Laddove e là dove
Moderatore: Cruscanti
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- Iscritto in data: mar, 19 set 2006 15:25
Laddove e là dove
A mio avviso si scrive laddove, in grafia unita, quando la locuzione ha valore avversativo (ma, mentre, invece) o ipotetico (qualora, se). In grafia scissa nel puro significato di luogo: ecco il mio numero telefonico laddove (qualora) ne avessi bisogno; cercavo il libro là dove lo lasciavo sempre.
Sí.
Ma lo sappiamo, Marco: dico solo che non per questo è «piú autorevole», anche perché non c'è nemmeno possibilità di confusione.Marco1971 ha scritto:Il DISC ha scritto:Nell’uso comune moderno la grafia separata là dove costituisce una forma rafforzata del semplice dove, avv. con valore di nesso relativo, “nel luogo in cui”: verrò là dove tu mi vorrai; l’ho trovato proprio là dove lo cercavo.
Ma Marco, mi spiega perché per una cosa semplice come l'univerbazione quando non c'è possibilità di confusione dovrebbe valere il principio di autorità o anche solo di massa critica?Marco1971 ha scritto:Comunque Dante e Boccaccio usano la forma staccata nel senso di ‘nel luogo in cui’, se queste autorità le possono bastare.
Come ho già spiegato da qualche parte (ma non so piú dove), io sono per il mantenimento di certe distinzioni semantiche riflesse nella grafia: là dove/laddove, se non che/sennonché, per altro/peraltro, ecc. E quando tali distinzioni sono supportate da un’ottima tradizione, non vedo motivo alcuno per caldeggiare l’univerbazione a tutti i costi.
Ma no, dico al contrario che si può indistintamente univerbare o no in entrambi i casi.Marco1971 ha scritto:E quando tali distinzioni sono supportate da un’ottima tradizione, non vedo motivo alcuno per caldeggiare l’univerbazione a tutti i costi.
Be', niente di male: secondo me può essere un'inutile complicazione, ma minima. Ognun faccia come crede.Marco1971 ha scritto:Come ho già spiegato da qualche parte (ma non so piú dove), io sono per il mantenimento di certe distinzioni semantiche riflesse nella grafia
Certo, ma penso anche che sappiano ragionare e scegliere da sé. Non ho mica contestato i suoi consigli: ho solo accennato alla possibilità di fare diversamente, senza consigliare nessuno dei due usi.Marco1971 ha scritto:Penso umilmente che chi visita queste pagine non lo faccia per sentirsi dire ognun faccia come crede in questioni precise come queste.
Non capisco perché tutto questo polverone.
Ma figurarsi: continua ad accusarmi di voler imporre o anche solo suggerire delle norme (univerbazione a tutti i costi, semplificazione, appiattimento), e non capisco perché.Marco1971 ha scritto:C’è un uso, e in questo caso, poiché è largamente rispondente a quello tradizionale letterario, non l’avverserei per amor di semplificazione o appiattimento.
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