domna charola ha scritto: lun, 01 lug 2024 16:18Scena tipo: «Le invio la foto sul telefono» «Ehm… no… il mio è un "telefono che fa solo telefonate", quindi…» ed esibisco l'oggetto ormai marziano, e che non si chiama più "telefonino"…
Le è andata bene che –almeno finora– il suo interlocutore non abbia commentato «Ah, lei ha un
dumbphone», allora!
Tornando al tema principale del filone, mi accorgo di non avervi ancora contribuito. Eppure anch'io, nel tempo, ho dato forma a un paio di mie «creazioni», che a volte cerco di usare in tono scherzoso: approfitto dunque dell'occasione per farvele conoscere.
La prima è stata ispirata dal dialetto, che è spesso fonte di buone idee. Questa nasce, in particolare, dall'osservazione che il perfetto equivalente dell'inglese
smart, nel mio dialetto cosí come in siciliano, è...
sperto:
(da CamillerINDEX)
sperto (sperti, sperta):
"sveglio, intelligente, furbo, abile"
(dal Dizionario WordReference)
smart adj mainly US, colloquial:
"sveglio, brillante, intelligente, astuto"
Facile capire, a questo punto, che traduzione fedelissima (nonché «assonante») dell'inglese
smartphone sarebbe il (siciliano/meridionale) *
spertofono!
Faccio notare che
sperto, in dialetto, non significa «esperto», ma «intelligente, sveglio». Tuttavia, allargando un po' il concetto, e considerando che (dal
Treccani):
Nel linguaggio dell’informatica, l’aggettivo esperto descrive un sistema che svolge delle funzioni che simulano quelle dell’apprendimento tipiche dell’intelligenza umana; i sistemi esperti sono quindi alla base della cosiddetta intelligenza artificiale.
ne consegue che, volendo, anche *
espertofono avrebbe le carte in regola per essere un traducente valido, specie oggi che l'IA sta invadendo anche il campo della telefonia.
La mia seconda proposta è invece completamente diversa: è una formazione neoclassica la cui idea è nata osservando la pronuncia inglese /ˈsmɑːtˌfəʊn/: da questa mi è venuto in mente di fare *
semafono (sí, proprio come
semaforo)!
L'idea è che un moderno... *
semafono (dal greco σῆμα -ατος ‹segno, segnale, indizio›) è un telefono che riceve e invia una grande quantità di «segnali» d'ogni tipo (sonori, visivi, tattili). La pronuncia poi, è semplice e lineare, e riprende quello /ˈsmɑ/ iniziale dell'originale.
Come vi "suonano"? Ovviamente, quanto ho scritto continua a essere un semplice «divertimento» teorico.
