«Detection», «rilevazione», «detezione»
Moderatore: Cruscanti
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«Detection», «rilevazione», «detezione»
Finora, traducendo con riferimento alla rilevazione di segnali elettrici, per detection ho sempre usato rilevazione; esaminando oggi la revisione fatta in Italia di una mia traduzione, scopro che rilevazione è stato corretto in detezione. (L'ambito specifico è quello delle apparecchiature elettromedicali.)
Vado a verificare in rete: sì, ci sono più di 31.000 occorrenze. E non solo in quest'ambito; si parla anche di detezione di intrusioni, detezione di incendi/terremoti , detezione di virus, detezione di radiazioni a microonde e chi più ne ha più ne metta.
Certo, si tratta di meno dell'1 percento delle oltre 4 milioni di occorrenze di rilevazione. Varrà la pena vedere la tendenza tra, diciamo, un anno.
Vado a verificare in rete: sì, ci sono più di 31.000 occorrenze. E non solo in quest'ambito; si parla anche di detezione di intrusioni, detezione di incendi/terremoti , detezione di virus, detezione di radiazioni a microonde e chi più ne ha più ne metta.
Certo, si tratta di meno dell'1 percento delle oltre 4 milioni di occorrenze di rilevazione. Varrà la pena vedere la tendenza tra, diciamo, un anno.
In queste accezioni, che non sono riuscito a trovare sui vocabolari, si dovrebbe trattare di un anglicismo.
Ho trovato il termine sul GRADIT, che lo considera sinonimo di demodulazione; sotto quest'ultima voce è riportata la seguente definizione: 'procedimento con cui si ricava il segnale modulante da un'onda portante'.
Sempre sul GRADIT detezione e demodulazione vengono definiti termini tecnico-specialistici e non sembrerebbero derivare dall'inglese.
Ho trovato il termine sul GRADIT, che lo considera sinonimo di demodulazione; sotto quest'ultima voce è riportata la seguente definizione: 'procedimento con cui si ricava il segnale modulante da un'onda portante'.
Sempre sul GRADIT detezione e demodulazione vengono definiti termini tecnico-specialistici e non sembrerebbero derivare dall'inglese.
La lingua è un guado attraverso il fiume del tempo. Essa ci conduce alla dimora dei nostri antenati.
V. M. Illič-Svitič
V. M. Illič-Svitič
Personalmente ho sempre deplorato la mancanza, in italiano, del verbo detettare (coi derivati detezione e detettore) perché non mi sembra che ci sia un equivalente perfetto di to detect (rivelare non l’avverto cosí preciso). Accoglierei quindi queste voci con piacere, seguendo l’esempio francese (détecter, détection, détecteur, v. TLFi), portoghese (detectar, detecção, detector, v. DLPo)) e spagnolo (detectar, detección, detector, v. RAE). Ecco un altro panlatinismo: ricordiamo che l’inglese to detect si rifà al latino detectus, participio passato di detegere ‘scoprire’.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Ottimo, caro Brazilian dude!
Non abbiamo quindi alcun motivo di non arricchirci anche noi di questi termini.

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Lei, in fin dei conti, è come tutte le altre persone che non traducono professionalmente: trova inadeguato o impreciso qualsiasi traducente che non sia un calco puro e semplice. Alla faccia della tante volte magnificata estensione semantica. Niente di male in fin dei conti, possiamo anche dire detezione e mandare nel dimenticatoio rilevazione, penso, anche se ci vorranno anni e anni prima che detezione la spodesti del tutto in ogni contesto.Marco1971 ha scritto:Personalmente ho sempre deplorato la mancanza, in italiano, del verbo detettare (coi derivati detezione e detettore) perché non mi sembra che ci sia un equivalente perfetto di to detect (rivelare non l’avverto cosí preciso).

In fin dei conti, lei non ha motivo di saltarmi addosso.
E non ho detto che rilevazione sia inadeguato (anche se non capisco cosa c’entri con detection, che lo Hazon in linea traduce con rivelazione).

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Quante volte le ho detto che i dizionari bisogna prenderli cum grano salis e badare di più all'uso effettivo che le persone fanno delle parole?Marco1971 ha scritto:In fin dei conti, lei non ha motivo di saltarmi addosso.E non ho detto che rilevazione sia inadeguato (anche se non capisco cosa c’entri con detection, che lo Hazon in linea traduce con rivelazione).
In senso tecnico rilevazione viene adoperato non solo con lo stesso significato di rilevamento, ma anche nel significato strettamente tecnico di rivelazione, anzi, prepondera l'uso di rilevazione anziché di rivelazione, come potrà rendersi conto facendo qualche ricerca incrociata in vari ambiti tecnici con i tre termini detezione, rilevazione, rivelazione.
(Mi chiedo se sia perché si sente troppo il significato principale di rivelazione come "manifestazione di fatti o notizie".)
Il perché del saltarle addosso glielo spiego alla prossima puntata.

Dissento completamente, ma questo già lo sa, e non dico di piú.
Se non che i dizionari registrano solo quanto riescono a osservare dell’uso effettivo abbastanza consolidato. Che male ci sarebbe a adottare detezione, detettore, detezione? Nessuno. Ma si preferisce detector, specialmente in metal detector, di cui s’è già parlato.
P.S. Attendo la spiegazione della prossima puntata.
Se non che i dizionari registrano solo quanto riescono a osservare dell’uso effettivo abbastanza consolidato. Che male ci sarebbe a adottare detezione, detettore, detezione? Nessuno. Ma si preferisce detector, specialmente in metal detector, di cui s’è già parlato.
P.S. Attendo la spiegazione della prossima puntata.

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Anche il GRADIT dà rivelazione come sinonimo di demodulazione e detezione (nell'accezione che ho riportato nel mio precedente intervento).
Mentre rilevazione non è considerato sinonimo di nessuna accezione di rivelazione. La rilevazione è definita dal GRADIT: 'raccolta sistematica di dati e di informazioni per lo studio e l'analisi di un fenomeno'.
Mentre rilevazione non è considerato sinonimo di nessuna accezione di rivelazione. La rilevazione è definita dal GRADIT: 'raccolta sistematica di dati e di informazioni per lo studio e l'analisi di un fenomeno'.
La lingua è un guado attraverso il fiume del tempo. Essa ci conduce alla dimora dei nostri antenati.
V. M. Illič-Svitič
V. M. Illič-Svitič
Sebbene forse rilevare sia talvolta (ma non sempre, anzi forse non tanto spesso, ci fa notare bubu) un traducente migliore di to detect rispetto a rivelare, nell'uso semigergale specialistico e non (fisica delle alte energie) si parla di rivelatori e non di rilevatori (meno che mai di *detettori) di particelle.
Passiamo ai dizionari tecnici.
G. Marolli - Le Monnier (1980): detection 'rivelazione'.
R. Denti - Hoepli (1981): detection 'rivelazione'.
Dizionario dell'Enciclopedia delle scienze fisiche - Treccani (1996): detector [in ambito elettronico] "termine inglese [...] equivalente all'italiano 'rivelatore'" (Lo stesso verbo rivelare è usato, come traducente, sotto le voci detettività e detettivo).
Alla fine però:
McGraw-Hill - Zanichelli (1998): detectivity 'rilevabilità'.
A mio parere, sono necessari ulteriori contributi del nostro Roberto.

G. Marolli - Le Monnier (1980): detection 'rivelazione'.
R. Denti - Hoepli (1981): detection 'rivelazione'.
Dizionario dell'Enciclopedia delle scienze fisiche - Treccani (1996): detector [in ambito elettronico] "termine inglese [...] equivalente all'italiano 'rivelatore'" (Lo stesso verbo rivelare è usato, come traducente, sotto le voci detettività e detettivo).
Alla fine però:
McGraw-Hill - Zanichelli (1998): detectivity 'rilevabilità'.
A mio parere, sono necessari ulteriori contributi del nostro Roberto.

La lingua è un guado attraverso il fiume del tempo. Essa ci conduce alla dimora dei nostri antenati.
V. M. Illič-Svitič
V. M. Illič-Svitič
Nel mio piccolo, in qualità di traduttore occasionale, quando mi è stata affidata la revisione della traduzione di un libro di fisica divulgativa per Bollati Boringhieri, ho cambiato tutti i rilevatore in rivelatore e i rilevare in rivelare, quindi mi autocito come referenza pubblicatabubu7 ha scritto:A mio parere, sono necessari ulteriori contributi del nostro Roberto.

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Il mio contributo l'ho già scritto sopra. Guarda le date dei dizionari che citi. Poi vai in rete facendo le verifiche che ho indicato.bubu7 ha scritto:Passiamo ai dizionari tecnici.![]()
G. Marolli - Le Monnier (1980): detection 'rivelazione'.
R. Denti - Hoepli (1981): detection 'rivelazione'.
Dizionario dell'Enciclopedia delle scienze fisiche - Treccani (1996): detector [in ambito elettronico] "termine inglese [...] equivalente all'italiano 'rivelatore'" (Lo stesso verbo rivelare è usato, come traducente, sotto le voci detettività e detettivo).
Alla fine però:
McGraw-Hill - Zanichelli (1998): detectivity 'rilevabilità'.
A mio parere, sono necessari ulteriori contributi del nostro Roberto.
È possibile che entri in gioco, nell'uso generalizzato di rilevazione (non di rivelatore, universalmente accettato come ha indicato Bue, probabilmennte perché non si è ancora diffuso il nome dell'agente da rivelare, vi ricordate e l'osservazione di Bruno Migliorini su *arabescatore?), l'attrazione paronimica suggerita da Marco, rafforzata a mio avviso, come ho già detto, dalla forte connotazione non tecnologica (ma generale, legale, religiosa) di rivelazione.
Ultima modifica di Freelancer in data gio, 20 set 2007 17:26, modificato 1 volta in totale.
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