«Preferisco che tu venga piuttosto che che tu resti»
Come si può ovviare a questo "groviglio sintattico"?
Il problema mi si è presentato mentre cercavo di rendere in un buon italiano questa citazione di Thomas Jefferson: «The spirit of resistance to government is so valuable on certain occasions, that I wish it to be always kept alive. It will often be exercised when wrong, but better so than not to be exercised at all.»
...è meglio che venga esercitato così piuttosto che... che non venga esercitato affatto!?
«piuttosto/meglio/preferisco che» + congiuntivo
Moderatore: Cruscanti
Ecco tre esempi trovati con Google Libri:
...io preferisco che si estingua tutto il mondo, piuttosto che si estingua il nome del mio Dio! (Egitto e vicino oriente, Università di Pisa, 1980)
...preferisco che tu me la confessi francamente piuttosto che io debba leggerla qui. (Lucio Ridenti, Il dramma, 1959)
Al limite preferisco che Bossi sbagli due o tre volte per i fatti suoi, piuttosto che stiamo tre anni tutti quanti a metterci d’accordo sulla linea... (Roberto Biorcio, La Padania promessa, 1997)
...io preferisco che si estingua tutto il mondo, piuttosto che si estingua il nome del mio Dio! (Egitto e vicino oriente, Università di Pisa, 1980)
...preferisco che tu me la confessi francamente piuttosto che io debba leggerla qui. (Lucio Ridenti, Il dramma, 1959)
Al limite preferisco che Bossi sbagli due o tre volte per i fatti suoi, piuttosto che stiamo tre anni tutti quanti a metterci d’accordo sulla linea... (Roberto Biorcio, La Padania promessa, 1997)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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