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«Inequivoco» o «inequivocabile»?

Inviato: gio, 19 mar 2009 18:16
di bartolo
Si possono usare indifferentemente i due aggettivi in oggetto? Posso dire: «questa frase è inequivoca», in luogo di «... è inequivocabile»? Grazie :roll:

Inviato: gio, 19 mar 2009 18:37
di Marco1971
Il significato è lo stesso («che non si presta a equivoci»), ma inequivoco è d’uso assai recente (1978) rispetto a inequivocabile (1925), e lo trovo solo nel GRADIT. Sebbene inequivoco sia una normale derivazione dall’aggettivo equivoco, chi poco sa e considera adoperabile solo quel che trova nel vocabolario potrebbe reputarlo «scorretto»... Quindi, prudenza se il testo è destinato alle masse. ;)

Inviato: ven, 20 mar 2009 10:58
di bartolo
Grazie :)

Inviato: gio, 26 mar 2009 22:27
di Federico
Mi pare comunque che sia ormai relativamente frequente.
C'è quella sottile differenza data da quell'-abile, come se l'inequivocità fosse una caratteristica intrinseca e statica, e l'inequivocabilità fosse data (anche) dalla capacità (e dal dovere) dell'altro di non equivocare.

Inviato: lun, 30 mar 2009 21:52
di CarloB
Però equivoco [aggettivo] aveva un significato ed equivocabile un altro. Perché non si dovrebbe mantenere la distinzione con inequivoco e inequivocabile?

Inviato: mar, 31 mar 2009 0:21
di Marco1971
Abbiamo una coppia asimmetrica: equivoco ~ inequivocabile. Equivocabile è di nuovo piuttosto recente (sec. XX; assente dal Treccani e dal Battaglia [compare però nel supplemento 2004]). Potremmo spaccare il capello in quattro e sottilizzare:

equivoco: che si presta a essere inteso in piú modi;

equivocabile: che può prestarsi a essere inteso in piú modi.

Nella pratica, però, sono sinonimi.