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				Inviato: mar, 01 nov 2011 16:26
				di marcocurreli
				Posso essere d'accordo su tutto, tranne che sull'uso di lettera.
Infatti secondo l'uso consuetudinario 
mail di 
e-mail in italiano è 
messaggio. 
Lettera mantiene il suo significato originale, ossia quello di un testo scritto, e una lettera può essere allegata al messaggio oppure scritta direttamente nel corpo del messaggio.
Il "messaggio" si compone sostanzialmente di due parti: la prima è costituita dalle intestazioni (
headers), non visibili (o visibili in piccola parte); la seconda è il corpo del messaggio. Solo il contenuto di quest'ultima parte può definirsi lettera.
Ferdinand Bardamu ha scritto:Sarebbe smentita altresí dall'uso estensivo e altamente produttivo in lingua inglese del prefisso e- per (e-)lectronic, applicato a un'amplissima varietà di sostantivi, indipendentemente dalla loro natura di mezzi o di oggetti
Vero. Però, non vorrei che per evitare prestiti dall'inglese ne prendessimo in prestito gli usi e le consuetudini.
 
			
					
				
				Inviato: mar, 01 nov 2011 17:51
				di Ferdinand Bardamu
				Mi spiace, ma non riesco proprio a essere d'accordo con lei. Una lettera, stando al Treccani in linea (
accezione 4a), è una
[c]omunicazione scritta che una persona indirizza a un’altra, oppure a un ufficio, a un ente pubblico o privato, talora anche – con carattere ufficiale – a più persone insieme[.]
Anche il messaggio di posta elettronica è una comunicazione scritta indirizzata a un'altra persona o a piú persone. Non mi pare rilevante il fatto che la lettera elettronica talvolta differisca nello stile da quella cartacea: ciò pertiene piuttosto alla natura del mezzo che a quella del messaggio.
Se poi volessimo davvero sottilizzare fino in fondo, sarebbe inaccurato dire che un messaggio promozionale da parte d'un'azienda sia una lettera: meglio dire «volantino»; né si potrebbe sostenere che un'elle contenente molti allegati sia un messaggio, piuttosto un plico. E cosí via. Ma mi parrebbe un esercizio un po' pedante.
marcocurreli ha scritto:Il "messaggio" si compone sostanzialmente di due parti: la prima è costituita dalle intestazioni (headers), non visibili (o visibili in piccola parte); la seconda è il corpo del messaggio. Solo il contenuto di quest'ultima parte può definirsi lettera.
Messaggio è un termine troppo generico e astratto per poterne distinguere delle parti. E poi l'intestazione e l'oggetto sono parte integrante di una lettera, e non è affatto vero che essa si riduca al solo corpo del messaggio.
Si può poi opinare che 
elèttera non sarebbe un traducente del tutto perspicuo e immediatamente comprensibile; ma questo, a mio avviso, non tocca l'equivalenza fra 
e-mail (in senso concreto) e 
lettera elettronica.
marcocurreli ha scritto:Vero. Però, non vorrei che per evitare prestiti dall'inglese ne prendessimo in prestito gli usi e le consuetudini.
Suvvia, non tutto quello che proviene dall'inglese è perciò stesso da evitare. In questo caso, non vedo nulla di particolarmente censurabile nell'uso dell'aggettivo 
elettronico, a meno che non si voglia per forza evitare qualsiasi punto di contatto con una lingua straniera (il che sarebbe niente piú che una pia illusione).
 
			
					
				
				Inviato: mar, 01 nov 2011 18:27
				di marcocurreli
				Ferdinand Bardamu ha scritto:Messaggio è un termine troppo generico e astratto per poterne distinguere delle parti. E poi l'intestazione e l'oggetto sono parte integrante di una lettera, e non è affatto vero che essa si riduca al solo corpo del messaggio. 
Giusto una precisazione tecnica: le intestazioni di un'email (che ordinariamente è resa in italiano con "messaggio", sottintendendo "di posta elettronica"), sono tutte quelle informazioni che normalmente sono nascoste, e che ne garantiscono la tracciabilità (indirizzo ip del mittente, indirizzo ip del gestore di posta elettronica, destinatario, filtri utilizzati, etc. etc.). P. es.:
Return-Path: <mailman>
Received: from pop.tiscali.it [213.205.33.10]
        by localhost.localdomain with IMAP (fetchmail-6.3.21)
        for <Marco> (single-drop); ...
Received: from imp-2.mail.tiscali.it (10.39.115.249) by mx-1-it.mail.tiscali.it (8.5.142)
        id 4E8C5FC8093D9327 for ...
 
			
					
				
				Inviato: sab, 16 giu 2012 20:19
				di PersOnLine
				Perché nella lista dei traducenti, come nostre proposte, sono presenti solo «elettrolettera, e-pístola, elle (s.f.)» e non i più banali e-posta, per il servizio, ed e-lettera, per il messaggio, che, dopo l'iniziale smarrimento, sarebbero certamente più comprensibili per l'utente medio?
			 
			
					
				Re: «Teleposta»
				Inviato: ven, 16 giu 2023 9:29
				di SamueleBozzato
				Io proporrei lettronica (termine formato da lettera + elettronica).
			 
			
					
				Re: «Teleposta»
				Inviato: lun, 25 mar 2024 12:57
				di Carnby
				Il 
sito della Presidenza della Repubblica (quindi abbastanza autorevole) usa 
posta elettronica per il servizio e 
missiva per il messaggio.
In ambito umoristico, 
missiva è usato anche da 
Feudalesimo e libertà.