Si tratta del Vocabolario del Vernacolo Fiorentino, di cui avevo riportato (con l’aiuto d’Infarinato) l’introduzione qui. Per curiosità, l’ho spulciato (sono poco piú di 300 pagine, quindi si fa presto) in cerca di adattamenti, di cui propongo la lista qui sotto. Alcuni sono trasparentissimi, altri meno; taluni troppo rustici o scherzosi, altri accettabili; non so se siano tutti (ancora) nell’uso: alcuni non li avevo mai sentiti. Ecco, dunque. Buon divertimento!
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Forse perché nei testi più letterari si trovano più spesso le prime due forme, che, in effetti, mi paiono più toscane occidentali. In ogni caso qui si direbbe, piuttosto, ìsse.
Il vocabolario Napoletano Italiano di Andreoli riporta alla voce napoletana:
Icchese: lettera dell'alfabeto, Iccase. ----- Gamme a icchese, Gambe torte, ed anche a iccase. --- Tenere a capa a icchese Esser mezzo matto, o una testa matta, Non avere il cervello a posto, Aver messo il cervello a pigione.
Il vocabolario di Andreoli è abbastanza vecchio quindi credo sia da molto più diffusa e preponderante la forma Iccase.