https://www.treccani.it/enciclopedia/ge ... I-Secolo)/
gerrymandering
<ǧerimä'ndëriṅ> s. ingl., usato in it. al masch. – Ogni consultazione elettorale deve svolgersi entro precisi confini territoriali, organizzati in uno o più collegi. Per garantire pari opportunità ai candidati, i confini dei collegi dovrebbero essere stabiliti nella maniera più neutrale possibile. Quando invece i confini sono tracciati appositamente per favorire uno dei partiti in lizza, si usa il termine di gerrymandering, coniato per antonomasia con riferimento a E. Gerry (governatore del Massachusetts all’inizio dell’Ottocento). Come ha osservato il costituzionalista D. Fisichella, questo genere di manipolazione è fondamentale nei sistemi maggioritari uninominali ma non nei sistemi elettorali proporzionali, soprattutto in presenza di una circoscrizione unica. Dato che nel sistema maggioritario per vincere in un collegio è sufficiente superare la metà dei consensi, il g. suggerisce di ridistribuire i voti eccedenti nei collegi vicini (per es., se un partito vince in un collegio con il 60% dei voti, ma perde in tre limitrofi con il 49%, ridistribuendo porzioni di territorio, potrebbe vincere ciascuna competizione con il 51%). Una tecnica di g. consiste nell’unire artificiosamente porzioni di territorio lontane geograficamente ma coese ideologicamente. Un'altra tecnica consiste nell’abbinare quartieri urbani e periferie rurali (distribuendo il voto cittadino su più collegi) o al contrario isolare il capoluogo dalle periferie. Quando invece si attribuiscono seggi ai collegi senza proporzione con la consistenza demografica si parla più precisamente di malapportioning. L’interesse verso il g. è in aumento anche per numerosi confronti elettorali decisi letteralmente per una manciata di voti (come le vittorie di G.W. Bush su A. Gore nel 2000 e su J. Kerry nel 2004), soprattutto dopo il sorprendente risultato delle consultazioni politiche maggioritarie nel Regno Unito del 2010, o per la situazione di lungo stallo determinatasi tra i partiti del Belgio, distinti per appartenenza territoriale nel sistema bilingue.
Più chiara mi sembra la definizione di wikipedia:
Nessuno comunque propone equivalenti italiani.https://it.wikipedia.org/wiki/Gerrymandering
Il gerrymandering (parola inglese che nasce dalla fusione di due termini, Gerry, nome proprio, e salamander, "salamandra") è un metodo ingannevole per ridisegnare i confini dei collegi nel sistema elettorale maggioritario.
Storia
Ideatore di questo sistema di ridisegno dei collegi è stato il politico statunitense Elbridge Gerry (1744-1814), allora governatore del Massachusetts; questi, sapendo che all'interno di una certa regione (dipartimento o stato) ci possono essere parti della popolazione (ben localizzabili) favorevoli a un partito o a un politico (ad esempio, seguendo le dicotomie centro/periferia, giovani/vecchi, ceto basso/ceto medio o alto), disegnò un nuovo collegio elettorale con confini particolarmente tortuosi, per incorporarvi parti della popolazione a lui favorevoli ed escludendo porzioni a lui sfavorevoli, al fine di garantire un'ipotetica rielezione. Le linee di tale collegio erano così irregolari e tortuose da farlo sembrare a forma di salamandra (da qui la seconda parte del termine "salamander", appunto "salamandra" in inglese).