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«Sufficiente» e «proprio»
Inviato: dom, 08 mar 2009 15:51
di oggi
Buonasera, in un forum di discussione (non di argomento linguistico) mi sono imbattuta in una polemica su questioni ortografiche. A volte capita che qualche utente sottolinei errori grammaticali o ortografici di altri e che in questo modo si dia il via a lunghe polemiche e litigate, talora senza soluzione.
Nello specifico la "litigata", tra opposte fazioni, riguarda i vocaboli "proprio" e "sufficiente". Alcuni sostengono che sia corretto l'uso di *propio e *sufficente, portando come documento lo Zingarelli (ed. 1986). Non ho tale dizionario e non posso dunque verificare. Sarei molto curiosa di conoscere il vostro parere.
Grazie
Inviato: dom, 08 mar 2009 16:24
di Marco1971
Salve Oggi!
Per le questioni d’ortografia e di pronunzia è buona norma consultare il
DOP, che rappresenta la massima autorità in materia.
Propio (e questo lo dice anche lo Zingarelli undicesima edizione, alla voce
proprio) è
popolare, il che significa che fa parte d’un registro di lingua trascurato e non è buon italiano.
Sufficente è grafia considerata «rara» (Zingarelli) e «meno bene» (DOP), e non compare neanche nel piú vasto repertorio lessicografico in nostro possesso, ossia il GRADIT (
Grande Dizionario Italiano dell’Uso) in sei volumi e due supplementi.
Tirando le somme, le uniche grafie corrette in
italiano modello sono
proprio e
sufficiente (in cui la ‘i’ è etimologica [latino
sufficiĕntem]).
P.S. Bisogna sottolineare anche il fatto che la maggior parte della gente non sa usare il dizionario correttamente, non legge l’introduzione e quindi spesso non sa interpretare le indicazioni date (abbreviazioni, simboli, ecc.).
Inviato: dom, 08 mar 2009 18:16
di oggi
Grazie, Marco!
Riporterò i suoi esempi (non sapevo che anche il DOP fosse su internet).
Arrivederci
Inviato: dom, 08 mar 2009 19:19
di Marco1971
Di nulla!

Ci faccia sapere se i suoi interlocutori si saranno convinti.

Inviato: lun, 09 mar 2009 15:19
di oggi
Niente da fare

, c'è un signore che si professa insegnante di materie letterarie (e laureato con lode, naturalmente) che insiste. Ora è passato alla dodicesima edizione dello Zingarelli che, a suo dire, non riporta alcun simbolo...
Sostiene, grossolanamente, che se un suo studente scrivesse "propio" in un compito non lo segnerebbe come errore e che, in generale, se una parola è sul dizionario significa che esiste, dunque è lecito usarla...!

A nulla vale parlare di registri d'uso, ambiti, contesti, inutile riflettere sulle responsabilità dell'insegnante. Risulta quasi offensivo ricordare quale sia la funzione del dizionario e "come leggerlo".
Non serve a nulla nemmeno questo recente articolo:
http://www.megachip.info/modules.php?na ... artid=8792
Pazienza, spero solo che insegnanti di questo tipo (ammesso che il signore sia veramente un insegnante) non capitino ai miei figli: mi arrabbierei!
Grazie Marco, alla prossima
Inviato: lun, 09 mar 2009 15:35
di oggi
Dimenticavo, per la cronaca: che i sei volumi più i due supplementi del Gradit non riportino "sufficente" è stato un argomento abbastanza convincente, sebbene il solito signore abbia insistito riportando lo Zingarelli (dodicesima ed, 1996):
"I lemmi sufficente e sufficenza sono addirittura equiparati a sufficiente e sufficienza:
sufficiente o sufficente. Aggettivo 1 Che basta alla necessità [ecc].
sufficienza o sufficenza. Sostantivo femminile (pp. 1172-1173)"
Un altro dei partecipanti alla discussione ha però ricordato:
"Una regola grammaticale di base, che insegnano alle elementari: non prendono la “i” i vocaboli il cui primo componente è una parola vera e propria: BENEficenza, ONORIficenza; hanno la “i”, invece, le parole il cui primo componente è un semplice prefisso: SUFFIcienza, EFFIcienza; DEFIcienza. Seguono la medesima regola i derivati: BENEficente, DEFIciente"
Sono stati questi i risultati della dotta discussione
Di nuovo, arrivederci

Inviato: lun, 09 mar 2009 16:52
di Diana.
oggi ha scritto:"Una regola grammaticale di base, che insegnano alle elementari: non prendono la “i” i vocaboli il cui primo componente è una parola vera e propria: BENEficenza, ONORIficenza; hanno la “i”, invece, le parole il cui primo componente è un semplice prefisso: SUFFIcienza, EFFIcienza; DEFIcienza. Seguono la medesima regola i derivati: BENEficente, DEFIciente"
Mi vergogno un po', ma pur essendo una regola da elementari io non l'ho capita.
1. Se dovessi dividere in due "componenti" la parola beneficenza io la dividerei così: benefic-enza.
2. "suff", "effi" e "defi" non mi sembrano dei prefissi.
Grazie dei chiarimenti.
Inviato: lun, 09 mar 2009 17:07
di Infarinato
Diana. ha scritto:Mi vergogno un po', ma pur essendo una regola da elementari io non l'ho capita.
Trattasi di regola «empirica»
con non pochi problemi…
Inviato: lun, 09 mar 2009 17:42
di oggi
Ohi, ohi... le cose si complicano...
(la regoletta empirica suggerita non la conoscevo ma mi era parsa utile...)
Nell'altro forum ora la questione è questa: come dovrebbe comportarsi un insegnante davanti a un compito con scritto "non è propio sufficente"? Le ipotesi, attualmente oscillano tra:
- non sono gravi errori e segnalerei solo verbalmente al ragazzo che è meglio scrivere "proprio" e "sufficiente"
- errori di ortografia importanti
Secondo voi?
Grazie molte, mi scuso per aver inserito la domanda qui e non nella sezione "grafematica"

Inviato: lun, 09 mar 2009 18:06
di Infarinato
oggi ha scritto:Secondo voi?
Non le basta la risposta di Marco?
In italiano
normale, sono errori: il primo di registro (a meno che non si ricerchi esplicitamente la mimesi con l’oralità [
specialmente centromeridionale]), il secondo d’ortografia. Non sono «gravi» (il secondo, poi, è
meramente grafico/
convenzionale), ma sono errori.
Inviato: lun, 09 mar 2009 18:41
di oggi
Certo che mi basta la risposta di Marco ma, visto il suo intervento e quello di Diana, ero curiosa di conoscere anche le vostre opinioni.
Il forum dove si sta svolgendo questa discussione non è di argomento linguistico né io sono un'esperta in materia e non do nulla per scontato.
Arrivederci e grazie
Inviato: lun, 09 mar 2009 18:53
di Marco1971
Non mi sorprende piú nulla, ma è sconfortante che un insegnante sia incapace d’interpretare le indicazioni dei dizionari, e, ancor di piú, che non sappia – senza consultarli – cose basilari come queste...
P.S. Il Gabrielli bivolume dice addirittura: «Errore grave ‘sufficènte’». Sicuramente esagera, ma preferisco il rigore puristico all’odierno lassismo dei lessicografi, che abbandonano del tutto la lingua a sé stessa.
Inviato: lun, 09 mar 2009 19:07
di Ladim
No Marco: l'ortografia è una vegliarda e rispettabile signora di prodigiosissima memoria – solo un fanciullo di non ottime maniere potrebbe mancarle di rispetto... accampando farraginose consultazioni.