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«Taboulé»

Inviato: sab, 18 gen 2025 13:51
di Daphnókomos
Zingarelli:
taboulé /fr. tabu'le/ [vc. araba, tabbouleh, da tābal ′coriandolo′, ′condimento′ 1984] s.m.inv. (cucina) piatto a base di bulgur, pomodori, prezzemolo, cipolle, succo di limone e foglie di menta, tipico della cucina libanese CFR. tabulé
tabulé [1992] s.m.inv. adattamento di taboulé (V.)
Sebbene le traslitterazioni in uso dell'arabo تبولة siano molteplici (tabbouleh, tabouleh, tabuleh, tabbuleh, tabbulé, tabboulé, ecc.), i dizionari registrano principalmente, in maggioranza unicamente, la grafia taboulé. Oltre allo Zingarelli, si distinguono:
  • il Garzanti, con taboule e tabule nella versione in linea, ma taboule, tabule e tabulè nell'edizione 2020 cartacea di cui sono in possesso, dove leggo delle note che mi perplimono alquanto:
    taboule [pr. / tabu'le /]
    La parola tabule si può pronunciare tabùle, vicino alla pronuncia araba, o tabulè, alla francese; questa pronuncia, molto diffusa a causa della colonizzazione francese di diversi paesi arabi nordafricani, è obbligatoria quando si usa la grafia italiana accentata tabulè o la grafia originale francese taboule.
    :? :?:
  • il Sabatini-Coletti (edizione aggiornata), con tabulè e nessuna forma forestiera.
Sull'adattamento tronco è meglio l'accento grave, dico bene?

Re: «Taboulé»

Inviato: sab, 18 gen 2025 17:47
di Graffiacane
Se ho ben compreso quanto letto in vari anni su questo fòro, mi sembra che la preferenza per l'accento grave sia piú che altro una questione di tradizione tipografica, dato che a lungo l'italiano ha adoperato solo quest'accento, a prescindere dall'effettivo timbro delle vocali.

Re: «Taboulé»

Inviato: sab, 18 gen 2025 18:07
di G. M.
Magari sbaglio, ma in questo caso mi pare invece che la preferibilità di sia proprio un fatto di fonetica: «vocale incerta, vocale aperta».

Re: «Taboulé»

Inviato: sab, 18 gen 2025 18:27
di Carnby
Tradizionalmente i francesismi (include le parole passate attraverso il francese) adattati in italiano hanno l'accento grave, indipendentemente dalla pronuncia originale. Un esempio forse poco noto: cachet > toscano cascè.