Serianni distingue i tipi di abbreviazione in:
a) per contrazione;
b) per compendio;
c) per sequenza consonantica.
A proposito del primo tipo, tra le altre cose, si legge:
«Se la contrazione riduce le lettere superstiti a due o tre unità (come dr = dottor, cfr = confer, cioè ‘confronta’) il punto si pone alla fine (dr., cfr.) oppure si sopprime (dr, cfr)» (Grammatica italiana, I, 211).
Mi chiedo: queste abbreviazioni che Serianni include nel tipo per contrazione non dovrebbero essere considerate più correttamente abbreviazioni per sequenza consonantica? Di fatto in quest’ultima categoria si riproducono la consonante iniziale e una o più consonanti successive della parola abbreviata, come in ms. (da manoscritto) e sg. (da seguente). Non è esattamente ciò che accade in dr. (da dottor) e in cfr. (da confer)?
Sui tipi di abbreviazione
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- Giorgio1988
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In dr e cfr abbiamo almeno la lettera iniziale e quella finale, per questo Serianni le ascrive al primo gruppo; in ms. e sg. è presente la lettera iniziale ma non quella finale.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
- Giorgio1988
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