Cercherò di esprimere la mia opinione e i miei dubbi, sperando che qualcuno mi corregga se sbaglierò.
In un certo senso, sono d'accordo con "lorenzos" quando chiede perché il pronome "chi" non possa significare "coloro che".
Cercando in Rete, ho trovato vari articoli che affermano la tesi di "lorenzos" ma anche quella di Infarinato, il quale afferma che
propriamente (che è diverso dalla concordanza
a senso) il pronome "chi" è singolare.
1.
Zanichelli - Aula di lingue
2.
Accademia del Giglio
3.
Treccani - Domande e Risposte
Tutti e tre i dizionari affermano che il pronome relativo "chi" può essere usato solo al singolare.
Lo Zanichelli afferma che il pronome significa "colui/colei che" e che se si vuole usarlo al plurale bisogna formulare la frase in maniera diversa -
Chi ha sbagliato, pagherà e
Coloro i quali hanno sbagliato, pagheranno.
L'Accademia del Giglio afferma, nonostante gli esempi riportati, che il pronome possa significare anche "coloro che".
Il Treccani, invece, fa una netta distinzione quando il pronome relativo è usato nelle proposizioni relative e quando è usato nelle
interrogative indirette in cui il pronome può avere anche valore plurale -
Non so con chi stanno parlando.
La tesi di Infarinato, da quanto ho potuto capire, è che il pronome relativo "chi" è
propriamente singolare e che si vuol usarlo al plurale si deve ricorrere alla concordanza a senso.
Da qui nascono i miei dubbi.
Chi non vuole venire a Siena, non è obbligato.
Coloro che non vogliono venire a Siena non sono obbligati.
Entrambe le frasi sono corrette. Se io stessi parlando ad un gruppo di persone, potrei dire entrambe le frasi. Il mio dubbio (come già detto da "lorenzos") non è la coniugazione del pronome bensì il suo significato.
La mia opinione è che se uso il pronome "chi" sottolineo il mio riferimento ad
ognuna delle persone presenti, sebbene mi riferisco in maniera sottintesa a tutte le persone presenti.
Se usassi "coloro che" faccio un riferimento generale.
Di fatto,
semanticamente, io mi sto riferendo a più di una persona. Mi sto riferendo ad un gruppo di persone. Capisco che io debba coniugare il "che" al singolare, ma a livello di significato mi riferisco a più di una persona. Come può il pronome relativo "chi" significare in questo caso "colui che"?
Qui cade la tesi di Infarinato.
Riguardo alla frase di partenza - "Via da strade i nomi di chi firmò il manifesto della razza", il pronome relativo è coniugato al singolare ma il suo significato è plurale, in quanto mi riferisco a più di una persona. Mi riferisco a "le persone che firmarono il manifesto della razza". Mi riferisco a coloro che firmarono il manifesto della razza".
Oltretutto, "i nomi" è plurale.
A favore di Infarinato e Fausto, la frase di partenza potrebbe anche essere sbagliata dato che se "chi" può essere usato solo al singolare, allora bisognerebbe scrivere "il nome di chi [...]".
Da qui mi ricollego anche alla mia opinione.
A prescindere se io faccia riferimento ad una o più persone, se uso il pronome "chi", tutte le parti del discorso che fanno riferimento a quel pronome devono avere una loro concordanza. Perciò dirò - "Via da strade il nome di chi firmò il manifesto della razza".
Potrei anche riferirmi ad un gruppo di persone, ma usando il pronome "chi" sottolineo il mio riferimento ad ogni persona (
Via da strade il nome di ogni persona che firmò il manifesto della razza, a prescindere se è un'unica persona o ne sono dieci).
Se volessi dire "i nomi [...]" allora dovrei dire "Via da strade i nomi di coloro che firmarono il manifesto della razza".
Nella frase
L’assessore spiegò che si toglieranno dalle strade i nomi di chi firmò il manifesto della razza io non vedo nessuna interrogativa indiretta, come afferma Animo Grato. Vedo una principale, una dichiarativa ed una relativa.
Grazie per l'attenzione.