Sui tipi di abbreviazione
Inviato: mer, 27 ott 2010 16:08
Serianni distingue i tipi di abbreviazione in:
a) per contrazione;
b) per compendio;
c) per sequenza consonantica.
A proposito del primo tipo, tra le altre cose, si legge:
«Se la contrazione riduce le lettere superstiti a due o tre unità (come dr = dottor, cfr = confer, cioè ‘confronta’) il punto si pone alla fine (dr., cfr.) oppure si sopprime (dr, cfr)» (Grammatica italiana, I, 211).
Mi chiedo: queste abbreviazioni che Serianni include nel tipo per contrazione non dovrebbero essere considerate più correttamente abbreviazioni per sequenza consonantica? Di fatto in quest’ultima categoria si riproducono la consonante iniziale e una o più consonanti successive della parola abbreviata, come in ms. (da manoscritto) e sg. (da seguente). Non è esattamente ciò che accade in dr. (da dottor) e in cfr. (da confer)?
a) per contrazione;
b) per compendio;
c) per sequenza consonantica.
A proposito del primo tipo, tra le altre cose, si legge:
«Se la contrazione riduce le lettere superstiti a due o tre unità (come dr = dottor, cfr = confer, cioè ‘confronta’) il punto si pone alla fine (dr., cfr.) oppure si sopprime (dr, cfr)» (Grammatica italiana, I, 211).
Mi chiedo: queste abbreviazioni che Serianni include nel tipo per contrazione non dovrebbero essere considerate più correttamente abbreviazioni per sequenza consonantica? Di fatto in quest’ultima categoria si riproducono la consonante iniziale e una o più consonanti successive della parola abbreviata, come in ms. (da manoscritto) e sg. (da seguente). Non è esattamente ciò che accade in dr. (da dottor) e in cfr. (da confer)?