Dialogo di vita quotidiana
Moderatore: Cruscanti
Dialogo di vita quotidiana
Alberto: Ehi, ciao!
Barbara: Ciao, che fai di bello?
Alberto: Ah, sto facendo un break per un sandwich, sai, uno snack in un raro momento di relax…
Barbara: Eh, a chi lo dici… io invece sto facendo shopping, torno da una boutique, e tra poco vado al supermarket…
Alberto: Sai per caso se questo ticket restaurant è valido anche in questo pub? L’ho avuto alla reception dell’hotel dove sono stato con la mia girlfriend per godere lo skyline della city, by night, con un whisky (o un brandy), e qualche hors d’oeuvre al buffet.
Barbara: Non so, al massimo ho avuto qualche pass lunch per un hot dog. E oggi? Ho sentito che c’è il grand prix… non ci porterai Laura, vero?
Alberto: No, no! Oggi la vado a prendere con la jeep dopo il jogging e andiamo al garden party di Anna, un’amica di Laura, hostess anche lei: suo marito, il manager di quell’équipe di stuntman, hai presente, no?, ci fa i würstel al barbecue.
Barbara: Ah, sí! Li ho visti proprio questo weekend al club del free climbing. Sono fanatici dello sport; se non sbaglio, lui allena la squadra di basket degli under 14, e lei ha organizzato il camping di quelli del football.
Alberto: Eh sí: e tutti i venerdí vanno in mountain bike fino al loro chalet in montagna. Comunque, la sera andiamo al drive-in a vedere un kolossal, una love story ambientata nel far west, tra cowboy e canyon, nel vero stile.
Barbara: Credevo che preferisse i film horror, ricchi di suspense come i migliori thriller di Dan Brown.
Alberto: A proposito, non mi è ancora arrivato il best seller che ho ordinato all’Internet book shop.
Barbara: Se hai pagato con credit card ti dovrebbe arrivare un’email di conferma della spedizione.
Alberto: Ah, okay.
Barbara: Adesso devo andare, altrimenti poi l’atelier chiude e non posso ritirare i fuseaux.
Alberto: Ci sentiamo in chat?
Barbara: Io sono online alle 17.00. Ciao!
Alberto: Bye bye!
Alberto: Ehi, ciao!
Barbara: Ciao, che fai di bello?
Alberto: Ah, sto facendo una pausa per un tramezzino, sai, uno spuntino in un raro momento di tranquillità…
Barbara: Eh, a chi lo dici… io invece sto facendo spese, torno da un negozio, e tra poco vado al supermercato…
Alberto: Sai per caso se questo buono ristorante è valido anche in questo locale? L’ho avuto alla portineria dell’albergo dove sono stato con la mia ragazza per godere la vista della città, di notte, con un guisco (o un brandi), e qualche aperitivo al rinfresco.
Barbara: Non so, al massimo ho avuto qualche buono omaggio per un panino caldo. E oggi? Ho sentito che c’è il gran premio… non ci porterai Laura, vero?
Alberto: No, no! Oggi la vado a prendere con il fuoristrada dopo la corsa mattutina e andiamo alla festa in giardino di Anna, un’amica di Laura, assistente di volo anche lei: suo marito, il direttore di quella squadra di cascatori, hai presente, no?, ci fa le salsicce alla griglia.
Barbara: Ah, sí! Li ho visti proprio questo fine settimana al circolo dell’arrampicata. Sono fanatici dell’agonismo; se non sbaglio, lui allena la squadra di pallacanestro dei ragazzini sotto i 14, e lei ha organizzato il campeggio di quelli del calcio.
Alberto: Eh sí: e tutti i venerdí vanno in bici fino al loro villino in montagna. Comunque, la sera andiamo al cinema in auto a vedere un successone, una storia d’amore ambientata nell’America dei mandriani e canioni, nel vero stile.
Barbara: Credevo che preferisse le storie dell’orrore, ricche di tensione come i migliori romanzi di Dan Brown.
Alberto: A proposito, non mi è ancora arrivato il vendissimo che ho ordinato alla libreria in rete.
Barbara: Se hai pagato con carta di credito ti dovrebbe arrivare un messaggio di conferma della spedizione.
Alberto: Ah, va bene.
Barbara: Adesso devo andare, altrimenti poi la sartoria chiude e non posso ritirare i pantaloni aderenti.
Alberto: Ci sentiamo in rete?
Barbara: Io sono in linea alle 17.00. Ciao!
Alberto: Ci vediamo!
Barbara: Ciao, che fai di bello?
Alberto: Ah, sto facendo un break per un sandwich, sai, uno snack in un raro momento di relax…
Barbara: Eh, a chi lo dici… io invece sto facendo shopping, torno da una boutique, e tra poco vado al supermarket…
Alberto: Sai per caso se questo ticket restaurant è valido anche in questo pub? L’ho avuto alla reception dell’hotel dove sono stato con la mia girlfriend per godere lo skyline della city, by night, con un whisky (o un brandy), e qualche hors d’oeuvre al buffet.
Barbara: Non so, al massimo ho avuto qualche pass lunch per un hot dog. E oggi? Ho sentito che c’è il grand prix… non ci porterai Laura, vero?
Alberto: No, no! Oggi la vado a prendere con la jeep dopo il jogging e andiamo al garden party di Anna, un’amica di Laura, hostess anche lei: suo marito, il manager di quell’équipe di stuntman, hai presente, no?, ci fa i würstel al barbecue.
Barbara: Ah, sí! Li ho visti proprio questo weekend al club del free climbing. Sono fanatici dello sport; se non sbaglio, lui allena la squadra di basket degli under 14, e lei ha organizzato il camping di quelli del football.
Alberto: Eh sí: e tutti i venerdí vanno in mountain bike fino al loro chalet in montagna. Comunque, la sera andiamo al drive-in a vedere un kolossal, una love story ambientata nel far west, tra cowboy e canyon, nel vero stile.
Barbara: Credevo che preferisse i film horror, ricchi di suspense come i migliori thriller di Dan Brown.
Alberto: A proposito, non mi è ancora arrivato il best seller che ho ordinato all’Internet book shop.
Barbara: Se hai pagato con credit card ti dovrebbe arrivare un’email di conferma della spedizione.
Alberto: Ah, okay.
Barbara: Adesso devo andare, altrimenti poi l’atelier chiude e non posso ritirare i fuseaux.
Alberto: Ci sentiamo in chat?
Barbara: Io sono online alle 17.00. Ciao!
Alberto: Bye bye!
Alberto: Ehi, ciao!
Barbara: Ciao, che fai di bello?
Alberto: Ah, sto facendo una pausa per un tramezzino, sai, uno spuntino in un raro momento di tranquillità…
Barbara: Eh, a chi lo dici… io invece sto facendo spese, torno da un negozio, e tra poco vado al supermercato…
Alberto: Sai per caso se questo buono ristorante è valido anche in questo locale? L’ho avuto alla portineria dell’albergo dove sono stato con la mia ragazza per godere la vista della città, di notte, con un guisco (o un brandi), e qualche aperitivo al rinfresco.
Barbara: Non so, al massimo ho avuto qualche buono omaggio per un panino caldo. E oggi? Ho sentito che c’è il gran premio… non ci porterai Laura, vero?
Alberto: No, no! Oggi la vado a prendere con il fuoristrada dopo la corsa mattutina e andiamo alla festa in giardino di Anna, un’amica di Laura, assistente di volo anche lei: suo marito, il direttore di quella squadra di cascatori, hai presente, no?, ci fa le salsicce alla griglia.
Barbara: Ah, sí! Li ho visti proprio questo fine settimana al circolo dell’arrampicata. Sono fanatici dell’agonismo; se non sbaglio, lui allena la squadra di pallacanestro dei ragazzini sotto i 14, e lei ha organizzato il campeggio di quelli del calcio.
Alberto: Eh sí: e tutti i venerdí vanno in bici fino al loro villino in montagna. Comunque, la sera andiamo al cinema in auto a vedere un successone, una storia d’amore ambientata nell’America dei mandriani e canioni, nel vero stile.
Barbara: Credevo che preferisse le storie dell’orrore, ricche di tensione come i migliori romanzi di Dan Brown.
Alberto: A proposito, non mi è ancora arrivato il vendissimo che ho ordinato alla libreria in rete.
Barbara: Se hai pagato con carta di credito ti dovrebbe arrivare un messaggio di conferma della spedizione.
Alberto: Ah, va bene.
Barbara: Adesso devo andare, altrimenti poi la sartoria chiude e non posso ritirare i pantaloni aderenti.
Alberto: Ci sentiamo in rete?
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Alberto: Ci vediamo!
Una donna ci aspetta alle colline.
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- Iscritto in data: sab, 14 mag 2005 23:03
Ma in "italiano" si dice stuntman? In inglese perlomeno si dice stuntsman.il manager di quell’équipe di stuntman, hai presente, no?,
Non so se sia molto corretto tradurre jogging con corsa mattutina, perché il jogging si può fare a qualsiasi momento della giornata. molte parti di America Latina si dice hacer trote o trotar. In italiano non si potrebbe pensare a una cosa simile?
Brazilian dude
E invece in questo caso… Bisogna sempre considerare il contesto, si cade sempre nell’errore di cercare di tradurre un forestierismo con una sola parola precisa, quando invece a seconda della frase si può tradurre con un termine o piú termini diversi.Brazilian dude ha scritto:Non so se sia molto corretto tradurre jogging con corsa mattutina, perché il jogging si può fare a qualsiasi momento della giornata.
Una donna ci aspetta alle colline.
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- Iscritto in data: sab, 14 mag 2005 23:03
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Sì, è anche vero. Mi sono precipitato ieri nell'affermare l'esistenza della s, alla quale ho fatto acenno basandomi sulla mia esperienza personale con la lingua inglese. Però, consultando due vocabolari (il che mi è sembrato sufficiente), non ho trovato la versione con la s, solo senza, quantunque esistano tante attestazioni su google della prima. Questo mi ha convinto che fino a oggi, perlomeno, si dà preferenza alla forma senza, e io farò il possibile per soppiantarla, forse fino al giorno in cui l'altra, la mia prediletta, si possa trovare in tutte le fonti linguistiche fededegne, però sempre ricorderò che la forma originale, gentilmente porta da Marco, è quella senza.Anche in inglese si dice stunt man o stuntman, parola del tutto inutile poiché in italiano abbiamo cascatore.
Brazilian dude
Sarà ch'io sono fissato colle forme alterate che considero un'importantissima e preziosissima risorsa della nostra lingua, ma mi permetto di proporre corsetta: rende perfettamente e immediatamente l'idea, è sostituibile in ogni caso ed esclude ambiguità di tipo ippico.Marco1971 ha scritto:Sí, e nel caso di jogging non c’è da porsi mille domande: ha un solo significato e quindi va reso, come tutti gli sporti, con un traducente unico. Trotterello.
«Duva vidi moju zzappa fundu»
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Be', dato che il corsetto non lo si indossa quasi più...Brazilian dude ha scritto:A me piace, ma mi fa pensare molto a corsetto.
Anche la parola "corsetteria" è stata sostituita da "intimo"; "corsetteria" si legge ancora in qualche vecchio mercato e a me piace molto, anche perché è esclusivamente femminile a differenza dell'intimo che può essere per uomo, donna o bambino.
«Duva vidi moju zzappa fundu»
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Non a caso però tutte queste coppie sono legate da una relazione molto stretta anche di significato...Brazilian dude ha scritto:Anche perché ci sono coppie in cui la forma finente per -a non è il femminile della forma in -o, tipo fosso - fossa, cesto - cesta, buco - buca, fico - etc.
Ad ogni modo, non credo proprio che corsetta possa provocare confusioni...

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