Inviato: gio, 26 feb 2015 13:24
Il discorso che faccio è metodologico. Non è che tutte le parole debbano essere strettamente ancorate a un solo significato.
Alcune sono sinonimi, altre no. Di volta in volta, chi le usa sceglie, rispetto al contesto e al registro comunicativo, cosa è più corretto usare.
Lo scrive, lo firma, avrà le sue buone ragioni per farlo.
Ma, in generale, l'affermazione " si può usare un qualsiasi termine circa simile per rendere idee diverse nel tempo e nello spazio" nel campo storico non è un'affermazione valida. Tutto qui.
Se diamo a epurazione il significato di "allontanandone gli elementi inetti, sospetti, disonesti o comunque indesiderabili", quella di Silla non lo è stata.
Personalmente faccio differenza fra "inetti, sospetti, disonesti" e "nemici politici". Al massimo posso considerare circa sinonimi "indesiderabile" e "nemico politico". Però il primo è, per essere più precisi, una conseguenza che dipende dal secondo, e non uun semplice sinonimo.
Anche "allontanamento" per "eliminazione fisica" lo vedo un po' troppo eufemistico.
A Shakespeare concedo la licenza poetica, e l'appartenere al suo tempo.
D'altra parte non sta scrivendo un trattato di storia, bensì tragedie teatrali.
Ma immagino la reazione dei docenti con cui ho fatto esami di ambito classico, se uno studente gli raccontasse all'esame che "Pericle era un principe di Atene"...
Alcune sono sinonimi, altre no. Di volta in volta, chi le usa sceglie, rispetto al contesto e al registro comunicativo, cosa è più corretto usare.
Lo scrive, lo firma, avrà le sue buone ragioni per farlo.
Ma, in generale, l'affermazione " si può usare un qualsiasi termine circa simile per rendere idee diverse nel tempo e nello spazio" nel campo storico non è un'affermazione valida. Tutto qui.
Se diamo a epurazione il significato di "allontanandone gli elementi inetti, sospetti, disonesti o comunque indesiderabili", quella di Silla non lo è stata.
Personalmente faccio differenza fra "inetti, sospetti, disonesti" e "nemici politici". Al massimo posso considerare circa sinonimi "indesiderabile" e "nemico politico". Però il primo è, per essere più precisi, una conseguenza che dipende dal secondo, e non uun semplice sinonimo.
Anche "allontanamento" per "eliminazione fisica" lo vedo un po' troppo eufemistico.
A Shakespeare concedo la licenza poetica, e l'appartenere al suo tempo.
D'altra parte non sta scrivendo un trattato di storia, bensì tragedie teatrali.
Ma immagino la reazione dei docenti con cui ho fatto esami di ambito classico, se uno studente gli raccontasse all'esame che "Pericle era un principe di Atene"...