Inviato: ven, 15 dic 2006 17:33
Sul concetto di madrelingua, che è stato introdotto credo da Noam Chomsky in Syntactic Structures là dove scrive "The sentences generated wil have to be acceptable to the native speaker" senza mai definire cosa sia un native speaker, esiste un interessante libro di Thomas M. Paikeday ("...a member of the pre-Choamsyan school of linguistics, for whom the spiritual father is Leonard Bloomfield"), pubblicato nel 1985: The native speaker is dead! An informal discussion of a linguist myth with Noam Chomskly and other linguists, philosophers, psychologists, and lexicographers. Dal retro di copertina:u merlu rucà ha scritto:Nell'interessantissima intervista segnalata da Uri Burton si parla della capacità naturale di acquisizione e dell'impossibilità di un bilinguismo perfetto «La lingua straniera si impara, la lingua nativa si acquisisce. E si acquisisce – come del resto altre cose per le quali siamo predisposti – entro un margine di tempo ristretto. Per questo il bilinguismo assoluto è pressoché irraggiungibile, salvo – beninteso – che il bambino non acquisisca durante l’età critica non una ma due lingue.» Mi domando, a questo punto, cosa si intenda per lingua nativa, pensando, per esempio, al caso di un bambino, nato e abitante in Italia, che ha genitori con cui parla in arabo e insegnanti e compagni della scuola materna con cui parla italiano: di fatto questo bambino ha due lingue native. C'è anche il caso in cui l'ambiente e le tendenze socio-culturali non impediscono l'acquisizione di due lingue, ma interdicono l'uso di una. Mi riferisco ad una situazione frequente a partire dagli anni 60, quando molti genitori, pur parlando in dialetto fra loro e con gli amici e parenti, usavano l'italiano (considerato mezzo di promozione sociale) con i figli. Questi figli hanno acquisito comunque il dialetto, lo capiscono perfettamente ma non lo parlano. In questo caso l'acquisizione naturale è stata limitata da fattori sociali.
È una definizione che mi trova d'accordo, perché il criterio del grado di competenza linguistica permette chiare definizioni. Nel caso ad esempio di due persone entrambe nate e cresciute nello stesso paese ma uno con un'istruzione elementare l'altro con istruzione universitaria, si potrà dire che sono entrambi madrelingua ma questo non ci dà molte informazioni utili, mentre ovviamente hanno due livelli completamente diversi di competenza linguistica.[...] Linguists such as Chomsky swear by the insights and intuitions of the "native speaker", a term that has not been defined even in the unabridged Webster or Oxford.
[...] In this book, with the help of over 40 international scholars in linguistics and related disciplines, lexicographer Paikeday makes a contextual analysis of "native speaker" to show that its true meaning is "proficient user of a language."
[...] The Native Speaker is Dead! seeks to establish the principle that, as in walking, swimming, [...], there is little that is native about language competence.