Lemmi, refusi e consigli al Grande dizionario dell'Uso

Spazio di discussione su questioni di lessico e semantica

Moderatore: Cruscanti

Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Non l’hanno inserito, né c’è da stupirsi: sono troppo occupati a racimolare esotismi…
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Avatara utente
Federico
Interventi: 3008
Iscritto in data: mer, 19 ott 2005 16:04
Località: Milano

Intervento di Federico »

francescofree ha scritto:Pertanto il Sabatini Coletti ne dà giusta l'accezione, ma poi cade nell'errore di mettere come esempio fecondazione a., generando la confusione che in un siddetto tipo di fecondazione il donatore sia di una specie diversa, cosa che non è possibile.
Piccolo refuso che rende incomprensibile la frase: l'esempio del DISC è fecondazione e.
francescofree ha scritto:A questo punto credo che il GRADIT debba correggerne il significato nella parte generale, cambiando l'aggettivo "diverso" con "di diversa specie", e magari correlandolo con l'esempio di trapianto e., ovvero senza che questo diventi una polirematica, dato che tale accezione gli calza a pennello (contrariamente a quanto capita a fecondazione a., che pertanto resti pure come polirematica e col significato già ben espresso).
O semplicemente si potrebbe esplicitare i due significati diversi dando a entrambi dignità di accezione (o sottoaccezione), e a ciascuno il proprio esempio. Schematicamente,
1 da organismo diverso; a) di diversa specie, trapianto e.; b) est., per la fecondazione, di provenienza diversa dalla normale, esterno alla coppia: fecondazione e.
Ma questi sono dettagli; l'importante è che si capisca qual è il significato originale e che c'è un'accezione specifica estensiva.
francescofree
Interventi: 56
Iscritto in data: sab, 23 dic 2006 3:46

Intervento di francescofree »

Chiedo venia per il refuso, stavolta tutto mio: sì, Federico, volevo scrivere e. ("fecondazione eteròloga") e non a.; ma credo che Lei abbia capito bene lo stesso. La sua proposta di accezioni relativa è mirabile; capisco però anche l'importanza di essere "snelli" in un dizionario non specialistico.
Ultima cosa: il termine viarialuce si trova (anche) nel dizionario di La Repubblica, e ne mette dimmer come sinonimo (pertanto lemmatizzato anch'esso).
Avatara utente
Infarinato
Amministratore
Interventi: 5256
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 10:40
Info contatto:

Intervento di Infarinato »

francescofree ha scritto:Ultima cosa: il termine viarialuce si trova (anche) nel dizionario di La Repubblica, e ne mette dimmer come sinonimo (pertanto lemmatizzato anch'esso).
È sicuro? Io non lo trovo… :roll:
francescofree
Interventi: 56
Iscritto in data: sab, 23 dic 2006 3:46

Intervento di francescofree »

Sì, Infarinato: ne sono sicuro; l'ho compulsato ieri sera. Il dizionario di La Repubblica cui mi riferisco è quello che consta di 4 tomi (color rosso e bianco), venduto qualche anno fa (mi pare il 2005) come prosieguo dell'Enciclopedia relativa, pertanto numerato dai voll. 21, 22, 23 e 24. In esso sono contenuti alcuni termini e accezioni che nel GRADIT anche ottavo volume non ho trovato: es. pop up in senso informatico, pianurizzazione e ... varialuce (con tanto di sinonimo dimmer :wink: )
P.S. Vi è citato T. De Mauro come consulente.
Avatara utente
bubu7
Interventi: 1454
Iscritto in data: gio, 01 dic 2005 14:53
Località: Roma
Info contatto:

Intervento di bubu7 »

francescofree ha scritto: Ora, -si badi bene alla sottile differenza!- quando un trapianto si effettua da un individuo ad un altro della stessa specie, si parla propriamente di trapianto autòlogo (io do un pezzo del mio fegato a te); mentre col lemma eteròlogo si designa che ad essere diversa deve essere la specie dei soggetti coinvolti (donatore e ricevente):
È sicuro? :roll:

Trapianto autologo dovrebbe essere sinonimo di autotrapianto: un trapianto effettuato sullo stesso individuo.
Trapianto eterologo dovrebbe essere quello che coinvolge individui diversi, non necessariamente appartenenti a diverse specie.

A me sembra quindi corretta la dicitura generica del Gradit alla voce eterologo: che proviene da un organismo diverso.

Per la fecondazione, l'organismo sarebbe la coppia, per questo si parla di fecondazione eterologa.
La lingua è un guado attraverso il fiume del tempo. Essa ci conduce alla dimora dei nostri antenati.
V. M. Illič-Svitič
Avatara utente
Infarinato
Amministratore
Interventi: 5256
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 10:40
Info contatto:

Intervento di Infarinato »

francescofree ha scritto:Il dizionario di La Repubblica cui mi riferisco è quello che consta di 4 tomi (color rosso e bianco), venduto qualche anno fa (mi pare il 2005) come prosieguo dell'Enciclopedia relativa…
Ah, d’accordo: io pensavo che si riferisse a quello in linea…
Avatara utente
Federico
Interventi: 3008
Iscritto in data: mer, 19 ott 2005 16:04
Località: Milano

Intervento di Federico »

bubu7 ha scritto:Trapianto autologo dovrebbe essere sinonimo di autotrapianto: un trapianto effettuato sullo stesso individuo.
Infatti il Treccani in linea lo definisce «In biologia e medicina, che deriva o proviene dall'individuo preso in considerazione», mentre eteròlogo «In biologia e medicina, detto di organo, tessuto o sostanza organica (soprattutto proteina) provenienti da specie animale diversa da quella considerata».
Quindi hanno ambiti d'uso un po' diversi, e non sono perfettamente antonimi.
francescofree
Interventi: 56
Iscritto in data: sab, 23 dic 2006 3:46

Intervento di francescofree »

In quanto all'accezione relativa alle tipologie più frequenti di trapianti [t.]:

1) t. autòlogo/autogenico/autoplastico: in senso stretto e proprio è considerato sinonimo di autotrapianto (io do qualcosa a me stesso), mentre in senso lato t. autòlogo in alcuni testi divulgativi capita -impropriamente!- come sinonimo di t. omoplastico [v.];
2) t. omoplastico/omologo (OBsoleto), col sinonimo di omotrapianto e con gli ormai più nuovi sinonimi di allotrapianto e t. allogenico/alloplastico: quando si attua tra individui della stessa specie (io do un pezzo a te o viceversa) [da notare la relativa scarsa prescisione sinonimica nel GRADIT];

3) t. eteròlogo/eteroplastico/xenogènico, con sinonimo di xenotrapianto ed eterotrapianto: quando donatore e ricevente appartengono a specie diverse (hanno trapiantato un pezzo del fegato di un maiale a Mario).

E' per questo che al GRADIT avevo mosso l'osservazione che avessero semplificato troppo l'accezione di eteròlogo scrivendo "...di organismi diversi" poiché da ciò si nota che anche l'omotrapianto [così come il t. eterologo nel senso improprio] è "...di organismi diversi", ma nel caso del t. eteròlogo a differire è anche la specie.
Ora, lo stesso aggettivo -eteròlogo- come qualifica di una fecondazione (artificiale) è da intendersi "da donatore esterno (alla coppia)", pertanto in tal caso la specie non è (né può essere) diversa: si tratta sempre di una persona umana che dona ad una coppia di umani; pertanto è sagace l'osservazione fattami da Federico di creare sottoaccezioni relative a trapianto e fecondazione, o semplicemente metterli come polirematiche e lasciare l'accezione generale più vasta. Perfetta (come sempre!) l'accezione che dà il Treccani, ma stavolta non si addice nel caso di una fecondazione ("fecondazione e.") -come del resto aveva, erroneamente anch'esso, esemplificato il DISC-.
Avatara utente
Incarcato
Interventi: 900
Iscritto in data: lun, 08 nov 2004 12:29

Intervento di Incarcato »

francescofree ha scritto:E' per questo che al GRADIT [...]
...francescofree, ahi ahi... :D
I' ho tanti vocabuli nella mia lingua materna, ch'io m'ho piú tosto da doler del bene intendere le cose, che del mancamento delle parole colle quali io possa bene esprimere il concetto della mente mia.
francescofree
Interventi: 56
Iscritto in data: sab, 23 dic 2006 3:46

Intervento di francescofree »

Incarcato, di cosa mi dovrei dolere (o forse altro)? :roll:
Avatara utente
Incarcato
Interventi: 900
Iscritto in data: lun, 08 nov 2004 12:29

Intervento di Incarcato »

Son minuzie, ma la forma corretta è È (che può ottenere con la combinazione da tastierino alt+0200), mentre E' porta l'apostrofo. :wink:
I' ho tanti vocabuli nella mia lingua materna, ch'io m'ho piú tosto da doler del bene intendere le cose, che del mancamento delle parole colle quali io possa bene esprimere il concetto della mente mia.
francescofree
Interventi: 56
Iscritto in data: sab, 23 dic 2006 3:46

Intervento di francescofree »

:wink: Aborrendo anch'io l'uso degli apostrofi in luogo degli accenti, La ringrazio vivamente per il consiglio "tastieristico" che accorpi questi ultimi alle maiuscole: ne ignoravo la fattibilità; ora ne farò tesoro.
P.S. Lei dice "minuzie", e lo sono quanto le mie osservazioni al GRADIT; ma, in fondo, è anche per questo che servono uomini di diligente senno e disinteressata tempra come noi! :)
Intervieni

Chi c’è in linea

Utenti presenti in questa sezione: Google [Bot] e 15 ospiti