«Riguardo a»

Spazio di discussione su questioni che non rientrano nelle altre categorie, o che ne coinvolgono piú d’una

Moderatore: Cruscanti

Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

«Riguardo a»

Intervento di Marco1971 »

Ne abbiamo sicuramente trattato qua e là, ma siccome ultimamente s’è parlato di traduzione tecnica, vorrei sottoporre all’attenzione di tutti quelli che ci seguono questa frase tratta dall’interfaccia di Spybot (programma peraltro utilissimo ed efficacissimo):
Utilizzare questa opzione se si vogliono prelevare nuove versioni di Spybot – Search & Destroy e per informarsi sulle novità riguardo il programma.
Occorre sottolineare ancora una volta che in italiano si dice riguardo a e che di questa preposizione non si può fare a meno se non s’intende commettere un errore.

Che poi, oltre a ignorare questo, chi ha tradotto usi perfino l’accento grave su (invece dell’ormai universalmente riconosciuto ) è davvero sorprendente (preciso che non si tratta d’occorrenze isolate che potrebbero far pensare a refusi).

Ebbene, a questo punto, mi domando quanti traduttori davvero capaci ci siano in giro, a parte, naturalmente (e non è un complimento gratuito), Freelancer.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Avatara utente
Federico
Interventi: 3008
Iscritto in data: mer, 19 ott 2005 16:04
Località: Milano

Intervento di Federico »

L'autore di questi errori piú che un traduttore sarà un informatico o al massimo una persona qualunque che apprezza il programma e ha voluto contribuire in qualche modo.
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Mi piacerebbe avere il parere di Freelancer su tale affermazione. Non credo che chiunque possa tradurre un programma. Ma non so.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Avatara utente
umanista89
Interventi: 39
Iscritto in data: lun, 14 ago 2006 22:22

Intervento di umanista89 »

Colgo l'occasione per sottoporre un altro quesito affine. È lecita l'espressione (di cui è ormai invalso l'uso) «a riguardo», o si può dire solo «al riguardo»?
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Non è (ancora?) lecita. Ne avevamo parlato qui.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
PersOnLine
Interventi: 1303
Iscritto in data: sab, 06 set 2008 15:30

Intervento di PersOnLine »

Segnalo questa risposta della Crusca: Riguardo a qualcosa o riguardo qualcosa.

Mi lascia decisamente perplesso la chiusura:
Patota ha scritto:Finché le proporzioni numeriche fra il tipo riguardo a x e il tipo riguardo x saranno queste, sarà lecito considerare corretto soltanto il primo; ma se, fra qualche anno, l’incidenza del secondo dovesse crescere, grammatici e lessicografi dovranno prenderne atto e considerare ammissibili entrambe le costruzioni.

Insomma, della serie: "fate un po' come volete [tanto fra un po' sarà sdoganato comunque]".
Avatara utente
Animo Grato
Interventi: 1384
Iscritto in data: ven, 01 feb 2013 15:11

Intervento di Animo Grato »

PersOnLine ha scritto:Mi lascia decisamente perplesso la chiusura:
Patota ha scritto:Finché le proporzioni numeriche fra il tipo riguardo a x e il tipo riguardo x saranno queste, sarà lecito considerare corretto soltanto il primo; ma se, fra qualche anno, l’incidenza del secondo dovesse crescere, grammatici e lessicografi dovranno prenderne atto e considerare ammissibili entrambe le costruzioni.

Insomma, della serie: "fate un po' come volete [tanto fra un po' sarà sdoganato comunque]".
È l'eterna contrapposizione tra la democrazia (decide la maggioranza) e l'aristocrazia (decidono i migliori, ovvero - manzonianamente - le classi colte). :evil:
«Ed elli avea del cool fatto trombetta». Anonimo del Trecento su Miles Davis
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
Avatara utente
Ferdinand Bardamu
Moderatore
Interventi: 5077
Iscritto in data: mer, 21 ott 2009 14:25
Località: Legnago (Verona)

Intervento di Ferdinand Bardamu »

O tra uso puro e semplice e buon uso. Un conto è dire che un errore comune non è piú un errore, un altro che tra due varianti non sia possibile, consentito o conveniente trovare la migliore.

Il Patota pare suggerire questo: che, qualora riguardo x avesse un congruo numero di attestazioni in Rete, potremo usare l’uno o l’altra forma indifferentemente. Ma cosí facendo si afferma che la lingua viva ha la preminenza su tutto, anche su secoli di tradizione letteraria. :?
Avatara utente
Carnby
Interventi: 5230
Iscritto in data: ven, 25 nov 2005 18:53
Località: Empolese-Valdelsa

Intervento di Carnby »

Animo Grato ha scritto:È l'eterna contrapposizione tra la democrazia (decide la maggioranza) e l'aristocrazia (decidono i migliori, ovvero - manzonianamente - le classi colte).
Qualsiasi applicazione di concetti politico-sociali alla linguistica ha effetti disastrosi.
Ferdinand Bardamu ha scritto:Ma cosí facendo si afferma che la lingua viva ha la preminenza su tutto, anche su secoli di tradizione letteraria.
Appunto, il problema è proprio questo: come coniugare l'importanza dell'uso vivo della lingua con la tradizione normativa letteraria?
Avatara utente
Ferdinand Bardamu
Moderatore
Interventi: 5077
Iscritto in data: mer, 21 ott 2009 14:25
Località: Legnago (Verona)

Intervento di Ferdinand Bardamu »

Se mi chiede un piano d’azione dettagliato, non so risponderle. So solo che l’avalutatività della posizione descrittiva potrebbe portare a uno snaturamento dell’italiano: se vale solo il criterio quantitativo, perché non sdoganare anche il piuttosto che disgiuntivo, che sento sempre di piú, anche da persone vicino a me insospettabili? O qualsiasi anglicismo innecessario, come l’ormai onnipresente news?
Avatara utente
marcocurreli
Interventi: 624
Iscritto in data: ven, 25 set 2009 22:36
Località: Cagliari

Intervento di marcocurreli »

Bisogna anche ammettere che il mondo è cambiato. Un tempo si parlava per farsi capire, ora per farsi sentire. Che il proprio interlocutore capisca quel che si dice o no non è importante; ma non solo in Italia. Tutto il mondo è paese, un paese con una Torre alta fino al cielo. Prima o poi la Torre crollerà e forse dalle macerie nascerà una nuova lingua.
Avatara utente
lorenzos
Interventi: 649
Iscritto in data: lun, 30 mar 2015 15:59

Intervento di lorenzos »

Spero di non attirarmi gli strali di nessuno ma vorrei porre una domanda, non provocatoria ma dettata da semplice desiderio di conoscenza.
Condivido il disagio (ma direi meglio, forse, il disgusto) che provocano frasi come "potremmo andare in albergo piuttosto che in tenda piuttosto che in una casa vacanze" ma confesso che il mio orecchio non si rivolta nell'udire "riguardo la scelta tra la tenda e l'albergo..." anzi mi pare più naturale e spontanea di "riguardo alla scelta" e mi piacerebbe leggere cosa sentono altri forumisti. Grazie.
Gli Usa importano merci ed esportano parole e dollàri.
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Che una forma linguistica paia naturale e spontanea a qualcuno non è, in modo alcuno, garanzia di correttezza.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Avatara utente
GFR
Interventi: 310
Iscritto in data: ven, 10 ott 2014 21:39

Intervento di GFR »

Sarà un indice della mia vetustà, però riguardo deve avere la a.
La poesia è sfuggente al comando/ma so che esiste in ciò che mi circonda/timida basta la cresta di un'onda/per dir che l'attimo si sta annunciando/ A volte il lago mi si apre allorquando/nei suoni colgo il suo canto alla sponda/
Avatara utente
lorenzos
Interventi: 649
Iscritto in data: lun, 30 mar 2015 15:59

Intervento di lorenzos »

Marco1971 ha scritto:Che una forma linguistica paia naturale e spontanea a qualcuno non è, in modo alcuno, garanzia di correttezza.
Gentile Marco, quel qualcuno sembra però essere la netta maggioranza: il noto motore di ricerca dà, per "riguardo la scelta" circa 544.000 risultati, per "riguardo alla scelta" circa 148.000.
(Certo non è l’unico criterio ma, forse tantomeno, l’essere o apparire innaturale e artificiosa, credo. E poi, non è Lei che scrisse “Le regole mutano nel tempo”?)
Gli Usa importano merci ed esportano parole e dollàri.
Intervieni

Chi c’è in linea

Utenti presenti in questa sezione: Nessuno e 0 ospiti