«Record» e «primato»
Inviato: sab, 16 ago 2008 0:17
In questi giorni, colle Olimpiadi, si fa un gran parlare di record del mondo. Nel 1987 Arrigo Castellani citava (nell’ormai leggendario Morbus anglicus) le parole di Tullio De Mauro (in Storia linguistica dell’Italia unita):
Un giretto gugoliano, per tastare il polso della situazione:
record del mondo: 473.000
records del mondo: 800
primato del mondo: 22.200
primati del mondo: 1.850
Che senso hanno, dunque, le parole del De Mauro? Certo, sono passati ventun anni, ma il morbus, in costante espansione, era già in «fase acuta» allora (!).
Mi chiedo se qualcuno di voi abbia sentito dire, per televisione o in giro, primato del mondo.«...dinanzi alle scelte record/primato, bar/caffè, knock-out/fuori combattimento ecc. i parlanti non adoperano indifferentemente l’uno o l’altro termine della coppia, ma optano, piú spesso di quanto credano i tradizionalisti pessimisti, per i termini piú strettamente legati al fondo tradizionale italiano.»

Un giretto gugoliano, per tastare il polso della situazione:
record del mondo: 473.000
records del mondo: 800
primato del mondo: 22.200
primati del mondo: 1.850
Che senso hanno, dunque, le parole del De Mauro? Certo, sono passati ventun anni, ma il morbus, in costante espansione, era già in «fase acuta» allora (!).