Dittonghi
Moderatore: Cruscanti
Ricordando le affinità e le differenze tra poeta e poetessa —entrambi trisillabi, ma mentre nel primo si ha iato, nel secondo si ha dittongo—, pongo il seguente quisito: in tortuoso si ha un iato, ergo /tortu'oso/. In tortuosità, ovviamente, l'accento non cade piú sulla o, la parola essendo tronca. Avremo quindi un dittongo (/tortuosi'ta/) o una sequenza eterofonica (/tortwosi'ta/)?
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No, fonematicamente/ortoepicamente rimane /-uo-/.Ivan92 ha scritto:[M]i son sempre chiesto: la possibilità, a ritmo allegro, di passare da dittongo a sequenza eterofonica, rende di fatto ortoepica la pronuncia della parola in questione?
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Gradirei un parere. Secondo voi, come viene pronunciata la parola affettuoso dal DOP? Contrariamente a tortuoso (tortu-oso), a me sembra che la voce dica /affet'twoso/.
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Io sento una /u/ in tutt’e due le parole, anche se in affettuoso la pronuncia è leggermente piú spedita.Ivan92 ha scritto:Gradirei un parere. Secondo voi, come viene pronunciata la parola affettuoso dal DOP? Contrariamente a tortuoso (tortu-oso), a me sembra che la voce dica /affet'twoso/.
È stata una grande sorpresa scoprire che in grandioso è presente una sequenza eterofonica, nonostante l'abbia sempre pronunciata in questo modo. Mi sarei aspettato un iato per due ragioni: qui s'era detto che, data una sequenza di due vocali, se l'accento non cade sulla prima vocale, tale sequenza deve obbligatoriamente ripartirsi su due sillabe differenti. Ciò che accade, per esempio, a tortuoso e ad affettuoso. Oltre a questo, si aggiunga la rarità del gruppo /-dj-/, di cui s'è già abbondantemente discusso qui e ancora qui. Per quale motivo, dunque, grandioso si legge /gran'djoso/?
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E insidioso, odioso, radioso, tedioso etc.?
Mi scusi, caro Ivan: mi ero perso questo suo ultimo intervento.
Rilegga bene cosa dice il Fiorelli: egli parla di «rarità del gruppo [dj] iniziale di parola» (sottolineatura mia).
A parte, infatti, poche parole quali diedi/e/ero (fra l’altro con /j/ «secondario», cioè derivante da dittongazione di Ĕ latina), cui bisogna aggiungere almeno dieta (sempre —e non sarà un caso— con [ɛ] e unico [?] grecismo con prefisso διά ad aver fonologizzato il passaggio —sempre possibile a ritmo allegro— [i] → [j], ma originariamente trisillabico [anche nell’altro significato, che rappresenta invece un latinismo]), tutte le altre (perlopiú grecismi) hanno /i/.


Rilegga bene cosa dice il Fiorelli: egli parla di «rarità del gruppo [dj] iniziale di parola» (sottolineatura mia).

Appunto: una sequenza di due vocali (= «vocoidi»)… e, a Lei, [j] le sembra una vocale?Ivan92 ha scritto:[D]ata una sequenza di due vocali, se l'accento non cade sulla prima vocale, tale sequenza deve obbligatoriamente ripartirsi su due sillabe differenti.

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Anche diavolo, giusto?Infarinato ha scritto:[...] dieta ([...] unico [?] grecismo con prefisso διά ad aver fonologizzato il passaggio —sempre possibile a ritmo allegro— [i] → [j])
«Ed elli avea del cool fatto trombetta». Anonimo del Trecento su Miles Davis
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
Si figuri. Colgo invece l'occasione per ringraziarla.Infarinato ha scritto:Mi scusi, caro Ivan: mi ero perso questo suo ultimo intervento.

Certo che no: [j] non è una vocale. Ma, appunto, cercavo di capire come mai codesta i non avesse valore vocalico, ché davo per iscontato quel che scrisse qui. Pensai: se in affettuoso abbiamo /-u'o-/, perché non abbiamo /-i'o-/ in grandioso —cosí come in insidioso, odioso, radioso, tedioso etc.—, ma /-'jo-/? Questo è il quesito che avrei voluto porre.Infarinato ha scritto:Appunto: una sequenza di due vocali (= «vocoidi»)… e, a Lei, [j] le sembra una vocale? ;)

Infarinato ha scritto:A parte poche parole quali dieta (unico [?] grecismo con prefisso διά ad aver fonologizzato il passaggio —sempre possibile a ritmo allegro— → [j], ma originariamente trisillabico...
Per quale ragione è diventata bisillabica?
Perché di uso più comune?Ivan92 ha scritto:Per quale ragione è diventata bisillabica?
Non so, anche diario è d'uso comune. Eppure abbiamo /di'arjo/.Carnby ha scritto:Perché di uso più comune?
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