandènte2, agg. telecomun. dispositivo scandente: apparecchiatura per l'analisi delle immagini. = part. pres. di scandire, sul modello dell'ingl. scanner.
Scanditóre2, sm. negli elaboratori elettronici, dispositivo per l'effettuazione automatica di campionature su segnali provenienti da canali diversi, ma campionati secondo una sequenza definita in modo inalterabile.
2. sottoprogramma che esamina una sequenza di caratteri per trarre comparativamente indicazioni relative alle azioni da intraprendere caso per caso.
= nome d'agente da scandire, per calco dell'ingl. scanner.
Scannare3, tr. Neol. Individuare un prodotto o accertarne la natura e le caratteristiche, leggendo con il lettore ottico il codice a barre che lo caratterizza. - In partic.: localizzare per mezzo del codice a barre.F. Manacorda [«La Stampa», 27-X-1988], 7: I sistemi adottati dalle compagnie d’oltreoceano appaiono... vagamente fantascientifici per l’utente italiano. Il pacco o la lettera che vengono presi in consegna dalla Federal Express, ad esempio, sono subito contrassegnati con un codice computerizzato a barre, uno «scanner». Dopo due minuti da qualsiasi terminale della ditta è possibile, con un truce anglicismo, scannare il plico, cioè sapere chi lo ha in consegna e a che punto del suo viaggio si trova.
2. Per estens. Inserire nella memoria di un elaboratore. M. Cerofolini [«L’Espresso», 10-V-1992], 152: Ogni mattina lo scrittore, regista e umorista Luciano De Crescenzo sceglie libri, appunti e documenti da conservare, e li passa alla sua segretaria. «Scannami Platone e due fatture», ordina perentorio.= Denom. dall’ingl. scanner.
Scannerato, agg. letto con lo scanner (un'immagine). e. brizzi, 1-69: la grafica del booklet interno è abbastanza merdosa, le foto, benché scannerate, sono troppo nebulose per rendere veramente l'idea di una band sul palco. = deriv. da scanner, col suff. del part. pass.
Scannerizzàbile, agg. inform. che può essere letto e digitalizzato con uno scanner. corriere della sera [11-ix-2003], 15: negli usa e in gran bretagna il passaporto 'scannerizzabile' è stato adottato da più di un decennio allo scopo di rendere più rapida l'identificazione del viaggiatore e scoraggiare la falsificazione dei documenti. = agg. verb. da scannerizzare.
Scannerizzare, tr. inform. leggere con lo scanner. -anche: digitalizzare un testo o un'immagine. l'espresso [18-viii-1995], 86: nel vocabolario della lingua italiana, edito dall'istituto della enciclopedia italiana, 'scannerizzare' non c'è. ma ci sarà nella prossima edizione. = deriv. da scanner.
Scannerizzazióne, sf. Inform. Lo scannerizzare. - Al figur.: piena acquisizione di modelli altrui. La Repubblica-Il Venerdì [17-XI-2000]: Alla fine del lavoro di scannerizzazione, la donna americana riuscirà a piegare il mondo del ready-to-wear alle sue esigenze, e le taglie, dal 17 in su, dovranno cambiare ancora.= Nome d’azione da scannerizzare.
Scansionaménto, sm. Scansione di un’immagine. L. Celada [«Il Manifesto-Alias», 10-V-2003]: Effetti visivi su cui vige il riserbo più stretto ma che dovrebbero basarsi molto, secondo le poche indiscrezioni dello stesso Gaeta, sullo scansionamento digitale degli attori, cioè la ricreazione virtuale degli attori di cui tanto si parlava negli anni ’90 ma che ora dovrebbe essere finalmente divenuta praticabile.= Deriv. da scansionare.
Scansionare, tr. (scansióno). Inform. Sottoporre a scansione un testo, un’immagine; scansire. I. Montanelli [«Corriere della Sera», 13-XI-1996], 39: A proposito di neologismi, tra ‘scansire’ e ‘scannare’, continuo a preferire ‘scansionare’.= Denom. da scansione.
Scansire, tr. Inform. Scansionare. Corriere della Sera [30-X-1996], 39: In questi giorni sul Corriere della Sera c’è la pubblicità di una nuova macchina informatica, la quale esegue le funzioni per le quali prima erano necessarie quattro differenti macchine: la fotocopiatrice per copiare, il telefax per faxare, la stampante per stampare. La quarta funzione, denominata scansire nella pubblicità, dovrebbe secondo me essere quella eseguita dalla macchina chiamata scanner, che lei sicuramente conosce.= Deriv. da scansione.
Da un rapido confronto, notiamo già alcuni aspetti interessanti: intanto, abbiamo diversi verbi che traducono il forestierismo:
scandire, scannare, scannerizzare, scansionare, scansire.
Da questi verbi derivano, come termini registrati nel dizionario, gli aggettivi
scandente, scannerato e
scannerizzabile, e i sostantivi
scanditore, scannerizzazione e
scansionamento.
Si nota, con una certa sorpresa, che non ci sono traducenti dell'oggetto
scanner vero e proprio, a parte il (settoriale)
scanditore; nemmeno gli altri logici (e usuali) deverbali, come
scannerizzatore, scansionatore o
scansore.
Gugolando per immagini, abbiamo pochi risultati utili:
scanditore, quasi inesistente, restituisce… metronomi;
scansionatore, per lo piú, lettori ottici manuali;
scansore, praticamente niente di concreto;
scannerizzatore, forse, qualche sparuto risultato lo dà. Se ci dovessimo basare su questo, piú che
scansore, forse converrebbe aggiungere
scannerizzatore (sempre per riferirsi allo
scanner piano, ovviamente); ma tenendo conto che tale oggetto è ormai sempre meno importante.