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Gl'insegnanti e la tecnologia

Inviato: mar, 22 set 2009 19:20
di Dario Brancato
Segnalo un altro interessante articolo pubblicato su Repubblica. Benché non dichiarato, il tema di fondo è l'opacità semantica degli anglicismi.

Inviato: mar, 22 set 2009 21:16
di Marco1971
Grazie, Dario. Se da una parte questi dati confermano quello che sapevamo già, cioè che le parole straniere rimangono corpi deformi, contenitori nei quali si può decidere di mettere qualsiasi contenuto, dall’altra credo che otterremmo un risultato simile sottoponendo agli stessi docenti molte parole italiane (chiedete loro cos’è un trespolo o un archetipo, o come si coniuga il verbo riandare transitivo al presente: rimarrete sorpresi).

Il lessico genuinamente italiano – ricchissimo – si va sempre piú indebolendo, si perde di giorno in giorno la corposità semantica delle parole, e cosí anche viepiú esangue diviene il pensiero.

Inviato: mer, 23 set 2009 1:51
di Marco1971
Nell’articolo si parla di social network. Sorpresa? No. Ma la sorpresa è che Wikipedia invece, per una volta tanto, ha l’articolo sotto rete sociale. Bisogna pensare che non tutti sono grullamente ingrulliti.