bubu7 ha scritto:Le trasformazioni del sistema di comunicazione (anche l’adozione dei forestierismi crudi) servono proprio a mantenere vitale l’istituto linguistico.
Se io fossi lei, avrei scritto «Questo è falso», ma non avendo cotanta presunzione, le dico solo che questo è un suo punto di vista. Non di questo, però, ho intenzione di discorrere; avrei piuttosto alcune domande da rivolgerle.
Visto che lei si fa portavoce della maggioranza (coloro che supinamente si limitano alle costatazioni, che s’interessano di
dinamiche, di mutazioni, e considerano fecondo l’uso di xenismi non adattati), che bisogno c’è di accanirsi, in queste stesse stanze, contro un’iniziativa come la nostra, propugnata da persone che credono in certi valori (come anche nelle rivoluzioni) e che per essi combattono, o divo bubu? E se noi dovessimo riuscire nel nostro intento, lei sarebbe infelice che l’italiano subisse un’evoluzione che ne mantenesse i caratteri distintivi? O l’unico suo interesse è quello di studiare i fenomeni e poco le cale
quale sia quest’evoluzione? La ringrazio sin d’ora delle risposte (che in parte già conosco).