«Raschio»
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- Giorgio1988
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«Raschio»
A volte mi capita di sentire (io vivo a Bari) il sostantivo «raschio» col significato di «graffio», «raschiatura». Il termine è usato in quest’accezione specialmente in riferimento alle scalfitture sulle superfici di oggetti (soprattutto autoveicoli), ma anche ai taglietti, alle ferite superficiali. Si tratta di un regionalismo? Quanto è diffuso?
Giorgio
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Non credo che sia un regionalismo, anche se quest’accezione non si trova nel GRADIT. Il Battaglia invece la registra, senza marca d’uso, con un esempio di Fenoglio e uno di Calvino.
Ràschio¹ 4. Il raschiare su una superficie. – Anche: il segno che vi rimane.
Fenoglio, 2-214: Stefano andò poi a prendere una lanterna nella stalla e a quel chiaro m’insegnò il raschio dello zoccolo di nostro padre sulla pietra. Calvino, 3-62: Il raschio sul fondo delle marmitte vuote e incrostate.
Ràschio¹ 4. Il raschiare su una superficie. – Anche: il segno che vi rimane.
Fenoglio, 2-214: Stefano andò poi a prendere una lanterna nella stalla e a quel chiaro m’insegnò il raschio dello zoccolo di nostro padre sulla pietra. Calvino, 3-62: Il raschio sul fondo delle marmitte vuote e incrostate.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
- Giorgio1988
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Il vocabolo è attestato nel De Mauro in linea, nell'accezione 3.
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
Nell’accezione di ‘rumore’, non in quella di ‘scalfittura’.Fausto Raso ha scritto:Il vocabolo è attestato nel De Mauro in linea, nell'accezione 3.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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