Carnby ha scritto: gio, 26 gen 2023 18:48
Comunque
pet è più
animale d’affezione che non
animale domestico (iperonimo). Non chiamerei un toro o una vacca
pet, nonostante siano in effetti
animali domestici (addomesticati).
Giusta osservazione, ma allora meglio «
animale da compagnia», come fa il De Mauro. Perché la ippoterapia rientra tra le
pet therapy, e direi che neppure il cavallo lo si chiamerebbe animale d’affezione...
Non che sia vincolante, ma l’Accordo tra il Ministro della salute, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano in materia di benessere degli animali da compagnia e
pet-therapy. (
GU Serie Generale n.51 del 03-03-2003) definisce «
animale da compagnia»:
«ogni animale tenuto, o destinato ad essere tenuto, dall'uomo, per compagnia o affezione senza fini produttivi od alimentari, compresi quelli che svolgono attività utili all'uomo, come il cane per disabili, gli animali da pet-therapy, da riabilitazione, e impiegati nella pubblicità. Gli animali selvatici non sono considerati animali da compagnia»
Mentre
un Regolamento europeo dello stesso anno dettaglia: «Cani, gatti, furetti, invertebrati (escluse le api e i crostacei), pesci tropicali decorativi, anfibi, rettili, uccelli (tutte le specie tranne quelle previste da 2 direttive), roditori e conigli domestici»