la parola sabordi che non trovo ne dei bilingui ne nel De Mauro appare in un testo di Umberto Eco e l'ho trovata anche su Google. Per quelli tra voi che hanno letto i nostri classici della letteratura "maritima", questa parola suona familiare?
Grazie
sabordo TS st.mar. apertura praticata sul fianco di un vascello per permettere il passaggio dei cannoni / il portello che chiudeva tale apertura.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
sabordo TS st.mar. apertura praticata sul fianco di un vascello per permettere il passaggio dei cannoni / il portello che chiudeva tale apertura.
Si trova il termine citato anche nel TRECCANI in linea
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi) «Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»