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Come scrivere gli infiniti verbali nei vernacoli?

Inviato: ven, 01 ago 2008 2:21
di Carnby
Vorrei sollevare questo problema grafico. Nella parlate locali di molte parti d'Italia (Toscana inclusa) gl'infiniti verbali sono senza -re e si dice quindi andà, , dormì. Tutto bene se l'accento cade sulla penultima (ultima dopo l'apocope), ma se quello cade sulla terzultima? Come notare graficamente scrive(re)? Avevo pensato alla generalizzazione del circonflesso, andâ, , dormî, (e scrivê) ma così s'introduce un segno pesante, forse poco adatto a segnalare parole vernacole o dialettali. Avevo pensato anche a andà(re), mettendo tra parentesi la parte omessa, dato che il fenomeno presenta oscillazioni a seconda del parlante e del contesto. Insomma cosa suggerite?

Inviato: ven, 01 ago 2008 2:46
di Marco1971
L’Accademia della Crusca ha adottato l’accento. Perché non seguirla (almeno in questo)? Andà, dormí, scríve, ecc.

Inviato: ven, 01 ago 2008 23:14
di u merlu rucà
Marco1971 ha scritto:L’Accademia della Crusca ha adottato l’accento. Perché non seguirla (almeno in questo)? Andà, dormí, scríve, ecc.
La soluzione più logica.