Il «che» polivalente
Moderatore: Cruscanti
- Ferdinand Bardamu
- Moderatore
- Interventi: 5195
- Iscritto in data: mer, 21 ott 2009 14:25
- Località: Legnago (Verona)
Facendo mente locale, mi pare che il ché enfatico, e accentato nella grafia, sia piú frequente se preceduto da una pausa. Qualche esempio da Google Libri:
Combattano dunque sulla via di Dio coloro che volentieri cambiano la vita terrena con l'Altra, ché a colui che combatte sulla via di Dio, ucciso o vincitore, daremo mercede immensa. [da una sura del Corano citata qui]
Non vi pensate ch’io vi dia la baia;
Chè voi siete sì bella e sì garbata,
che l’altre paion certo il trenta paia. [Gasparo Gozzi, Rime piacevoli, «Del Fumoso della congrega de' Rozzi alla padrona sposa»]
Questa circostanza sembra confermata anche dagli esempi del Gabrielli in linea, s.v. «ché». Gli esempi casuali che ho riportato qui sopra sottolineano che si tratta di un uso letterario.
Viceversa, in genere non c'è pausa tra il che polivalente negli altri casi e la reggente che lo precede: es. corri che arrivi tardi è realizzato senza una cesura tra corri e che.
Che dite, può reggere la mia ipotesi?
Combattano dunque sulla via di Dio coloro che volentieri cambiano la vita terrena con l'Altra, ché a colui che combatte sulla via di Dio, ucciso o vincitore, daremo mercede immensa. [da una sura del Corano citata qui]
Non vi pensate ch’io vi dia la baia;
Chè voi siete sì bella e sì garbata,
che l’altre paion certo il trenta paia. [Gasparo Gozzi, Rime piacevoli, «Del Fumoso della congrega de' Rozzi alla padrona sposa»]
Questa circostanza sembra confermata anche dagli esempi del Gabrielli in linea, s.v. «ché». Gli esempi casuali che ho riportato qui sopra sottolineano che si tratta di un uso letterario.
Viceversa, in genere non c'è pausa tra il che polivalente negli altri casi e la reggente che lo precede: es. corri che arrivi tardi è realizzato senza una cesura tra corri e che.
Che dite, può reggere la mia ipotesi?
- Souchou-sama
- Interventi: 414
- Iscritto in data: ven, 22 giu 2012 23:01
- Località: Persico Dosimo
Su questo non sono del tutto d’accordo. Pronunciando corri che arrivi tardi, forse non c’è una pausa fortemente percepibile, ma di certo corri e che arrivi tardi formano due gruppi intonativi ben distinti. (Infatti potremmo benissimo scrivere: Corri, che arrivi tardi!) Cfr. invece una frase come l’uomo che arrivò tardi, in cui davvero non ci sono pause e abbiamo un unico gruppo intonativo.Ferdinand Bardamu ha scritto:Viceversa, in genere non c'è pausa tra il che polivalente negli altri casi e la reggente che lo precede: es. corri che arrivi tardi è realizzato senza una cesura tra corri e che.
- Ferdinand Bardamu
- Moderatore
- Interventi: 5195
- Iscritto in data: mer, 21 ott 2009 14:25
- Località: Legnago (Verona)
Nella poesia All'Italia del Leopardi si trova al verso 24 un "che fosti donna, or sei povera ancella". Si tratta di un ché senza accento oppure di un che polivalente?
http://www.parafrasando.it/poesie/LEOPA ... talia.html
http://www.parafrasando.it/poesie/LEOPA ... talia.html
-
- Interventi: 1303
- Iscritto in data: sab, 06 set 2008 15:30
-
- Interventi: 1725
- Iscritto in data: mar, 19 set 2006 15:25
A mio avviso la frase è corretta perché quel "che" è un che polivalente e sta per "in cui", "nei quali", "durante i quali".PersOnLine ha scritto:Nella frase "Oggi[,] dopo due anni che insieme abbiamo costruito la nostra barca, siamo pronti al grande viaggio", quel che è corretto?
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
Chi c’è in linea
Utenti presenti in questa sezione: Google [Bot] e 3 ospiti