Gruppi di pronomi atoni
Inviato: ven, 17 ott 2008 0:23
Tutti sanno che, se si trova davanti a lo, li, la, le, ne, il pronome terminante in i che precede muta questa i in e (Te l’ho detto, Ce ne sono, ecc.). Possono tuttavia sorgere dubbi quando troviamo tre pronomi di séguito, ma la regola è sempre la stessa: il mutamento avviene soltanto quando segue immediatamente uno dei pronomi suddetti; altrimenti il pronome rimane in i:
\N.\ Or ben, che differenza è da quella tua lingua a questa?
\D.\ Poca.
\N.\ Non mi ce ne par veruna. (Machiavelli, Discorso o dialogo sulla lingua)
In questo modo, e così facevo ogni volta che mi se n’offriva occasione, cercavo farmi un’idea esatta dell’opinione d’ogni paese che attraversavo. (D’Azeglio, I miei ricordi)
Quando di tali uomini ti se ne offerisce tanti che te ne avanzi al numero che tu hai disegnato, tu puoi eleggergli; ma, sendo la materia cattiva, non è possibile che il deletto sia buono. (Machiavelli, Dell’arte della guerra)
...delle quali eminenze ve ne son molte in tutto e per tutto simili alle nostre più aspre e scoscese montagne, e vi se ne scorgono alcune tirate e continuazioni lunghe di centinaia di miglia... (Galileo, Dialogo sopra i due massimi sistemi)
I comandi poi di coloro, i rimproveri, i ringraziamenti, eran conditi di beffe e d’improperi: vecchia, era il suo appellativo usuale; gli aggiunti, che qualcheduno sempre ci se n’attaccava, variavano secondo le circostanze e l’umore dell’amico. (Manzoni, I promessi sposi)
Sono accoppiamenti rari e generalmente da evitare, ma se dovesse capitare a qualcuno di usarli, lo faccia in maniera corretta.
\N.\ Or ben, che differenza è da quella tua lingua a questa?
\D.\ Poca.
\N.\ Non mi ce ne par veruna. (Machiavelli, Discorso o dialogo sulla lingua)
In questo modo, e così facevo ogni volta che mi se n’offriva occasione, cercavo farmi un’idea esatta dell’opinione d’ogni paese che attraversavo. (D’Azeglio, I miei ricordi)
Quando di tali uomini ti se ne offerisce tanti che te ne avanzi al numero che tu hai disegnato, tu puoi eleggergli; ma, sendo la materia cattiva, non è possibile che il deletto sia buono. (Machiavelli, Dell’arte della guerra)
...delle quali eminenze ve ne son molte in tutto e per tutto simili alle nostre più aspre e scoscese montagne, e vi se ne scorgono alcune tirate e continuazioni lunghe di centinaia di miglia... (Galileo, Dialogo sopra i due massimi sistemi)
I comandi poi di coloro, i rimproveri, i ringraziamenti, eran conditi di beffe e d’improperi: vecchia, era il suo appellativo usuale; gli aggiunti, che qualcheduno sempre ci se n’attaccava, variavano secondo le circostanze e l’umore dell’amico. (Manzoni, I promessi sposi)
Sono accoppiamenti rari e generalmente da evitare, ma se dovesse capitare a qualcuno di usarli, lo faccia in maniera corretta.
