G. M. ha scritto: ven, 10 ott 2025 8:56Nel caso del titolo, mi pare che si potesse dire anche semplicemente
ingrediente, o eventualmente
nuovo ingrediente,
ingrediente nuovo.
Ho l'impressione, però, che non sarebbe stato abbastanza chiaro. Se guardiamo il titolo in questione, vediamo che recita: «Tisane e birra alla canapa richiamate per presenza di un
novel food non autorizzato» (corsivo mio, ovviamente).
È chiaro che, se avessero scritto «… presenza di un
nuovo ingrediente/ingrediente nuovo non autorizzato», ci si sarebbe potuti chiedere se si trattasse semplicemente di un ingrediente «in piú» rispetto alla ricetta precedente, o piuttosto d'un ingrediente «nuovo» per i consumatori europei.
Per me, occorreva citare esplicitamente la definizione della
IATE: «Tisane e birra alla canapa richiamate per presenza di un
nuovo prodotto alimentare non autorizzato».
Ma, ovviamente, non c'è da sperare che chi è convinto di voler parlare usando termini di tendenza decida di adottare la definizione italiana: suonerebbe comunque inadeguato. Il forestierismo trasmette sempre il concetto giusto al momento giusto.
Se, per fare un esempio, sto cercando di promuovere o lodare le qualità dei semi di chia,
novel food è il termine che ci vuole: parlare di «alimento nuovo» non sarebbe abbastanza intrigante, non riuscirebbe a far leva su chi vuol essere alla moda; al contrario, se sono alle prese con la descrizione della… farina di grilli (che non è esattamente la mia passione), il termine italiano sarebbe troppo invitante: non è neanche da pensare che
grilli e
alimento stiano nella stessa frase! Ci vuole il forestierismo, che, stavolta, diventa sarcasticamente evocativo di un mondo distopico, lontano dalle «buone cose di una volta».
