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Inviato: lun, 02 feb 2015 0:42
di Ivan92
Mi spiace crucciarla cosí tanto. Sinceramente, non lo so neanche io. Forse perché si tratta d'un rientrare [molto] figurato. Quando si rientra da un viaggio o da una finestra, si compie un movimento «fisico». Ciò, ovviamente, non accade quando si recupera o si salda una certa somma. Di qui, la necessità di differenziare. Ma è un'ipotesi molto fantasiosa. Nulla di piú.

Inviato: lun, 02 feb 2015 1:05
di Scilens
Grazie Ivan, perché mi dispiace forse oltre il dovuto assistere a certi stravolgimenti. È naturale. So che c'è anche di peggio e ci sono abituato, però se si può far qualcosa per questa Lingua non tiriamoci indietro e non lasciamo che un verbo indifeso sia stravolto in significati che non gli competono, attribuendogli sottintesi forzati.
È una piccolissima cosa, ma è pur sempre qualcosa. Come reggere un sasso che la prossima piena porterà via, ma almeno s'è cercato di reggerlo, s'è cercato di tenerlo al suo posto.

Inviato: lun, 02 feb 2015 1:37
di Ivan92
Be', cosa dirle? Non ho le competenze necessarie per poter affrontare serenamente la quistione. Per quel che mi riguarda, dico sono rientrato dalla finestra, da un viaggio, da una scampagnata, dalla porta di servizio, e non riuscirei a fare altrimenti. Ma di sicuro direi —dico direi, ché non capita tutti i giorni di pronunciare frasi di questo genere— sono rientrato dei denari spesi, forse perché si sottintende in possesso. Riguardo a rientrare delle/dalle spese, non so pronunciarmi, ma propenderei per delle, probabilmente e inconsapevolmente —ma non piú di tanto, in fin dei conti— per analogia semantica cólla stessa rientrare dei denari spesi.

Inviato: lun, 02 feb 2015 9:17
di Ferdinand Bardamu
Scilens ha scritto:Grazie Ivan, perché mi dispiace forse oltre il dovuto assistere a certi stravolgimenti. È naturale. So che c'è anche di peggio e ci sono abituato, però se si può far qualcosa per questa Lingua non tiriamoci indietro e non lasciamo che un verbo indifeso sia stravolto in significati che non gli competono, attribuendogli sottintesi forzati.
Contrariamente a quel che pensa, l’esempio della Candelora fatto da Ivan è pertinentissimo, invece. Come ho già fatto notare sopra, la preposizione di può esprimere provenienza, benché quest’accezione non sia piú produttiva ora. Inoltre, è possibile che quel di possa essere interpretato anche in altro modo: mi viene in mente una possibile funzione limitativa, ma a pensarci bene mi pare poco plausibile. La difesa della lingua non c’entra nulla, mi spiace.

Inviato: lun, 02 feb 2015 12:04
di Animo Grato
Ferdinand Bardamu ha scritto:Inoltre, è possibile che quel di possa essere interpretato anche in altro modo: mi viene in mente una possibile funzione limitativa, ma a pensarci bene mi pare poco plausibile.
L'idea della funzione limitativa aveva sfiorato anche me... mumble mumble...

Inviato: lun, 02 feb 2015 13:16
di Ivan92
Ferdinand Bardamu ha scritto:Contrariamente a quel che pensa, l’esempio della Candelora fatto da Ivan è pertinentissimo, invece.
E io che avevo citato la filastrocca cól solo scopo di celiare un poco! :lol:

A ogni modo, a scanso d'equivoci, Lei dice rientrare da un viaggio o di un viaggio?

Le pongo anche un altro quisito, gentile Ferdinand: il livellamento analogico di cui parla Amicus Eius non potrebbe altresí aver dato alla luce a costrutti del tipo composto da (l'appartamento è composto da quattro stanze, il libro è composto da venti capitoli, ecc.), che tanto urtano la mia sensibilità linguistica?