Virgolette per evidenziare un significato

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methao_donor
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Virgolette per evidenziare un significato

Intervento di methao_donor »

Mi sono imbattuto in un testo che ha un uso delle virgolette che mi fa riflettere.

È possibile inserire tra virgolette una parola con piú significati, quando se ne vuole evidenziare uno preciso (chiarito, comunque, dal contesto):

Se scrivo un testo che parla del Natale, ad esempio, potrei scrivere:

<<Aspettando>>

per contrapporre il significato preciso (vigilia di Natale) a quello generico.

Che dite di quest'uso?
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Infarinato
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Re: Virgolette per evidenziare un significato

Intervento di Infarinato »

:? Le confesso che il suo esempio specifico mi lascia un po’ perplesso, ma se la domanda è se si possano usare le virgolette [basse] per «dire» qualcosa… «tra virgolette» oltre che per racchiudere il discorso diretto, la risposta è sicuramente sí; anzi, la tipografia tradizionale italiana prevederebbe solo «sergenti» («») e «caporali» (‹›).
methao_donor
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Intervento di methao_donor »

L'esempio la lascia perplesso perché... è mozzato!

Non è la prima volta che mi capita, in verità, se uso i caratteri <<e>>

Si legge solo la prima parola, quindi ne approfitto per segnalarle il problema.

Detto questo, la frase tra sergenti era:


Aspettando la "vigilia", il mio giorno preferito.

Un altro esempio natalizio:
Così, alla “vigilia”, mi accade che...

Le virgolette sono usate per segnalare il fatto che la vigilia è quella di Natale, piuttosto che una vigilia "generica".

Esempio non natalizio:
Si era "pentito" dei suoi trascorsi.

Qui le virgolette segnalano che il personaggio è, in particolare, pentito di essere stato un malavitoso.
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Federico
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Intervento di Federico »

methao_donor ha scritto:Aspettando la "vigilia", il mio giorno preferito.

Un altro esempio natalizio:
Così, alla “vigilia”, mi accade che...

Le virgolette sono usate per segnalare il fatto che la vigilia è quella di Natale, piuttosto che una vigilia "generica".
Allora basta scrivere Vigilia, no?
methao_donor ha scritto:Esempio non natalizio:
Si era "pentito" dei suoi trascorsi.

Qui le virgolette segnalano che il personaggio è, in particolare, pentito di essere stato un malavitoso.
Direi che si può fare (anche perché pentito è termine "colloquiale" per collaboratore di giustizia). Se invece vuole genericamente evidenziare la parola, basta un corsivo. Altra possibilità, lasciare i giochi di parole un po' nascosti.
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Incarcato
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Intervento di Incarcato »

Ho consultato il Devoto-Oli, e non vedo registrata la maiuscola per l'uso in riferimento alla vigilia natalizia. Lo stesso dicasi per il Treccani in linea.
I' ho tanti vocabuli nella mia lingua materna, ch'io m'ho piú tosto da doler del bene intendere le cose, che del mancamento delle parole colle quali io possa bene esprimere il concetto della mente mia.
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Re: Virgolette per evidenziare un significato

Intervento di methao_donor »

Infatti, io avevo invece il dubbio che si dovesse scrivere con la maiuscola :oops:, ma per scrupolo sono andato a controllare nei dizionari e tutti quelli da me consultati usavano solo la minuscola.

Un'ultima cosa...
Infarinato ha scritto:anzi, la tipografia tradizionale italiana prevederebbe solo «sergenti» («») e «caporali» (‹›).

Ne vedo una conferma già dall'uso che ne fa, ma per essere sicuri: dovrebbero esserci spazi prima e dopo i «sergenti» o no? Scrivo, cioè «sergenti» o « sergenti »? O è indifferente? E quando, invece, dovrei usare i «caporali»?
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Intervento di Incarcato »

Se n'è parlato qui, ad esempio. :wink:
I' ho tanti vocabuli nella mia lingua materna, ch'io m'ho piú tosto da doler del bene intendere le cose, che del mancamento delle parole colle quali io possa bene esprimere il concetto della mente mia.
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Re: Virgolette per evidenziare un significato

Intervento di Carnby »

Infarinato ha scritto:la tipografia tradizionale italiana prevederebbe solo «sergenti» («») e «caporali» (‹›).
Davvero si sono usati i caporali (‹›) nella tipografia tradizionale italiana? Potrei avere un esempio, possibilmente recente?
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Re: Virgolette per evidenziare un significato

Intervento di Infarinato »

Carnby ha scritto:Davvero si sono usati i caporali (‹›) nella tipografia tradizionale italiana? Potrei avere un esempio, possibilmente recente?
Per non chiamare in causa sempre il solito Canepari, che ne fa un uso alquanto «originale», citerò la mia edizione Garzanti di Delitto e castigo, anche se non nego ch’essa possa risentire delle convenzioni tipografiche dell’originale russo, dove i caporali sono (erano?) la norma.

Comunque, ha ragione: col mio discorrer brachilogico intendevo in realtà dire che la tipografia tradizionale italiana richiede[rebbe] l’uso dei sergenti (fissato dal Manuzio per il bembiano De Aetna: cfr. Castellani 1995), e, come ho già ribadito in varie occasioni, i caporali ne rappresentano il complemento piú logico e coerente…
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Intervento di methao_donor »

Incarcato ha scritto:Se n'è parlato qui, ad esempio. :wink:
Grazie mille per la segnalazione: la discussione mi era sfuggita. :)
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Intervento di Federico »

Incarcato ha scritto:Ho consultato il Devoto-Oli, e non vedo registrata la maiuscola per l'uso in riferimento alla vigilia natalizia. Lo stesso dicasi per il Treccani in linea.
Anche Garzanti, DISC e Gabrielli in linea, ma questo è ovvio dato che scrivono tutti vigilia di Natale, evidentemente ritenendo che essa non sia la vigilia per antonomasia, e quindi che richieda la specificazione; se per qualche motivo si ritiene prevalente la vigilia di Natale sulle altre, tanto da sopprimere la specificazione, ma al contempo si ha la necessità di distinguerla da altre vigilie (magari citate nella stessa frase), la maiuscola mi pare la soluzione logica. Le virgolette no.
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