Zairese o Zairota?

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Moderatore: Cruscanti

Avatara utente
Gabriele
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Zairese o Zairota?

Intervento di Gabriele »

Cari Cruscanti,
purtroppo un mio antico dubbio è ritornato prepotentemente negli ultimi giorni a causa di un delitto efferato.
Sono sempre stato incerto se usare la parola zairese, o zairota, io per motivi stilistici ho sempre preferito quest'ultima, anche perché non esiste ne è mai esistito un popolo zairese.
Ai telegiornali o nella carta stampata si è sentito di tutto, zairese, zairota, zairiano (!), congolese, eccetera, ma ormai ci siamo abituati ad avere la peggiore classe giornalistica d'Europa.
Voi che ne pensate?
Istria, Alto Isonzo, Fiume, Cherso, Nizzardo, Briga, Tenda, Moncenisio, Monginevro, Piccolo San Bernardo, Monte Tabor, Corsica, Malta, Canton Ticino.
Brazilian dude
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Intervento di Brazilian dude »

Non le posso dare una risposta esatta, ma zairota non mi sembra corretto. Ota è un suffisso d'origine greca, non credo i greci abbiano niente che fare con gli abitanti dello Zaire, ma potrei andare errato :)
Ultima modifica di Brazilian dude in data gio, 08 nov 2007 12:55, modificato 1 volta in totale.
Avatara utente
u merlu rucà
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Intervento di u merlu rucà »

Nel De Mauro in linea vi sono zairese, zairiano e zairota. Le prime due forme sono definite d'uso comune, di basso uso la terza. Io, personalmente, ho sempre usato zairese.
Avatara utente
Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Zairese (1983) e zairiano (1973) per me pari sono...
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
CarloB
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Intervento di CarloB »

Sempre ricordando che lo Zaire dal 1997 si chiama Repubblica Democratica del Congo; quindi un cittadino di quello stato oggi va qualificato come congolese. E' ben vero che esiste anche un'altra Repubblica del Congo (ex Congo-Brazzaville o Repubblica Popolare del Congo o Congo ex-francese di contro al Congo ex-belga poi Zaire poi nuovamente Congo). Un po' complicato; ma bisogna tenerne conto. Immagino che il personaggio coinvolto nel fatto di sangue di Perugia abbia un passaporto antecedente il 1997 e ancora rilasciato dalla repubblica dello Zaire.
Mi pare comunque che il suffisso -ota sia usato oggi con un senso vagamente spregiativo; quindi sarebbe piu' cortese dire e scrivere zairese.
CarloB
Interventi: 444
Iscritto in data: mar, 01 feb 2005 18:23

Intervento di CarloB »

.... o zairiano. Ma questa dizione mi pare piu' rara. E poi ormai entrambe andebbero accantonate.
Bue
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Intervento di Bue »

CarloB ha scritto:Mi pare comunque che il suffisso -ota sia usato oggi con un senso vagamente spregiativo…
Temo sia proprio questa la ragione della preferenza accordatagli dal nostro.
Avatara utente
bubu7
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Intervento di bubu7 »

Anch’io credo, con CarloB, che attualmente si dovrebbe (ri)parlare di congolese.
Sulle varianti dei derivati connessi a Zaire, mi sembrano corrette le indicazioni del De Mauro riportate dal merlu rucà.
Per quanto riguarda il valore dispregiativo attualmente assunto dal suffisso –ota, direi che può essere un’ipotesi condivisibile in alcuni casi ma forse non in questo: pensiamo, ad esempio, a keniota.
La lingua è un guado attraverso il fiume del tempo. Essa ci conduce alla dimora dei nostri antenati.
V. M. Illič-Svitič
CarloB
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Intervento di CarloB »

E' vero, come ricorda Bubu7, che in italiano si usa keniota. Ma gugolando mi pare a proposito di Kenya si trovi regolarmente in inglese l'aggettivo Kenyan, che possiamo tranquillamente tradurre con keniano. Per due paesi africani (l'ex Zaire e il Kenya) si sono coniati aggettivi con terminazioni in -ota, che non so se abbiano compagnia in giro per il mondo. Curioso. Percio' mi sembrerebbe opportuno dire e scrivere keniano oltre che zairese (o zairiano).
CarloB
Interventi: 444
Iscritto in data: mar, 01 feb 2005 18:23

Intervento di CarloB »

Mi scuso per l'iniziale maiuscola a bubu7 e per il salto di un che dopo mi pare nel mio precedente intervento.
Aggiungo che mi e' sovvenuto (tardivamente, ahimè) cipriota. Ma li' ci troviamo in ambito greco (dove incontriamo anche italiota, siciliota eccetera).
Avatara utente
Federico
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Intervento di Federico »

CarloB ha scritto:Percio' mi sembrerebbe opportuno dire e scrivere keniano oltre che zairese (o zairiano).
Eppure la discriminazione e il senso dispregiativo si ha solo se c'è un'alternativa nell'uso, non se c'è solo una parola ampiamente prevalente.
Nel caso di keniota, anche per i motivi da lei esposti, mi sembra molto meglio congolese.
CarloB
Interventi: 444
Iscritto in data: mar, 01 feb 2005 18:23

Intervento di CarloB »

Mi domando però il perché di keniota. Essendo il Kenia colonia della Gran Bretagna, nei testi in inglese deve sempre essersi letto Kenyan. La traduzione immediata in italiano doveva pertanto essere keniano. Perché keniota? Quando è stato coniato?
Brazilian dude
Moderatore «Dialetti»
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Iscritto in data: sab, 14 mag 2005 23:03

Intervento di Brazilian dude »

Interessante domanda. In portoghese è infatti queniano. Mi ero domandato lo stesso leggendo i vostri contributi.
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
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Intervento di Marco1971 »

CarloB ha scritto:Mi domando però il perché di keniota. Essendo il Kenia colonia della Gran Bretagna, nei testi in inglese deve sempre essersi letto Kenyan. La traduzione immediata in italiano doveva pertanto essere keniano. Perché keniota? Quando è stato coniato?
Keniota e keniano risalgono entrambi al 1970. Il DELI dice questo:
Dal n. della regione. Non è stato ancora chiarito il rapporto d’uso dei due etnici sin. keniano (come l’ingl. Kenyan: dal 1938) e keniota, che pare di form. it.
Sotto keniota il GRADIT scrive:
1970; der. di Kenya, v. anche keniano, con il segmento ¹-ota di epirota.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
CarloB
Interventi: 444
Iscritto in data: mar, 01 feb 2005 18:23

Intervento di CarloB »

Molte grazie, caro Marco.
Vedo che l'origine dell'aggettivo resta nelle brume.
La data 1970 induce a congetturare che keniota sia stato coniato da un giornalista sportivo (forse Gianni Brera, sempre fecondo di invenzioni lessicali? C'è un breriano tra i frequentatori di questa piazza?) in occasione di qualche importante gara di atletica nella quale si erano distinti atleti del Kenia.
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