Veramente mi sembra che dire "un solo" sia più che sufficiente se occorre precisare...domna charola ha scritto:[...] deformazione professionale derivata dalle scienze esatte, in cui se dico "uno e uno solo" non è un'inutile ripetizione ma una necessaria precisazione. [...]
Antecedente del pronome relativo
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Stesso dubbio che, a orecchio, è sorto anche a me: di per sé. è l'isola primariamente a essere situata, però mi verrebbe istintivo concordare col sostantivo più vicino, possedimento.
Qual'è la regola?
"Veramente mi sembra che dire "un solo" sia più che sufficiente se occorre precisare..."
Non sono un matematico, però mi attengo a quanto i matematici ritengono significativo, perché nella pratica mi sembra avere senso.
In genere questa espressione, apparentemente ridondante (infatti è una domanda trabocchetto che imperversava nelle interrogazioni quando ero in prima liceo), è usata quando un postulato o un teorema enuncia sia l'esistenza di un ente, sia la sua unicità.
Esistono anche i postulati in cui si stabilisce solo l'esistenza (almeno uno), e i teoremi in cui si sostiene l'unicità di qualcosa che, esistente (per una decisione precedente), diviene anche, sotto certe condizioni, unico.
Quando si stabilisce in un colpo solo esistenza e unicità ("almeno uno, e uno solo"), vanno specificate ambedue le condizioni, altrimenti si rimanderebbe a un altro presunto postulato in cui viene posta come base la semplice esistenza dell'ente che si sta definendo.
In teroia, si tratta di due affermazioni (possono essere definizioni, oppure tesi che si vanno a dimostrare) distinte, che vengono accorpate per non ripetere tutta la frase.
Qual'è la regola?
"Veramente mi sembra che dire "un solo" sia più che sufficiente se occorre precisare..."
Non sono un matematico, però mi attengo a quanto i matematici ritengono significativo, perché nella pratica mi sembra avere senso.
In genere questa espressione, apparentemente ridondante (infatti è una domanda trabocchetto che imperversava nelle interrogazioni quando ero in prima liceo), è usata quando un postulato o un teorema enuncia sia l'esistenza di un ente, sia la sua unicità.
Esistono anche i postulati in cui si stabilisce solo l'esistenza (almeno uno), e i teoremi in cui si sostiene l'unicità di qualcosa che, esistente (per una decisione precedente), diviene anche, sotto certe condizioni, unico.
Quando si stabilisce in un colpo solo esistenza e unicità ("almeno uno, e uno solo"), vanno specificate ambedue le condizioni, altrimenti si rimanderebbe a un altro presunto postulato in cui viene posta come base la semplice esistenza dell'ente che si sta definendo.
In teroia, si tratta di due affermazioni (possono essere definizioni, oppure tesi che si vanno a dimostrare) distinte, che vengono accorpate per non ripetere tutta la frase.
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