Discussione sui traducenti di forestierismi

Spazio di discussione su prestiti e forestierismi

Moderatore: Cruscanti

Avatara utente
Infarinato
Amministratore
Interventi: 5603
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 10:40
Info contatto:

Intervento di Infarinato »

Federico ha scritto:Comunque l'italiano non è certo povero dei termini astratti e delle parole ricche per necessità dei quali (o almeno cosí diceva) Lucrezio usava tanti grecismi; in compenso però adesso ci si lamenta della carenza di parole tecniche. Le somiglianze sono strabilianti.
E ci sono anche somiglianze tipologiche tra greco [antico] e inglese [moderno] da una parte, e latino e italiano dall’altra, come ha piú volte sapientemente illustrato Amicus eius…
Avatara utente
Federico
Interventi: 3008
Iscritto in data: mer, 19 ott 2005 16:04
Località: Milano

Intervento di Federico »

Infarinato ha scritto:
Federico ha scritto:Comunque l'italiano non è certo povero dei termini astratti e delle parole ricche per necessità dei quali (o almeno cosí diceva) Lucrezio usava tanti grecismi; in compenso però adesso ci si lamenta della carenza di parole tecniche. Le somiglianze sono strabilianti.
E ci sono anche somiglianze tipologiche tra greco [antico] e inglese [moderno] da una parte, e latino e italiano dall’altra, come ha piú volte sapientemente illustrato Amicus eius…
Posso chiederle qualche indirizzo? Gli interventi piú vecchi mi sono sicuramente sfuggiti.
Avatara utente
Infarinato
Amministratore
Interventi: 5603
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 10:40
Info contatto:

Intervento di Infarinato »

Federico ha scritto:Posso chiederle qualche indirizzo? Gli interventi piú vecchi mi sono sicuramente sfuggiti.
Per ora, di vagamente attinenti, sono riuscito a recuperare solo questo e quest’altro
Avatara utente
Federico
Interventi: 3008
Iscritto in data: mer, 19 ott 2005 16:04
Località: Milano

Intervento di Federico »

Infarinato ha scritto:
Federico ha scritto:Posso chiederle qualche indirizzo? Gli interventi piú vecchi mi sono sicuramente sfuggiti.
Per ora, di vagamente attinenti, sono riuscito a recuperare solo questo e quest’altro
Grazie.

Aggiungo che si comincia a parlare del sistema della nomination per le nostre università: ottimo, ma cos'ha di male presentazione (cominciamo ad appropriarci questo modello a partire dal nome)?
fabbe
Interventi: 454
Iscritto in data: mar, 26 apr 2005 20:57

Intervento di fabbe »

Come viene usato "nomination" nelle università? Cosa Indica?
P.S. Scusate eventuali sviste, intervengo nella discussione in viaggio dal mio comunicatore Nokia
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Un’altra pagliacciata! Si legga qui. Il termine italiano è nominazione:
Il Battaglia ha scritto:Nominazióne 4. Designazione di una o piú persone come adatte a ricoprire una carica o un ufficio, a svolgere una mansione, a ricevere una dignità; proposta, presentazione come candidato.

5. Nomina a una carica politica o ecclesiastica, per decisione di un sovrano, di un magistrato, di un’autorità o, anche, con l’elezione da parte di un organo collegiale.
– Facoltà o privilegio di conferire una carica o un beneficio.

6. Fama, celebrità, notorietà.
È ora di riesumare questa parola. O finiremo col dire anche action, preparation, copulation, population, ejaculation? :evil:
Avatara utente
Federico
Interventi: 3008
Iscritto in data: mer, 19 ott 2005 16:04
Località: Milano

Intervento di Federico »

fabbe ha scritto:Come viene usato "nomination" nelle università? Cosa Indica?
La presentazione di un candidato a un posto universitario (di ricerca, insegnamento o altro) da parte di studiosi autorevoli (cosí dice il Corriere oggi). In pratica è una raccomandazione, solo che questo termine è stato «bruciato» da decenni o secoli di malcostume; nomination è il nome che tale prassi ha in Inghilterra, da dove la si vuole importare. Ha quindi una logica chiamarla cosí, finché si parla dell'Inghilterra, perciò mi sa che i suoi paragoni sono un po' esagerati, Marco; comunque è meglio portarsi avanti, perché non c'è molto da fidarsi.
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Ma quando si usa nomination non si parla quasi mai (una volta su mille!) dell’Inghilterra. Per i premi culturali italiani non è assolutamente ragionevole usar questa parola. Cos’ha nominazione che non va? È troppo italiana per riferirsi a premi italiani?
Avatara utente
Federico
Interventi: 3008
Iscritto in data: mer, 19 ott 2005 16:04
Località: Milano

Intervento di Federico »

Ma certo, infatti stavo parlando di nomination in ambito universitario: bisogna affrettarsi proprio per evitare che assieme al modello si importino anche le parole piú banali, come è accaduto per i «reality show».
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

E nominazione va esteso anche all’ambito universitario. Rimando alle definizioni del Battaglia sopra riportate. Non c’è motivo alcuno di usare nomination.
Avatara utente
Infarinato
Amministratore
Interventi: 5603
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 10:40
Info contatto:

Intervento di Infarinato »

Marco1971 ha scritto:E nominazione va esteso anche all’ambito universitario.
…O, sennò, anche un banale candidatura, designazione, nomina: «il prof. Tal di Tali ha proposto la candidatura di…», «ha candidato…», etc.
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Infarinato ha scritto:
Marco1971 ha scritto:E nominazione va esteso anche all’ambito universitario.
…O, sennò, anche un banale candidatura, designazione, nomina: «il prof. Tal di Tali ha proposto la candidatura di…», «ha candidato…», etc.
I couldn’t agree more! :) Però, visto che in francese e spagnolo (in particolare per gli Oscar, ecc.) s’usa nomination (pronunciato ovviamente /nomina'sjo~/) e nominación (se non erro), ben venga, per uniformità, il ritorno della nostra bella, antica nominazione. :)
Avatara utente
Federico
Interventi: 3008
Iscritto in data: mer, 19 ott 2005 16:04
Località: Milano

Intervento di Federico »

Be', non credo che serva uniformità panlatina anche per questo termine! Possiamo benissimo usare una delle numerose alternative, che ho l'impressione che presso il pubblico risulterebbero piú gradite di nominazione, che pure sarebbe logica conseguenza del verbo nominare, che si usa persino nei «reality show», almeno a giudicare da quel messaggio pubblicitario in cui la Ventura gridava a squarciagola: «sei stato nominatoooo!» o qualcosa del genere (purtroppo non posso darvi informazioni piú approfondite e dirette di tali programmi).
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Forse non serve tale uniformità, ma è piú un bene che un male, a mio avviso.
Avatara utente
Federico
Interventi: 3008
Iscritto in data: mer, 19 ott 2005 16:04
Località: Milano

Intervento di Federico »

Marco1971 ha scritto:Forse non serve tale uniformità, ma è piú un bene che un male, a mio avviso.
Anche io l'apprezzo, solo che non pensavo che la si volesse estendere alle denominazioni di tutti i nuovi oggetti, ma solo a quelli (scientifici, tecnici ecc.) per i quali l'inglese è molto forte e le nostre lingue neo-latine debolucce: in questo caso invece non c'è nessuna difficoltà, per cui non mi sembra che ci sia motivo di fare quadrato attorno a una traduzione unitaria.
Ma forse il suo è un progetto di lungo o lunghissimo periodo...
Chiuso

Chi c’è in linea

Utenti presenti in questa sezione: Nessuno e 4 ospiti