Gino Zernani ha scritto:P.s. In gergo tipografico, i lavori sulle matrici, sulle pellicole e sulle lastre, talvolta chiamate typon, ivi compresi i ritocchi sulle stesse, funzionali ai montaggi (e non solo) per la definitiva stampa, era diffuso chiamarli "tiponaggi" e l'azione "tiponare". Ma era tanto tempo fa, prima dell'avvento della grafica digitale: oggi si edita.
E tiponare è nel Battaglia e nel GRADIT (con tiponaggio, entrambi marcati TS)! È bellissimo! Si potrebbe anche aggiungere...
Il GRADIT ha scritto:stadio 5c TS elettron., sezione o parte di apparecchi o dispositivi elettronici in cui si effettua una determinata operazione: amplificatore a due, a tre stadi stadio pilota loc. s.m. TS inform. –> driver
Ora capisco, Marco, grazie… Lo trovo tuttavia di difficile «digestione» per i meno «elastici» fra noi. Le fonti [tecniche] citate dall’Eurodicautom danno piú «realisticamente» pilota e componente pilota.
Gino Zernani ha scritto:Molto elegante la nuova veste grafica della lista: complimenti a Infarinato (e a tutti noi, ovviamente). Come si accede: è già pubblica, esiste un collegamento (link) o un reindirizzamento dall'esterno o qualche altra diavoleria (che io non conosco!)?
Marco1971 ha scritto:E tiponare è nel Battaglia e nel GRADIT (con tiponaggio, entrambi marcati TS)! È bellissimo! Si potrebbe anche aggiungere...
In quale accezione (scusate: non m’è chiaro)? Emendare o montare?
In estrema ratio anche per entrambe.
Due brevi precisazioni su "D".
debacle: sono proprio necessari tutti? Non basta, che so: rovina, disfatta, smacco giacché sono sufficientemente rappresentativi.
dumping: in effetti la miglior traduzione rimane svenditura, magari estera, (svendita+spazzatura). Ho qualche perplessità sull'uso in ordine alle sovvenzioni o alla concorrenza sleale (nel caso in cui lo stato aiuti le imprese ad aggredire un mercato estero ?? E' possibile ma macchinoso). Concordo sull'abbattimento, come anche sui significati attrib.. Fatto sta che è già lemmatizzato su parecchi vocabolari della lingua italiana 'sto dumping (certo come termine specialistico etc. etc.)
Gino Zernani ha scritto:debacle: sono proprio necessari tutti? Non basta, che so: rovina, disfatta, smacco giacché sono sufficientemente rappresentativi.
Ma sí, fastidio non ne danno (proprio perché sono tutti uguali e non c'è quindi bisogno di distinguere fra varie accezioni)...
Gino Zernani ha scritto:Ho qualche perplessità sull'uso in ordine alle sovvenzioni o alla concorrenza sleale (nel caso in cui lo stato aiuti le imprese ad aggredire un mercato estero ?? E' possibile ma macchinoso).
Sí, è proprio per quel caso, non poco frequente (specie visti i tempi "cinesi"*).
Gino Zernani ha scritto:Fatto sta che è già lemmatizzato su parecchi vocabolari della lingua italiana 'sto dumping (certo come termine specialistico etc. etc.)
Come metà dei termini elencati nella nostra lista.
*recentemente si è parlato di dumping anche riferendosi allo sfruttamento della manodopera a basso costo (il solito appiattimento su di un anglismo): in questo senso concorrenza "sleale"
Gino Zernani ha scritto:debacle: sono proprio necessari tutti? Non basta, che so: rovina, disfatta, smacco giacché sono sufficientemente rappresentativi.
Ma sí, fastidio non ne danno (proprio perché sono tutti uguali e non c'è quindi bisogno di distinguere fra varie accezioni)....
Per come la vedo io, come il tacerne è deplorevole (e siamo tutti d'accordo su questo) così l'eccederne, se pur per motivi diversi. Mi pareva di aver capito che, giusta una consultazione più agevole della lista, 2, 3, in rari casi, 4 traducenti erano bastevoli. E' ben vero che di una quisquilia si tratta.
Federico ha scritto:
Gino Zernani ha scritto:Ho qualche perplessità sull'uso in ordine alle sovvenzioni o alla concorrenza sleale (nel caso in cui lo stato aiuti le imprese ad aggredire un mercato estero ?? E' possibile ma macchinoso).
Sí, è proprio per quel caso, non poco frequente (specie visti i tempi "cinesi"*). "
Le rammento che in termini macroeconomici si parla di d. per "soprassaturazione, inondazione di un <nuovo> mercato (non necessariamente estero, anche se è la connotazione oramai più significativa, ah la globbalizzazzione...) con merci a basso, o sotto, costo." Ora io vedo, al limite, una interconnessione tra le due cose (stato che aiuta esportatori, esportatori che aggrediscono un mercato estero), per scelte di politica economica internazionale: dire che lo stato dispensatore di aiuti (di stato) alle imprese esportatrici fa d. mi pare un 'assurdità. Al limite farà d. l'impresa. E se qualche giornalaio l'ha usato in quel senso per la Cina forse non ne aveva ben chiaro il concetto: ergo non vedo la necessità di avallarne un uso, a mio parere, improprio.
Federico ha scritto:
Gino Zernani ha scritto:Fatto sta che è già lemmatizzato su parecchi vocabolari della lingua italiana 'sto dumping (certo come termine specialistico etc. etc.)
Come metà dei termini elencati nella nostra lista.
Scusi Federico, il mio è stato un cogito interruptus
aggiunga al corsivo di cui sopra "con traduzioni mediante perifrasi complesse e involute"; nel senso che non ho rinvenuto nulla che sia più immediato di svenditura.
Federico ha scritto:
*recentemente si è parlato di dumping anche riferendosi allo sfruttamento della manodopera a basso costo (il solito appiattimento su di un anglismo): in questo senso concorrenza "sleale"
Come sopra: non so cosa c'entri!
Sulla concorrenza sleale tra due o più stati esteri hanno già parlato millenni di guerre: troppo generico.
Gino Zernani ha scritto:Mi pareva di aver capito che, giusta una consultazione più agevole della lista, 2, 3, in rari casi, 4 traducenti erano bastevoli. E' ben vero che di una quisquilia si tratta.
Il problema sussiste solo se l'eccesso di traducenti rende difficile destreggiarsi fra le varie accezioni oppure disperde gli sforzi su varie nuove coniazioni.
Gino Zernani ha scritto:dire che lo stato dispensatore di aiuti (di stato) alle imprese esportatrici fa d. mi pare un 'assurdità. Al limite farà d. l'impresa.
E infatti sono le imprese il soggetto. Le imprese o, semmai, la nazione cinese (non lo Stato), composta ovviamente anche dalle imprese.
Gino Zernani ha scritto:non ho rinvenuto nulla che sia più immediato di svenditura.
Federico ha scritto:Il problema sussiste solo se l'eccesso di traducenti rende difficile destreggiarsi fra le varie accezioni oppure disperde gli sforzi su varie nuove coniazioni. .
Mi scusi, caro Federico, ho esperienza sufficiente (e spero un livello di confidenza congruo) per confidarle che ... come faceva quella di Uri sulla stampa che si calava qualcosa...! Mi pareva un criterio di opportunità quello di snellire, quando possibile.
Federico ha scritto:
Gino Zernani ha scritto:dire che lo stato dispensatore di aiuti (di stato) alle imprese esportatrici fa d. mi pare un 'assurdità. Al limite farà d. l'impresa.
E infatti sono le imprese il soggetto. Le imprese o, semmai, la nazione cinese (non lo Stato), composta ovviamente anche dalle imprese..
No. Le imprese sono l'oggetto degli aiuti nel momento in cui li ricevono e sono, successivamente, il soggetto che esporta invadendo il mercato estero di prodotti sottocosto. Cosa c'entrano gli aiuti con il dumping???
Quanto ai concetti di stato e nazione: taccio!
Federico ha scritto:
Gino Zernani ha scritto: non ho rinvenuto nulla che sia più immediato di svenditura.
Continua a convincermi poco. Si rischia di avere una connotazione troppo generica: a quel punto potrebbe vincere l'uso del forestierismo ... e al massimo potremo proporre dampare o dampo
Gino Zernani ha scritto:Mi scusi, caro Federico, ho esperienza sufficiente (e spero un livello di confidenza congruo) per confidarle che ... come faceva quella di Uri sulla stampa che si calava qualcosa...! Mi pareva un criterio di opportunità quello di snellire, quando possibile.
Se ci tiene tanto... a me non importa per nulla, volevo solo approfittarne per approfondire le nostre "linee guida".
Gino Zernani ha scritto: No. Le imprese sono l'oggetto degli aiuti nel momento in cui li ricevono e sono, successivamente, il soggetto che esporta invadendo il mercato estero di prodotti sottocosto.
Ovvio.
Gino Zernani ha scritto:Cosa c'entrano gli aiuti con il dumping???
Be', le aziende possono vendere sottocosto grazie alle sovvenzioni dello Stato. O no? Davvero non capisco dove sia l'errore madornale...
Ah, che sciocco. Lei dice semplicemente che non si può chiamare una cosa col nome della sua causa. Vero, ma è solo per ristabilire l'ordine naturale delle cose, dopo che si è chiamata la causa col nome del suo effetto (cioè si additano le sovvenzioni statali all'esportazione chiamandole dumping).
Gino Zernani ha scritto:Continua a convincermi poco. Si rischia di avere una connotazione troppo generica: a quel punto potrebbe vincere l'uso del forestierismo ... e al massimo potremo proporre dampare o dampo
Infatti anche a me piace molto svenditura (come ho scritto proprio in quel messaggio cui le ho dato il collegamento). Era solo un commento al fatto che lei non ha «rinvenuto [nei vocabolari] nulla che sia più immediato di svenditura», nulla di piú.
Non mi convince molto la traduzione di e-banking: secondo il lessico corrente, se faccio un bonifico dal sito della mia banca faccio e-banking. Sembrerebbe piú qualcosa come "gestione bancaria (o del conto corrente) in rete" che "banca elettronica"...
Naturalmente serve un termine agile...