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Inviato: mar, 28 ott 2014 8:13
di GFR
Di sicuro, se uno vuol scrivere per un pubblico di letterati‚ certi dubbi sulle sottigliezze di un significato è meglio che li risolva.
Inviato: mar, 28 ott 2014 10:32
di domna charola
GFR ha scritto:Di sicuro, se uno vuol scrivere per un pubblico di
letterati‚ certi dubbi sulle sottigliezze di un significato è meglio che li risolva.
...cioè per quelli che sanno leggere, ovvero che non sono "illetterati".
Voglio dire, un conto è disquisire di registri, e allora è chiaro che un termine aulico stoni se usato in un dialogo dal salumiere, così come una battuta in romanesco striderebbe nella Divina Commedia.
Ma qui stiamo parlando di termini che nella nostra lingua non sono propriamente sinonimi, bensì ricoprono correntemente - o ricoprivano, ma è una scelta nostra, se affossarli e appiattire la lingua o mantenerli attivi - sfumature di significato diverse, molto chiare e ambedue relative a contesti quotidiani.
Quindi, nello scritto sarebbe buona cosa prestare sempre attenzione a questi elementi, che costituiscono la ricchezza espressiva di una lingua.
Fin tanto che esistono "lettori" - e possono anche essere lettori di giornale o di pieghevoli pubbblicitari - una parte dell'"orecchio linguistico" si forma anche attraverso la lettura. Istintivamente distinguo "chiedere" da "domandare", non solo perché lo sento dagli altri, ma perché ho assorbito questa distinzione dalla lettura.
E' lo stesso meccanismo attraverso cui uno studente che affronta una nuova materia d'esame inizialmente balbetta, per poi fare proprio il linguaggio dei testi che studia, non solo per i termini tecnici ma anche per lo stile delle argomentazioni e per l'intero lessico usato.
Se cede anche la lingua scritta, l'impoverimento nella comunicazione diviene irreversibile, secondo me.
Inviato: mar, 28 ott 2014 21:13
di GFR
Ho letto la sua difesa‚ breve ed intensa della nostra lingua. A leggerla non posso che essere d’accordo. Forse non ho la sua cultura o sono solo di indole più tollerante‚ più propensa al compromesso e a transigere. Temo di essere troppo italiano per difendere l’Italiano con la sua determinazione.

Inviato: mer, 29 ott 2014 8:17
di domna charola
Il fatto è che ho visto troppi studenti soffrire agli esami (da cultore della materia, in passato; e da studente in attesa di processo, adesso) perché in possesso di un lessico troppo limitato per esprimere concetti che probabilmente avevano studiato.
E non è colpa loro: nelle scuole primarie si sta perdendo la tradizione linguistica, e la drastica riduzione dell'antico "legger letteratura" fa il resto.
Il risultato finale sono i testi che mi capitano fra le mani nel lavoro d'ufficio (circolari, delibere, relazioni tecniche), in cui spesso intuisco quello che lo scrivente voleva dire, perché conosco il contesto... peccato che senza rendersene conto, dice altro...
Faccio un esempio e chiedo giudizio.
Il contesto: comunicazione su sito istituzionale di un convegno, a ingresso libero, per il quale però si vuole un'iscrizione per monitorare le presenze. La collega architetto (e quadro) scrive:
"L'ingresso è libero, pertanto è necessario iscriversi all'indirizzo wwww.etc.it"
A me quel "pertanto" disturba, e cercherei un'espressione più precisa.
Inviato: mer, 29 ott 2014 8:37
di GFR
Il pertanto lo trovo inquietante, mi fa pensare, a torto, che ci sia un inghippo sotto. Lascio però la parola a persone ben più competenti.
Inviato: mer, 29 ott 2014 11:50
di Zabob
domna charola ha scritto:"L'ingresso è libero, pertanto è necessario iscriversi all'indirizzo
www.etc.it"
A me quel "pertanto" disturba, e cercherei un'espressione più precisa.
Peraltro, tuttavia, anche se... La collega ha usato una congiunz. "conclusiva" per introdurre una prop. concessiva. Andava bene anche un
non pertanto, ma è di uso letterario.
Inviato: mer, 29 ott 2014 12:26
di PersOnLine
Io avrei scritto: L'ingresso è libero, ma previa iscrizione all'indirizzo...
Inviato: mer, 29 ott 2014 12:52
di valerio_vanni
GFR ha scritto:Il
pertanto lo trovo inquietante, mi fa pensare, a torto, che ci sia un inghippo sotto. Lascio però la parola a persone ben più competenti.
Perché un inghippo?
Inviato: mer, 29 ott 2014 14:13
di Scilens
PersOnLine ha scritto:Io avrei scritto:
L'ingresso è libero, ma previa iscrizione all'indirizzo...
Se l'accesso è riservato agli iscritti non è libero.
Inviato: mer, 29 ott 2014 15:00
di Ferdinand Bardamu
Scilens ha scritto:PersOnLine ha scritto:Io avrei scritto:
L'ingresso è libero, ma previa iscrizione all'indirizzo...
Se l'accesso è riservato agli iscritti non è libero.
Con «accesso libero» di solito s’intende gratuito.
Inviato: mer, 29 ott 2014 15:12
di GFR
Mi sembra un inghippo perché : a) Sono un tipo sospettoso.

b) "Ti fo un regalo perciò... " Se qualcuno vuol farmi un regalo-regalo non deve chiedere niente in cambio; altrimenti subentra il primo punto. Cosa avrebbe dovuto scrivere? Qualsiasi cosa che fosse ben chiara. Azzardo, se per entrare è tassativa l'iscrizione:
Ingresso consentito con la semplice iscrizione all'indirizzo...