Pagina 1 di 1
«Gig economy»
Inviato: gio, 06 feb 2025 13:08
di Daphnókomos
Zingarelli:
gig ecònomy /ɡiɡ e'kɔnomi, ingl. ˌɡɪɡ ɪ'kɒnəmɪ/ [loc. ingl., comp. di gig, termine con cui nella musica jazz si designava l'ingaggio per una serata (prob. da engagement), ed economy ′economia′ ★ 2015] loc.sost.f.inv. (pl. ingl. gig economies) ● (econ.) modello economico che si basa su contratti di lavoro di breve durata o su prestazioni occasionali (lavoro autonomo, lavoro a chiamata, ecc.); economia dei lavoretti
economia dei lavoretti, nel linguaggio giornalistico, gig economy (V.)
Zoppetti:
gig economy in italiano si può dire economia dei lavoretti ("Digitale, precarietà ed ′economia dei lavoretti′, Avvenire), in altre parole del precariato, del lavoro a chiamata, a progetto, saltuario, occasionale, interinale (anche intermittente): un'edulcorazione nascosta dietro un'espressione inglese per definire il modello economico basato sul lavoro temporaneo, contrapposto a quello dei lavoratori regolari assunti a tempo indeterminato.
Re: «Gig economy»
Inviato: gio, 06 feb 2025 15:00
di 12xu
Sinceramente, la reputo una traduzione un po' ridicola. Una traduzione migliore potrebbe essere economia del cottimo o economia cottimale.
Re: «Gig economy»
Inviato: gio, 06 feb 2025 22:36
di Millermann
Non capisco perché in italiano
economia dei lavoretti dovrebbe essere ridicolo, se non lo è né l'equivalente francese (
économie des petits boulots) né quello spagnolo (
economía de pequeños encargos) che significano esattamente la stessa cosa. Per non parlare dell'originale inglese:
gig non è certo un termine tecnico: fra i tanti significati, troviamo anche
serata/concerto (informale) e
lavoretto (gergale), che danno origine all'espressione.
Per quanto riguarda «economia del cottimo», non so fino a che punto convenga tradurre un'espressione gergale con un tecnicismo: noto che in francese esiste una locuzione similare (
économie à la tâche), ma in inglese mi sembra di no (o almeno non l'ho trovata). Anche le alternative proposte da Zoppetti mi sembrano troppo «precise» rispetto all'anglicismo.
Fuori tema
A parte ogni considerazione linguistica, non posso fare a meno di osservare che (almeno per me), riuscire a leggere
gig /ˈgiɡ/ e non /ˈʤiɡ/ è davvero arduo: sarà perché da giovani (o da ragazzi) siamo stati bombardati dalle pubblicità di giocattoli «Gig è bel» (ricordate?), o perché parliamo sempre di
giga. E anche sul DiPI c'è un
Gig (con iniziale maiuscola e con pronuncia dolce), ma non ho capito bene a cosa corrisponda.
Mi chiedo se per piú giovani sia diverso!

Re: «Gig economy»
Inviato: gio, 06 feb 2025 23:00
di 12xu
Perché la reputo non solo più edulcorata di quella inglese (non dissimile dal definire furbetti persone sleali); ma pure più degradante per i lavoratori. Sebbene qui cadiamo nel gusto personale, quantomeno mi piacerebbe vi fosse un'alternativa più seria come in francese.
Gig significa ingaggio, più precisamente di gruppi musicali nei locali o durante eventi pubblici o privati; e per esentensione l'ingaggio per "lavoretti". Già economia a ingaggio, o economia per ingaggi, o economia degli ingaggi sarebbero già alternative migliori, a mio parere.
Consento infine sulla necessità generale di trovare espressioni gergali più perspicue come si usa in inglese, ma qui mi pare che l'espressione gergale non troverebbe successo proprio per la sua perspicuità e per il tono quasi ammiccante.
Come alternativa aggiungo *cottimismo, data l'esistenza di cottimista.
Re: «Gig economy»
Inviato: dom, 09 feb 2025 15:36
di Daphnókomos
Fuori tema
Millermann ha scritto: gio, 06 feb 2025 22:36
A parte ogni considerazione linguistica, non posso fare a meno di osservare che (almeno per me), riuscire a leggere
gig /ˈgiɡ/ e non /ˈʤiɡ/ è davvero arduo: sarà perché da giovani (o da ragazzi) siamo stati bombardati dalle pubblicità di giocattoli «Gig è bel» (ricordate?), o perché parliamo sempre di
giga. [...]
Mi chiedo se per piú giovani sia diverso!
Non ho ancora compiuto i trent'anni e nella mia testa era /'ʤiɡ/.
Millermann ha scritto: gio, 06 feb 2025 22:36
E anche sul DiPI c'è un
Gig (con iniziale maiuscola e con pronuncia dolce), ma non ho capito bene a cosa corrisponda.
Forse proprio l'azienda di giocattoli.
Re: «Gig economy»
Inviato: lun, 10 feb 2025 10:27
di Carnby
Fuori tema
Daphnókomos ha scritto: dom, 09 feb 2025 15:36
Forse proprio l'azienda di giocattoli.
Penso proprio di sì; tra l'altro il nome non aveva nessun rapporto con quello di cui stiamo parlando, essendo l’acronimo di
Gruppo Italiano Giocattoli, «[nel 1976] un giovane consorzio di grossisti di giochi e giocattoli», che faceva capo a Gianfranco Aldo Horvat—nato a Padova ma il cognome tradisce le origini ungheresi—figlio del proprietario della Horvat Giocattoli.